tag:blogger.com,1999:blog-53410835520340540422024-03-05T07:22:20.901+01:00famiglie feliciCapire insieme come essere buoni genitori.
Working together to improve as parentsPaolo Pugnihttp://www.blogger.com/profile/04984192431630717986noreply@blogger.comBlogger269125tag:blogger.com,1999:blog-5341083552034054042.post-73547686351316320792015-05-16T17:58:00.000+02:002015-05-16T17:58:12.852+02:00Violenza o forza? La risposta della mamma di Baltimora<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjLJQ0yfnG0KTjx0mZ760H6Lw-u0jPK0q6L6V-hDP8-T1w0A8CGnzCSYtIzNFZPIJdvhJAOvhKzNoiR14WHiFlDdXl8ux-Rblce_DQPeD7b1RpujjOvME-jjLupZ3JzvUORIi9p1Uj8cIw/s1600/DSCF5833.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjLJQ0yfnG0KTjx0mZ760H6Lw-u0jPK0q6L6V-hDP8-T1w0A8CGnzCSYtIzNFZPIJdvhJAOvhKzNoiR14WHiFlDdXl8ux-Rblce_DQPeD7b1RpujjOvME-jjLupZ3JzvUORIi9p1Uj8cIw/s400/DSCF5833.JPG" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">La mamma di Baltimora. Un eroe. Dicono. Perché ha difeso suo
figlio, dalla follia. Picchiandolo.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Fermi tutti: qui qualche cosa stona. Com’è possibile?</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Non abbiamo forse imparato che la violenza è sempre male?</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Che non si picchia mai un figlio?.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Vorrei suggerire una riflessione, una provocazione se
volete. Proprio su un tema così scottante.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Viviamo in un mondo intessuto nella violenza, non la
possiamo espellere. È un miraggio. È utopia, è cedere al nemico.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Ma siamo così spaventati da essa, da avere confuso la forza
con la rabbia. </span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Non tutto l’uso della forza è violenza: quello che fa da
discrimine è il fine.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Se con energia impedisco un suicidio, dettato da un
sovraccarico di emozione, non sto facendo violenza.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Se con energia impedisco ad una situazione di degenerare,
non sto facendo violenza.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Se con energia induco mio figlio ad abbandonare una protesta
che sta sfociando in male, non sto facendo violenza.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Ecco perché la mamma di Baltimora ci appare come una eroina.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Perché ha agito per il bene.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Il buffetto, lo schiaffo sulla mano, la presa forte quando
sono finalizzate al bene, possono essere –ripeto: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">possono</b> essere; non sto dicendo <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">sono</b> né tanto meno <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">sono la
sola strada</b>- un mezzo che rende più diretta la strada del bene.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Quando sono solo sfogo, rabbia repressa, volontà di potere,
desiderio di affermazione, livore, distruzione, allora sono sicuramente da
condannare.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
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<!--StartFragment-->
<!--EndFragment--><br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Forse nel tentativo, legittimo ma impossibile, di costruire
un mondo senza violenza, abbiamo finito per negarci l’uso dell’energia che
invece ci aiuta a preservare il nostro mondo dagli eccessi di violenza.</span></div>
Paolo Pugnihttp://www.blogger.com/profile/04984192431630717986noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5341083552034054042.post-29755751606046475682013-09-01T21:55:00.003+02:002013-09-01T21:55:24.499+02:00Educare i barbari: impossibile inutile o doveroso?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjmm-259wgPKaSB8FvsRfBCoTb4mwNxBhJrpV_MzqBceGyBudLuLdSfQHBy1vhR-NRDTxw7Nc6GdMx4wsN0-dMF40tMhb86mmi2fKjCj-j4zXRKVlmbAtsVlvkXIP4x-pDuMRyHhq9PUuS/s1600/DSCF5821.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjmm-259wgPKaSB8FvsRfBCoTb4mwNxBhJrpV_MzqBceGyBudLuLdSfQHBy1vhR-NRDTxw7Nc6GdMx4wsN0-dMF40tMhb86mmi2fKjCj-j4zXRKVlmbAtsVlvkXIP4x-pDuMRyHhq9PUuS/s400/DSCF5821.JPG" width="400" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Ricominciamo da tre. Tre (+1) i mesi senza post, tre domande
