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sabato 31 dicembre 2011

Claudia de Lillo Nonsolomamma Elastigirl



Reblog: the best post retweeted for you




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Claudia De Lillo è un fenomeno mediatico, un vero personaggio del web, giornalista e intervistata da tutti.

Con profonda invidia leggo quotidianamente il suo blog, dal quale sono stati tratti due libri, e ogni volta fremo davanti al contatore che ormai si appresta a superare il confine dei 7 milioni di visite. E’ interessante cercare di comprendere perché il blog della Elastifamily attira così tanti lettori, la maggior parte donne e mamme. Non è solo la sagace ironia, la brillante scrittura, la semplicità di temi profondissimi, la dolcezza delle (dis)avventure di Elastigirl, Mr. Incredibile e dei loro tre hobbit che ha permesso all’autrice di conquistare un successo planetario, limitato solo dalla lingua italiana. E’ la voglia di mettersi a confronto con se stessi, credo, che alberga in ognuno di noi. Possiede un misterioso fascino la sequenza di commenti, che sono centinaia ad ogni post, nei quali si susseguono consigli all’autrice –la quale fortunatamente non ne ha assolutamente bisogno- ai quali fanno da contraltare approvazioni e contestazioni che in alcuni sciagurati casi giungono fino alla soglia dell’insulto e della rissa. E’ la voglia di dialogare su temi vivi, concreti, sanguigni che turbano dentro. 

Ma che cosa pensa Elasti di tutto questo? Lasciamo parlare lei.

Da dove e perché è nata l'idea del blog nonsolomamma?
"E' nata per gioco, per caso o forse per sfinimento. Rientravo a lavorare dalla mia seconda maternità e volevo raccontare a me stessa e a un indefinito e informe interlocutore come è difficile conciliare professionalità e pannolini, sensi di colpa e deliri di onnipotenza, desiderio di fare bene la mamma senza esserlo esclusivamente. E volevo far ridere, o almeno sorridere".



Più di sei milioni di visite in 4 anni, oltre 50 commenti per post: come questo influenza il tuo modo di scrivere e quale responsabilità ti senti addosso?
"Non posso negare che passare da un lettore ogni tanto a 5-6.000 lettori al giorno cambi un po' l'approccio alla scrittura. Innanzi tutto se mi accorgo in ritardo di un refuso mi viene il mal di stomaco ma soprattutto devo stare molto attenta a non urtare sensibilità individuali, a non mettere alla berlina conoscenti che possono riconoscersi e infuriarsi. Quello che è cambiato o si è affinato è l'uso di un filtro tra il mio privato e quello che racconto di esso".

Hai sicuramente un osservatorio acuto sulla realtà della famiglia: quali sono i temi che interessano di più i tuoi lettori?
"E' difficile dire cosa interessi i miei lettori. A volte scrivo un post che mi sembra demenziale e trovo l'indomani 150 commenti, altre volte ho l'ambizione di trattare temi alti e non mi si fila nessuno. Interessano i problemi legati all'educazione dei bambini ma anche quelli legati alla percezione di sè, come donna, mamma, moglie. Ai lettori credo interessi la condivisione di esperienze comuni e il confronto".

Quali li preoccupano di più?
"Aiuto! non so rispondere!"

Di che cosa hanno paura?
"Nemmeno a questa!"

Quali quelli che suscitano più dibattiti o addirittura conflitti?
"Suscitano moltissimo dibattito i post sull'educazione al sonno, sugli equilibri nel rapporto di coppia, sul senso di isolamento e paura delle mamme, sulla conciliazione tra famiglia e lavoro quanta fiducia hai nella rete come strumento per influire positivamente? ho una enorme fiducia nella rete che mi stupisce quotidianamente per la forza, la partecipazione, la condivisione e la solidarietà".