chiave, tre indicazioni conseguenti. E <a href="http://archiviostorico.corriere.it/2013/agosto/20/Genitori_bambini_estate_travolgente_degli_co_0_20130820_b8fc2c30-095a-11e3-84f0-aac3edccbd41.shtml">un
articolo da qualche muovere la riflessione</a>. È di Luca Goldoni, dello scorso
20 agosto, è stigmatizza la crescente maleducazione dei piccoli, e dei meno
piccoli, esasperata nei luoghi di villeggiatura, specie al mare.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">“<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Dilaga il
permissivismo, formula di tutto riposo perché legittima il disinteresse con
l'alibi della pedagogia. Tutto risale agli anni 60 quando esplode il dibattito
sul sì o no alle favole, alle sculacciate, al premio e castigo” </i></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">scrive il
giornalista mettendo il dito nella piaga e chiarendo che il più delle volte non
si tratta di adesione ad un modello educativo che sembra aver creato solo
disastri ed essere rimasto solo nell’immaginario di molte coppie, quello che
invita all’assenza di negazioni e regole lasciando lo spontaneismo straripare
senza limiti e con molte conseguenze negative. Già da diversi anni il movimento
contrario, basato sul buon senso e millenni di esperienza, chiarisce che se
vogliamo bene ai nostri figli dobbiamo dire di no. </span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Ma per farlo bisogna essere decisi e soprattutto
coerenti.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Lo spiega benissimo
Goldoni <i style="mso-bidi-font-style: normal;">“la vera educazione non consiste
nelle prediche ma nell'esempio quotidiano, il pupo va in tilt: gli ripetono che
non deve dire bugie e poi sente la madre che istruisce la domestica, se
telefona l'Angela dille che non sono in casa. Dunque, severità zero, tolleranza
mille.”. </i>Alla fine siamo noi che non vogliamo educarci e ci facciamo sconti
e per un briciolo di coerenza finiamo per tollerare tutto dai figli trovando
sempre giustificazioni ai loro comportamenti sempre meno civili. Li definiamo <i style="mso-bidi-font-style: normal;">ingovernabili</i>, quando invece gli
incapaci di governarli siamo noi. Certo, la società non ci aiuta, negandoci
almeno una buona fetta di strumenti. Se la violenza non è mai una strada, la
fermezza a volte impone gesti e toni che facciano capire chi comanda. E non
sempre questo è possibile farlo con atteggiamento gandhiano, perché
ricordiamoci che l’eroe indiano ha avuto successo perché si scontrava con gli
inglesi, colonialisti ma decisamente civili. Si fosse trovato ad affrontare con
il suo approccio i nazisti e le SS credo che non oggi sapremmo assolutamente
nulla di lui, neanche dove fosse vissuto e morto.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Ecco dunque le tre domande chiave che possiamo farci e che
richiedono il vostro contributo</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 53.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="mso-bidi-font-family: Cambria;"><span style="mso-list: Ignore;">a)<span style="font-size: 7pt; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></span></span><!--[endif]-->esistono
realmente dei bambini ingovernabili?</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 53.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="mso-bidi-font-family: Cambria;"><span style="mso-list: Ignore;">b)<span style="font-size: 7pt; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></span></span><!--[endif]-->Qual
è il modo più corretto per educare oltre dare l’esempio?</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 53.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="mso-bidi-font-family: Cambria;"><span style="mso-list: Ignore;">c)<span style="font-size: 7pt; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></span></span><!--[endif]-->Come
esercitare la fortezza e l’autorevolezza in questo 2013?</span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">E i tre consigli che mi sento di dare sono questi</span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 53.4pt; mso-list: l1 level1 lfo2; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="mso-bidi-font-family: Cambria;"><span style="mso-list: Ignore;">1)<span style="font-size: 7pt; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></span></span><!--[endif]-->non
perdiamoci mai d’animo, costa fatica e stanca da morire, ma ne vale la pena;</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 53.4pt; mso-list: l1 level1 lfo2; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="mso-bidi-font-family: Cambria;"><span style="mso-list: Ignore;">2)<span style="font-size: 7pt; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></span></span><!--[endif]-->nel
dubbio diciamo di no, meglio negare piuttosto che cedere. Avremo tempo di
cambiare idea se è il caso di farlo;</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 53.4pt; mso-list: l1 level1 lfo2; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="mso-bidi-font-family: Cambria;"><span style="mso-list: Ignore;">3)<span style="font-size: 7pt; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>educare vuol dire preparare i figli per
il cammino, non il contrario: e se questo vuol dire insegnare loro ad essere
una miscela equilibrata di marines, lord, francescani, gregari non dobbiamo
spaventarci.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
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<!--EndFragment--><br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">La mia provocazione l’ho lanciata, ora tocca a voi.</span></div>
Paolo Pugnihttp://www.blogger.com/profile/04984192431630717986noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5341083552034054042.post-83434084976460697792013-05-04T08:20:00.002+02:002013-05-05T10:24:07.551+02:00Intervista Mamma & Lavoro<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirJmrtkeqjMn9MzOrYnITVlqKiGsxdCJqkYrQrGyVgl_gSW7hskDOXfCtX1_4Kz367HFUgfIY71tJIJ2okvmPbnxPVQtexR3_twu63UjmqM6i2Ua_hbUGTqx_mMaBRhj5zxBg0EiN_wuod/s1600/paterem.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirJmrtkeqjMn9MzOrYnITVlqKiGsxdCJqkYrQrGyVgl_gSW7hskDOXfCtX1_4Kz367HFUgfIY71tJIJ2okvmPbnxPVQtexR3_twu63UjmqM6i2Ua_hbUGTqx_mMaBRhj5zxBg0EiN_wuod/s640/paterem.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="p1">
<b><br /></b></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: large;"><b>Mamma e donna, o meglio: mamma e professionista. Una scelta, un obbligo o una dannazione? Spesso alle donne sembra impossibile conciliare il ruolo di madre con l'impegno di un lavoro professionale. Sembra che questa sia una delle principali, se non la principale, causa di stress tra le donne. Eppure si può fare molto per conciliare questi due aspetti e addirittura renderli sinergici. Ne abbiamo parlato con Patrizia Eremita, direttrice del portale Mamma & Lavoro che aiuta le donne ad armonizzare questi due lati della loro vita, entrambi importanti e meritevoli di attenzione.</b></span></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfljHmrkfI7vfgq5tp2BLpqi5UOZabLCXuWK31Mk-XDPHYyHPi1AM-59g8m5uzJFRHYh5JhHzeYMu-GfOrl_3ap0J6N3d7scLzr5_4hk4V2wfPgZyTZ1kwOgsrYqkoCKJzYCz0sA8bvfo/s1600/PastedGraphic-2.tiff" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="142" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfljHmrkfI7vfgq5tp2BLpqi5UOZabLCXuWK31Mk-XDPHYyHPi1AM-59g8m5uzJFRHYh5JhHzeYMu-GfOrl_3ap0J6N3d7scLzr5_4hk4V2wfPgZyTZ1kwOgsrYqkoCKJzYCz0sA8bvfo/s400/PastedGraphic-2.tiff" width="400" /></a></div>
<br />