Partendo da questa esperienza particolare quali sono i tre consigli che offri ai genitori per rendere migliore la propria vita di famiglia?
  1. "Imparare a ridere in famiglia. La famiglia deve essere un luogo piacevole, divertente e gioioso.
  2. Parlare dei propri problemi, delle insicurezze, delle ansie, al partner o agli amici ma mai tenersi dentro i buchi neri.
  3. Essere sinceri sempre anche con i figli, per quanto siano piccoli. Pur essendo fermamente convinta dell'importanza del ruolo educativo dei genitori e di una certa rigidità nell'educazione, credo che non bisogna mai mostrarsi diversi da quello che si è. Non bisogna vergognarsi delle proprie debolezze, dei propri sbagli. I bambini colgono e apprezzano la trasparenza e la buona fede".
 Come abbiamo menzionato in questo post.
English version
I read daily her blog with envy and every time I throb seeing the page counter which is ready to overcome the threshold of 7 millions visits. It’s interesting to understand why her blog capture so much readers, mostly women and moms. Undoubtedly posts are written with a wonderful language, they are full of humor and Claudia, or Elastigirl, is able to discuss simply very profound subjects talking about the (dis)adventures of her family but these are not the only reason why nonsolomamma.com reached a global success, only limited by the fact that she writes in Italian. I believe it’s the inner desire to discuss oneself that can find a way out here. The long lists of comments, more than one hundred for every post, has a particular charm: you can find suggestions –as if Elasti was really asking for suggestions…- approvala, protests, disputes that in some unlucky cases could reach the verge of insults and fights.  It’s the wish for discussing heartily subjects, those who are concrete, bloody, disturbing.
What does Claudia think about that?
Why did you start writing your blog?
"In the beginning it was a game, or maybe a way out. I was just back from my second maternity leave and I wanted to tell about me to an imprecise reader, explaining how difficult it was to conciliate professionalism with napkins, rave of omnipotence with sense of guilty, the string desire to be a good mom and the wish for being also a good journalist. And I wanted to make people laugh, or at least smile". 

You reached almost seven million visits in four years, you have about 100 comments for every text you post: how this influence your way of writing and which responsibility you feel?
"I cannot hide the fact that having 6000 readers everyday changes my way of writing. If I discover a printing error when it’s too late I feel lost. I have to take care of what I write not to hurt anyone, to wound the sensibility of my readers or to make jokes about people I know and that can be identified or recognize themselves and get furious. What really changed is my way of filtering my private life in telling about what happens in our family". 

Which are the subjects that your reader like the most?
"It’s hard to tell what they are interested in. Sometime I write a post that I consider just stupid and found 150 comments, sometime I try to talk about noble subjects and no one seems to be passionate about. Education seems to get the attention of the reader. Anything about the self-perception too: what does it mean to be a woman, a mom, a wife. What I do believe is that readers love the partaking of common experiences and the possibility to discuss personal occurrences".

Which of your posts get more comments and can generate conflicts?
"Let me list them:
  • Sleep education for very young kids
  • The balance in the couple life
  • The sense of fear and isolation that moms can feel
  • The balance between work and family life".

Do you trust the net as a tool to positively influence people?
"I trust immensely the web, I’m daily surprised by the strength, the participation, the desire of sharing and the solidarity that you can find in it".

Which are the three suggestions you would like to share with parents about their family life?
  1. "Learn to laugh together in your family. Families should be a wonderful place ehere to live, fun and joyful.
  2. Talk, talk, talk.  Discuss your problems, your anxieties, your insecurities with your spouse or your friends. Never keep inside your fears.
  3. Be always sincere with your children too, even when they are very little. Although I’m firmly convinced that parents must educate their kids and that education has to be almost rigid, I definitely believe that you should never try to appear different from what you really are. You don’t have to be ashamed of your mistakes, of your weaknesses. Kids notice and love honesty and goodwill".
As we mentioned in this post.

venerdì 30 dicembre 2011

Elisabetta Sorci


Reblog: the best post retweeted for you



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Elisabetta è mamma di tre figli, insegna all’Università della città in cui vive, Palermo, dove il mare fa davvero parte della vita quotidiana.
E’ presidente del Fondo di Solidarietà Sodalis e ha aperto un blog in cui racconta della sua famiglia . 


Da dove e perché è nata l’idea di un blog che racconta le vicende di casa tua?
“Viaggio in alto mare” è la metafora che nel mio immaginario traduce meglio la mia avventura familiare. Per cogliere il fascino di questo viaggio, che si declina giornalmente in modo non dissimile da quello di molti altri genitori trentenni (lavoro, scuola, spesa, pediatra, capricci, malattie ecc.), mi sono decisa a fermarmi qualche minuto al giorno e a guardare con la tipica distanza del narratore l’intreccio di relazioni, di situazioni e sfide che mi si presentano quotidianamente, sforzandomi di coglierne il senso più profondo.
Questo sforzo, mi sono detta, può essere utile anche ad altri che, come me, fanno fatica a rinvenire il senso ed il valore di ogni piccolo gesto negli ingranaggi della routine familiare. Da qui l’idea del blog".
Quali sono, nella tua esperienza di blogger, gli argomenti che interessano di più i tuoi lettori?
"I post più ricchi di commenti sono quelli che raccontano aneddoti di vita vissuta, specie quelli relativi al rapporto coniugale, alle differenze uomo-donna nell’approccio alla vita e ai problemi (v. ad es. post intitolato “SE” - "Se parte I""Se parte II")".