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><b>Da dove nasce l'idea del portale </b><span class="s1"><b>mammaelavoro.it</b></span><b>?</b></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-size: large;"><i><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Quando non ero ancora mamma e lavoravo intensamente con orari abbastanza "indecenti" non mi rendevo assolutamente conto di come sarebbe stato se avessi avuto una famiglia e dei figli e ammetto senza vergogna che ero piuttosto critica delle colleghe o amiche con figli… Poi sono diventata mamma io stessa e c'è stato un cambiamento forte e una presa di coscienza: "ma questa è una rivoluzione"! Tutto completamente cambiato, il tempo per se stessi, il tempo da dedicare al piccolo, la casa ecc. ecc. E il lavoro!</span></i></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-size: large;"><i><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Per curiosità un giorno durante il mio periodo di maternità sono andata a vedere cosa c'era sul web che parlasse del tema donne, lavoro e maternità e ho trovato ben poco. Da lì a poco ho pensato di parlarne io stessa ed è nato il sito <a href="http://mammaelavoro.it/"><span class="s1">mammaelavoro.it</span></a></span></i></span></div>
<div class="p2">
<b><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span></b></div>
<div class="p2">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilOd8kovad7lK2602ER4ssUCH-l7pQRX8uC9Deq8wztspwF1tpr80C8dkdXpmWr6uoaZMu_Lk-kMl4VMLoiit9PZDnVWT8hyphenhyphenFiCY2ZTt0pei93Mvx1QLbLphZD7VJ8uIFxD5WY7lOtGfjI/s1600/rivista+erem.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilOd8kovad7lK2602ER4ssUCH-l7pQRX8uC9Deq8wztspwF1tpr80C8dkdXpmWr6uoaZMu_Lk-kMl4VMLoiit9PZDnVWT8hyphenhyphenFiCY2ZTt0pei93Mvx1QLbLphZD7VJ8uIFxD5WY7lOtGfjI/s320/rivista+erem.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><b>A quale pubblico si rivolge e con quale scopo?</b><b></b></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-size: large;"><i><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Mamma&Lavoro si rivolge alle donne e alle mamme senza alcuna distinzione di età e vuole essere un contenitore dove si trovano risposte utili in merito alla maternità, al lavoro, alla gestione dei bimbi e alla formazione. La formazione online per esempio è quella che più adatta alla Mamma che spesso fa fatica a trovare tempo per partecipare a corsi di formazione fuori casa. Si possono trovare anche spunti, idee raccontate da altre donne che hanno deciso di partire con un progetto imprenditoriale piccolo o grande…insomma, si trovano tante informazioni che ci auguriamo siano utili per le nostre lettrici.</span></i></span></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsvp_7iknq3o84ax1ko7ZH7lF118Wb8UJeFTrotdnOzCZCGgJjCPxStWIAJHYFEb7Ni1GgXLez8A8iXeexIoXMzlF03rDwlhA-73ePlEPaol9zg_GolYo6Rg9hXXYSzoIsW13xq6Yj25l2/s1600/patrizia+eremita.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsvp_7iknq3o84ax1ko7ZH7lF118Wb8UJeFTrotdnOzCZCGgJjCPxStWIAJHYFEb7Ni1GgXLez8A8iXeexIoXMzlF03rDwlhA-73ePlEPaol9zg_GolYo6Rg9hXXYSzoIsW13xq6Yj25l2/s320/patrizia+eremita.jpg" width="320" /></a></span></div>
<span style="font-size: large;"><b><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">In che modo la rete può aiutare le mamme a sviluppare una propria carriera?</span></b></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-size: large;"><i><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">La mamma moderna è un'utilizzatrice molto attenta di tutto quel che gira sulla rete e ha capito che internet può essere uno strumento molto utile e importante per fare rete e/o per lanciare un'idea di impresa. Ormai è molto chiaro: il web è il supporto più importante per amplificare qualsiasi cosa. Tante le donne che dopo l'esperienza della maternità ha scelto di provarci e alcune hanno raggiunto un grande risultato.</span></i></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-size: large;"><i><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Molte donne ci raccontano la loro scelta e la loro esperienza ed è sempre affascinante ascoltare come hanno realizzato "il sogno nel cassetto", grazie a un po' di coraggio, molta tenacia e il supporto di internet.</span></i></span></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p2">
<span style="font-size: large;"><b><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Quali gli ostacoli maggiori che una mamma deve affrontare nel conciliare questi due mondi?</span></b></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-size: large;"><i><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Molto spesso una mamma si ritrova davanti a un bivio quando finisce il periodo di congedo di maternità: famiglia/figli o lavoro ?</span></i></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-size: large;"><i><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">E questo getta molto spesso nello sconforto perché spesso non si vorrebbe essere costrette a scegliere. In Italia purtroppo i servizi a sostegno della famiglia e della maternità sono sempre meno e quelli che ci sono sono privati e hanno costi elevati. Sarebbe bello avere un sistema simile a quello della Francia o del Nord Europa ma non è così.</span></i></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-size: large;"><i><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">A questo aggiungiamo il fatto che il mondo del lavoro in Italia non è proprio mamma-friendly e ci si ritrova a dover fare orari impossibili (anche quando non serve!), a non poter ottenere orari di lavoro più flessibili (approccio diffuso all'estero) o ancora meglio poter lavorare, quando possibile, da remoto. Ci vorrà ancora molto tempo per cambiare questa cultura, temo.</span></i></span></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhNsOlI-CpnLZ7TMl0UbsuzjFKxMV18CbP9q6DScP4LvO-yoVrT4h2RH0xVHeDI9aehIEywR77It1xbWnalqzunXCEsJoamuWLKS8IsCKf8y0tD6gJo77oVqkE2azU1LGEEOsFS5JTj9ZL/s1600/maga+benefit+erem.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhNsOlI-CpnLZ7TMl0UbsuzjFKxMV18CbP9q6DScP4LvO-yoVrT4h2RH0xVHeDI9aehIEywR77It1xbWnalqzunXCEsJoamuWLKS8IsCKf8y0tD6gJo77oVqkE2azU1LGEEOsFS5JTj9ZL/s320/maga+benefit+erem.jpg" width="240" /></a></span></div>
<span style="font-size: large;"><b><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Che cosa serve o quali leggi ad una giovane mamma per trovare la sua dimensione nel mondo del lavoro?</span></b></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-size: large;"><i><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Innanzitutto vorrei non sentir più parlare di dimissioni in bianco ("privilegio" delle donne che in questo modo possono essere lasciate a casa facilmente), piuttosto che sgravi fiscali per quelle aziende che assumono lavoratrici e a favore della <b>conciliazione famiglia-lavoro</b> attraverso un piano di sviluppo dei servizi all’infanzia (asili nido, bonus bebè, voucher per baby sitter e badanti) e agevolazioni per tutte quelle aziende che introdurranno il “welfare aziendale” che spesso aiuta enormemente le donne che si ritrovano a fare acrobazie per tenere a bada tutte le loro responsabilità tra bimbi, casa e lavoro.</span></i></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;"><b><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Come promuovete il vostro portale? in che modo utilizzate i social media per aiutare voi e le vostre lettrici?</span></b></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-size: large;"><i><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Devo ammettere che sono abbastanza amica del web quindi mi piace scoprire sempre la novità quando si parla di social media.</span></i></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-size: large;"><i><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span class="s2">Mammaelavoro.it</span> è presente anche su Linkedin, su Twitter, Youtube e Facebook…..attivamente! </span></i></span></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-size: large;"><b><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Fate uso di molti video: come mai questa scelta? tecnicamente come fate a realizzare così tanti video?</span></b></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-size: large;"><i><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Il video sta diventando uno dei media più utilizzati anche da chi naviga su internet e si informa. E questo sappiamo diventerà sempre più diffuso come strumento di comunicazione online. Youtube ne è un esempio. Abbiamo quindi scelto di portare anche i video sul sito e sul canale youtube. </span></i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><i><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhE7v8HPN20gmWhQCj73lHmEea3UTyQ4kU9pNL_D5hTXsIuRdsjbuGKXWlYw9WYafgdT0hDgi6lDq4XuFaVmVOmkwI7ysVz8ZXHkBK1ub2MlbhdruJ8U_QG96cvQGm-EF8cj9aowWiTKMc/s1600/Patrizia+eremita.