E le principali preoccupazioni che raccogli dagli interventi sul blog?
"Le questioni più controverse sollevate dai lettori riguardano l’incomunicabilità con il coniuge, la difficoltà di metterlo al centro delle relazioni familiari, la paura di sbagliare nell’educazione dei figli e la sfiducia verso la propria capacità di educare. In termini generali, il problema più sentito è la mancanza di “gusto” nell’accettare le sfide familiari, vissute spesso con un senso di impotenza e frustrazione".

Partendo dalla tua esperienza famigliare, quali sono i tre principali consigli per i genitori?
  • "Divertirsi un po’ con il proprio coniuge, creando con una certa periodicità occasioni di svago in due.
  • Frequentare la propria intimità più spesso per abitare meglio quella dell’altro. Spesso, infatti, non si riesce a comunicare perché noi stessi non sappiamo cosa abbiamo dentro da comunicare.
  • Non farsi irrigidire, nel lavoro educativo, dalla paura di sbagliare. L’imperfezione ci rende umani e più vicini ai nostri figli nella misura in cui sappiamo poi recuperare".


 English version
Elisabetta is a mother of three, she teaches in the University of the town where she lives, Palermo in Sicily, where the sea is truly part of everyday life.
She is the president of The Solidarity fund Sodalis and she owns a blog who tells stories of her family.
Why you decided to open a blog about your family?
"Open sea  journey, my blog, is the icon that in my mind represents better my family adventure. I decided to dedicate few minutes everyday to share the charm of this trip similar to the everyday life of many other parents in their thirties. I can observe our life with the usual distance that a storyteller can have to see and describe the plot of relations, situations and challenges that I have to face daily. My intention is to squeeze out the deepest meaning, so that our family and our readers can profit. This struggle is the gift that I’d like to share with those who, like me, fight to get the value of every little sign".

Which are the subjects that your readers love the most?
"The posts which get more comments, and therefore seem to be the most appreciated, are those who tells about our stories, the differences that women and men present in facing problems. You could read “If” for example ("If part I""If part II")".

And which are the main worries that your readers share with you?
"The most controversial discussions regard the incommunicability with the spouse, the struggle to put her/him at the core of the relations in the family, and the mistrust in one own personal capability to educate children and teens. Generally speaking I notice the lack of joy in facing the familiar challenges, which mostly represent occasion of frustration and weakness".

 Which suggestions can you give to parents, from your own experience?
"I strongly recommend to have fun with your spouse, find the chance to spend time together, enjoying it.
Try also to look deeply into yourself so to be able to understand better other people. I believe that often we are unable to communicate because we do not know what we have deep inside to communicate!
And finally do not be afraid of making mistakes. This should not paralyze our educational job. Being imperfect is a condition of life. And being aware of our imperfection make us more human and more close to our children. If we made mistakes we have to recover them, and that is enough and welcomed!"

giovedì 29 dicembre 2011

Vivienne Borne


Reblog: the best post retweeted for you



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Vivienne è una delle più interessanti blogger di temi familiari. La sua pagina ("My Real Life Parenting") è una vera miniera per i genitori che cercano suggerimenti e spunti per la loro quotidiana fatica educativa. Vivienne non condivive con noi solo  le sue esperienze personali ma le arricchisce con considerazioni sagge motivando perché ha agito in un certo modo e fornendo così sempre più stimoli ai suoi lettori. La sfida quotidiana che ogni genitore affronta per dare il meglio ai propri figli e prepararli alla vita si basa, nei post di Vivi, su valori solidi e si può realmente toccare con mano lo sforzo di cercare sempre la soluzione migliore: per i ragazzi ovviamente, non per la nostra comodità. Non ci sono scorciatoie nell’educazione. E questo appare in modo evidente nel suo blog. Vediamo che cosa ha da dirci in questa intervista sulla famiglia e sull’educazione.