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhE7v8HPN20gmWhQCj73lHmEea3UTyQ4kU9pNL_D5hTXsIuRdsjbuGKXWlYw9WYafgdT0hDgi6lDq4XuFaVmVOmkwI7ysVz8ZXHkBK1ub2MlbhdruJ8U_QG96cvQGm-EF8cj9aowWiTKMc/s320/Patrizia+eremita.jpg" width="320" /></a></span></i></span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div class="p1">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-size: large;"><b><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Il vostro portale è davvero ricco: rubriche per la famiglia, per la pedagogia, per i consigli spiccioli, per la formazione, per aiutare a trovare lavoro. Avete un osservatorio ampio sulla realtà italiana: come appare dal vostro punto di vista la famiglia oggi? di che cosa ha paura? che cosa vorrebbe?</span></b></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-size: large;"><i><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Quel che vedo spesso la coppia oggi ha paura di diventare famiglia…proprio perché non ci sono certezze, precariato e servizi sociali che non aiutano le coppie a prendere più serenamente la decisione di avere 1 o più figli. Questo è un grande limite e un fallimento per la nostra società…</span></i></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-size: large;"><i><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Molti giovani si appoggiano alle famiglie di origine per poter affrontare spese o cercare di portare avanti un progetto di vita che prevede anche l'avere dei figli.</span></i></span></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-size: large;"><b><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Che cosa è il… Piano C?</span></b></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-size: large;"><i><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Il Piano A è rientrare al lavoro dopo la maternità e accettare di rientrare in una modalità di lavoro che non tiene conto delle necessità del singolo, il Piano B è scegliere la famiglia e lasciare il lavoro per riuscire a tenere in piedi tutto…. il Piano C è il primo spazio di coworking pensato per le donne (e aperto anche ai papà con al seguito i bimbi), prima esperienza in Italia di spazio di lavoro nato per “cambiare il lavoro”. <a href="http://www.mammaelavoro.it/piano-C.php" target="_blank">Piano C</a> è la possibilità per le donne con bambini (libere professioniste e non) di avere a disposizione un luogo dove poter lavorare, avere la possibilità di incontrare altre professioniste e stabilire delle sinergie (perché no…), rompere l'isolamento del lavoro da casa e, grande plus, poter portare il proprio figlio che verrà accolto da educatrici professionali all'interno dell'area Cobaby. </span></i></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1" style="font-size: large;"><i><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">www.pianoc.it</span></i></span></div>
<br />Paolo Pugnihttp://www.blogger.com/profile/04984192431630717986noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5341083552034054042.post-21668221643109822252013-04-08T16:09:00.001+02:002013-04-08T16:09:26.294+02:00Il libro per le famiglie
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<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEid7e6gTmPYNO0q0aZrttnvqJYoKiZgv2Hvr6breUFTcqRi4Rel7fzIqIbvp2E1aMG_2Vm0SdloNxyd40n3pJb-W30hMdOXtNZoBBAOxK_mw2dfi5oD_EcP9AfUWJFk3Tqyv9qcUUqQczZv/s1600/bibbia+fc+.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="251" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEid7e6gTmPYNO0q0aZrttnvqJYoKiZgv2Hvr6breUFTcqRi4Rel7fzIqIbvp2E1aMG_2Vm0SdloNxyd40n3pJb-W30hMdOXtNZoBBAOxK_mw2dfi5oD_EcP9AfUWJFk3Tqyv9qcUUqQczZv/s400/bibbia+fc+.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Il libro più letto del mondo e più importante per le famiglie
oggi è a disposizione di tutti in edicola grazie a Famiglia Cristiana.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><a href="http://www.famigliacristiana.it/iniziative/lanuovabibbia/collana.aspx">La
Bibbia in una edizione curata</a> e a misura di famiglia viene presentata in 12
numeri abbinati alla rivista settimanale delle edizioni San Paolo oppure
direttamente sul web ad un prezzo contenuto (69€ per i dieci volumi).</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Ma perché portarsi a casa Antico e Nuovo testamento e