1. Com’è iniziata la tua carriera di “blogger”? Per quale motivo hai deciso di pubblicare un blog sulla famiglia?

"La mia carriera come blogger è abbastanza recente, mentre la passione per la scrittura risale alla mia infanzia. Mi ha sempre divertito scrivere. Sto lavorando ad un libro sulla mia vita con i figli ormai da molti anni. Ma con una vita così impegnativa e 4 figli da crescere, ho deciso di creare almeno un blog e di iniziare a tenere traccia degli avvenimenti dal momento presente in avanti visto che nessuno può sapere quando riuscirò finalmente a portare a termine il libro. 

Ho sempre scritto soprattutto sulla mia famiglia perché ho sempre avuto tanto da scrivere.  Con una famiglia così numerosa che fa così tante cose – cose ne succedono. Io ne sono il magnete. “Se qualcosa sta per accadere, sta per accadere a me”. Alcuni giorni riesco a trovare dell’umorismo in quelle parole e a sentirmi divertita da tutto questo.  Altri giorni no. Si tratta comunque della verità. Per motivi a me sconosciuti, le cose più divertenti e più strane capitano in mia presenza o in un modo che senza dubbio ha un impatto sulla mia vita. E’ diventato prevedibile da parte di amici e parenti quando racconto qualche storia del mio viaggio.  Dico “viaggio” perché dal momento in cui io e mio marito ci siamo sposati siamo salpati in questo viaggio attraverso la vita.  Alcune giornate sono soleggiate e con una navigazione tranquilla, altre sono tempestose ed il mare imperversa.  Alcuni giorni vorresti fermare la barca e scendere! Comunque è il nostro viaggio insieme, che abbiamo intrapreso volontariamente. Le probabilità che a qualcuno capitino le cose nel modo in cui sono capitate a me hanno dell’incredibile.  Ma io sono la donna fortunata che Dio ha scelto per vivere questo viaggio. Non so dove siamo diretti, cosa sta per succedere - ma almeno una cosa la so – ho voluto tutto questo. L’ho programmato. L’ho creato."

2. Tre dei tuoi quattro figli sono adolescenti: com’è la vita per un genitore in questa strana fase?
"E’ simile ad una montagna russa. Ci sono giorni in cui scaliamo un’alta vetta, procedendo lentamente e cercando di raggiungere la cima. Altri giorni è spaventoso come stiamo scivolando giù. Alcune giornate sono tranquille e sono orgogliosa delle persone meravigliose che vedo emergere in loro.  Ci sono poi giornate in cui mi guardo indietro e sento male al mio stomaco e mi chiedo come siamo riusciti ad andare finora così fuori pista e per questo devo prendere la corsa per ricominciare.  Si tratta certamente del periodo più difficile per un genitore.  Mi fa porre domande e rivalutare me stessa quotidianamente. Mi sfida come genitore e come persona. E’ anche un modo per riflettere sulla mia stessa adolescenza e ricordare i miei sentimenti ed incontri.  Talvolta è piacevole, talvolta è dura." 

3. Hai scritto abbastanza spesso riguardo le mamme ed il lavoro materno: cosa dovrebbe essere una mamma per te? Più simile a Bree van der Kamp o molto meno perfetta, qualcosa di simile ad una mamma “sfaccendata”? E perchè?
"Penso che sia importante trovare un equilibrio. E 'così facile farsi prendere in un'immagine che pensiamo sia quella in cui il mondo ci vuole ritrarre. E’ fondamentale rimanere fedeli a se stessi. Sto imparando che il tempo passa davvero in fretta. Le persone te lo dicono – ma non ci credi mai. E’ fondamentale rallentare  e godersi il tempo a disposizione con i figli. Può sembrare di avere tutto il tempo del mondo – ma prima che te ne accorga sono adolescenti e si stanno preparando a lasciare il vostro nido. E’ molto importante prendersi il tempo per essere presenti e prendersi cura dei propri figli. Devono venire per primi. Vogliono il vostro amore ed attenzione più di qualsiasi altra cosa. Ma è importante anche che ti vedano come esempio responsabile che si prende cura anche di altre cose importanti per te stesso. Li aiuta a sviluppare la loro individualità e li prepara per una vita di responsabilità. Io ho imparato che la maternità è la mia priorità numero uno. Non ci sono seconde opportunità."

4. Grazie al tuo blog hai un punto di vista privilegiato: quali sono i soggetti che sembrano destare maggior interesse tra i tuoi lettori?
"Penso che i miei lettori apprezzino la mia onestà e la mia sincerità. Non vogliono sentire quanto tutto sia meraviglioso. Vogliono qualcuno che  partecipi alle loro difficoltà e riconosca le loro emozioni. Ognuno sa cosa succede davvero nelle nostre case e nelle nostre famiglie – ma solo pochi sono disposti a mettersi là fuori e dirlo. La società si preoccupa così tanto delle apparenze invece che della realtà. A me piace essere sincera. I genitori possono raccontare. Si sentono sollevati e non soli. Fa sentire uniti i genitori di tutto il mondo".

5. Da quanto puoi vedere dai commenti lasciati nel tuo blog quali sono le principali preoccupazioni delle famiglie americane?
"Le famiglie americane lottano cercando di fare troppe cose e di essere perfette in ognuna.  La semplicità è un ideale oramai perso. Abbiamo abbandonato il tempo della vita familiare tranquilla, delle cene attorno a un tavolo e i nostri figli al primo posto. Abbiamo indossato i panni dei “supergenitori” che corrono da una cosa all’altra, da un’attività all’altra.  Ci impegniamo in molto più di quanto dovremmo- e non abbiamo ancora visto come rompere il cerchio. Nessuno è disposto a esporsi dicendo che tutto questo è troppo.  Crescere dei figli è diventato un lavoro molto competitivo. Ognuno cerca di far sì che i suoi figli siano i migliori in ciascuno sport o attività. I bambini non possono mai essere semplicemente bambini.  Spesso ho ricordato che quando ero giovane passavo ore a dondolare su un’altalena, a cantare canzoni e a guardare le nuvole. I bambini hanno bisogno di tutto questo. Sono super impegnati. I genitori si ammazzano cercando di accontentare tutti e tutto piuttosto che cercare le loro priorità. Nella nostra ricerca di perfezione siamo molto deludenti."

6. Potresti dare tre suggerimenti ad una famiglia che sta crescendo? Cosa dovrebbero fare i genitori?
"Primo – vivete nel momento. Non abbiate fretta di porre fine a qualcosa perché pensate di avere qualcosa di più urgente da fare. Ascoltate i vostri figli quando vi parlano. Dategli la vostra piena attenzione – la meritano.  Il tempo scorre troppo in fretta per non farlo. Prima che ve ne accorgiate saranno adolescenti interessati solo a trovare una strada fuori dalla vostra casa.
Secondo – insegnate l’importanza della famiglia. La famiglia viene seconda solo a Dio. Io ho detto ai miei figli che la famiglia è ciò che è con te quando nasci ed è con te quando lasci questo mondo. In mezzo tutte le altre persone vengono e vanno. La famiglia è tutto.
Terzo – vivete le vostre vite come vorreste che i vostri figli vivessero le loro. Non pensate di poter dire loro una cosa mentre gli date un diverso esempio! Se volete che i vostri figli siano onesti, lavoratori, individui rispettosi è questo ciò che dovete essere. Voi siete l’esempio da cui impareranno. Non potete rendervene conto quando sono molto piccoli ma ad ogni momento stanno guardando qualsiasi cosa fate e dite. Quando saranno adolescenti vi faranno notare ogni  momento ipocrita che avete vissuto. Fa molto riflettere. A volte devi trovarti faccia a faccia con i tuoi difetti di carattere per essere un genitore migliore e crescere un figlio migliore."  
English version




Vivienne is a smart and sharp blogger. Her  blog ("My Real Life Parental") is a mine for parents looking for suggestions and clues in their everyday duty. Sharing her personal experiece Vivienne enrich her texts with wise consideration about the reasons that move her to act that way. The daily strive to be a good parent and to raise kids so to prepare them for life is based, in her posts, on solid values, and you can truly sense and even touch the efforts to always look for the best solution: for the children of course. Not for our pleasure. There are no shortcuts in education and this is clearly evident in her blog. Let’s read what she as to tell and suggest us in this interview.

1. How did your blogger career started? Why you decide to publish a blog about family?
"My blogging career is fairly recent while my personal writing goes back to my childhood.  I have always enjoyed writing and journaling.  I have been working on a book about my life raising my children for what seems like many years now.  But with such a busy lifestyle raising 4 children, I decided to at least put a blog together and start recording events from the present into the future as one will never know when the book will finally be finished.
I have always written about my family mostly because I have had so much to write about.  With so many family member doing so many things – stuff happens.  I am the “stuff magnet”.  “If some stuff is going to happen it’s going to happen to me.”  Some days I can find the humor in those words and feel amused by it all.  Other days it just ticks me off.  None the less, it is the truth.  For some unknown reason, the funniest but most odd things occur either in my presence or in a way that no doubt will impact my life.  It’s become a predictable comeback from friends and family when I tell a tale from my journey.  I say “journey” because from the moment my husband and I married we have set sail on this trip through life.  Some days are sunny and smooth sailing, some days are stormy and the seas are raging.  Some days you feel green like you just need to stop the boat and get off!  However, it is our journey together that we started purposely.  The odds of someone having things happen to them the way they have happened for me, have got to be incredible.  But here I am the lucky woman that God has chosen to navigate this journey.  I have no clue where we are headed, what is coming next and for that matter most of the time it's beyond me where we have been the day before – yet one thing I do know – I wanted this.  I planned this.  I created this." 

2. Three out of your four children are all teens: what is life for a parent in this weird époque?
"It is similar to a roller coaster.  There are days that we climb an enormous hill, ticking slowly along trying to reach the top.  Other days it is horrifying like we are taking the plunge down the huge hill.  Some days it is peaceful and I am proud of the wonderful people that I see them emerging into.  Then there are the days that I look back and feel sick to my stomach and wonder how we have managed to get so far off track and why I got on the ride to begin with.  It is most certainly the most difficult stage of life to parent by far.  It makes me question and reevaluate myself on a daily basis.  It challenges me as a parent and as a person.  It also is a way to reflect on my own adolescence and remember my own feelings and encounters.  Sometimes that is nice – sometimes that is rough."

3. You wrote quite often about moms and the "mom-job": what should be a mother for you? much more like Bree van der Kamp or much less perfect, quite close to a lazy mom? and why?
"I think it is important to find a balance.  It is so easy to get caught up in an image that we think the world wants us to portray.  It is critical to stay true to yourself.  I am learning later rather than earlier that the time really does pass quickly.  People always tell you – but you never believe them.  It is imperative to slow down and enjoy the time you have with them.  It might feel like you have all the time in the world – but before you know it they are teenagers and they are preparing to leave your nest.  It is very important to take the time to be there to attend to your kids.  They have to come first.  They want your love and attention more than anything.  But it is also important that they see you as a responsible example taking care of other things that are important to you.  It helps them to develop their individuality and prepares them for a life of accountability.  I’ve learned that motherhood is my number one priority.  There are no second chances."

4. From your blog you have a special point of view: which are the subjects that seem to be more interesting for your readers?
"I find that my readers enjoy honesty and my candor.  They don’t want to hear how wonderful everything is.  They want someone who is going to commiserate with them about the difficulties and validate their emotions.  Everyone knows what really goes on in our homes and our families – but so few are willing to put themselves out there and say the words.  Society is so worried about appearances instead of being real.  I just like to be real.  Parents can relate.  They feel uplifted and not alone.  It brings unity to parents all over the world."

5. From what you can see from the comments left in your blog which are the main issue of american families?
"American families struggle with trying to do too many things and be perfect with all of it.  Simplicity is a lost ideal right now.  We’ve abandoned the time of quiet family time, dinners gathered around a table and putting our children first.  We’ve taken on the roles of “superparents”, rushing from event to event and activity to activity.  We engage in much more than we should– yet we can’t seem to break the cycle.  No one is willing to stand up and say enough is enough.  Raising children has become a very competitive business.  Everyone is looking for their child to be the greatest in each sport or activity.  Kids just never get to be kids.  I’ve often said that when I was younger I spent hours swinging on a swing set, singing songs and watching the clouds.  Kids need that.  They are overscheduled.  Parents are killing themselves trying to accommodate everyone and everything rather than finding their own priorities.  In our quest for perfection, we are disappointing many."

6. Can you give as three suggestions for raising a family? What should parents do?
"First – live in the moment.  Don’t be so quick to put off something because you think you have something more pressing to do.  Hear your children when they speak to you.  Give them your undivided attention – they deserve it.  Time goes entirely too fast not to.  Before you know it they are teens that are only interested in finding a way out of your house.
Second – teach the importance of family.  Family comes second only to God.  I’ve told my kids your family is there with you when you are born and there with you when you leave this world.  In between all sorts of people come and go.  Family is everything. 
Third – live your life as you would have your children live theirs.  Don’t think that you can say one thing to them then live another example.  Do as I say and not as I do will backfire on a parent every time!  If you want your children to be honest, hardworking, respectful individuals that is who you must be.  You are the example they will learn from.  You may not realize it when they are very young but they are watching everything you do and say at every twist and turn.  Once they are teenagers they will point out every hypocritical moment that you lived.  It is very sobering.  Sometimes you have to come face to face with your own character flaws to be a better parent to raise a better child."