soprattutto perché in questa edizione?</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">La lettura o anche solo la consultazione delle Sacre
Scritture costituisce un modo importante per restare in contatto con la propria
storia e la propria cultura, quando non con la propria fede. Le vicende del
popolo che sta alla radice del cristianesimo, l’avventura terrena di Cristo,
che pretende di essere perfetto Dio e perfetto Uomo, andrebbero conosciute da tutte, a prescindere dal fatto che
si ritenga vera l’affermazione di Gesù –e per me lo è- oppure no, perché queste
storie hanno plasmato e influenzato l’intera umanità e ancora oggi costituiscono
una pietra di paragone per ogni filosofia o stile di vita.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdDcl8l4diZd0pkm4Xb2zX9frIP-QjAq3cHWDankFUvONaMgxJDlbbTUGL1JsAip_HluXUXOenYi1DRtPHC1pwJpnk-7hxts_lFhX_RoTFgIH3HsBmORMpDmJWk5ol1wK2YLiUfDFbSaxW/s1600/collanaHp.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="314" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdDcl8l4diZd0pkm4Xb2zX9frIP-QjAq3cHWDankFUvONaMgxJDlbbTUGL1JsAip_HluXUXOenYi1DRtPHC1pwJpnk-7hxts_lFhX_RoTFgIH3HsBmORMpDmJWk5ol1wK2YLiUfDFbSaxW/s320/collanaHp.jpg" width="320" /></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Il testo proposto dalle Paoline si mostra di facile lettura
e corredato da tutta una serie di commenti che lo rendono vivace e agile, sia
nei collegamenti con altri brani significativi della Bibbia, sia con la storia e
l’arte, diventando così un libro da gustare insieme in famiglia per rivivere,
come personaggi delle vicende narrate, i momenti solenni che hanno segnato le
circostanze dell’umanità. </span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Curata dal card. Ravasi e realizzata con il testo ufficiale
CEI, questa edizione avvicina le sacre Scritture alla famiglia e la rende
protagonista della vita spirituale dei focolari domestici. </span></div>
<!--EndFragment-->Paolo Pugnihttp://www.blogger.com/profile/04984192431630717986noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5341083552034054042.post-51000971522719248182013-03-17T10:20:00.003+01:002013-03-17T11:36:38.751+01:00Il caffelatte che unisce famiglia e lavoro<!--[if gte mso 9]><xml>
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<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCjBkKaUpUCPyvsJedzmx4gkiF2OyC0Vcra3KdifiIRZE_mw3FaRoqvJ8hZbW6hZHCNQN0EpPAraXWFN0FppBcF23ViFvWUwl9y3Sh2Gmqn0sDDrR807vq1vnFl6amwHiKK30G9cipnu9T/s1600/P1120445.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="265" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCjBkKaUpUCPyvsJedzmx4gkiF2OyC0Vcra3KdifiIRZE_mw3FaRoqvJ8hZbW6hZHCNQN0EpPAraXWFN0FppBcF23ViFvWUwl9y3Sh2Gmqn0sDDrR807vq1vnFl6amwHiKK30G9cipnu9T/s400/P1120445.JPG" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Irene Bartalini e la sfida per trovare il giusto
equilibrio tra vita di famiglia e attività professionale. La soluzione? <i><a href="http://www.caffelatteacolazione.it/">Caffelatte
a colazione</a>, </i>un modo per coniugare il piacere di essere mamma alla
passione per mettere a frutto la propria competenza professionale. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Ma chi è Irene e che cosa ha escogitato che possa essere
preso ad esempio, o per lo meno come spunto, per altre mamme che sono alla
ricerca di questo equilibrio, uno dei problemi più sentiti e spinosi della
nostra società.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Pratese, giovanissima, mamma di due bimbi, Vittoria
ed Edoardo, plurilaureata internazionale, Irene nel 2011 ha spostato la sua carriera
sul web per poter dedicare più tempo alla famiglia senza perdere di vista il
mondo del lavoro. Si è inventata e gestisce un portale e-commerce al quale ha <a href="http://caffelatteacolazione.com/">associato un blog</a> che racconta della
vita di famiglia, di viaggi, di Italia; si diverte, ad esempio, a proporre
racconti così come suggerisce, con <a href="http://caffelatteacolazione.com/tutorials/">simpatici tutorial</a> come ridare
nuova vita agli oggetti: partire da una camicia inservibile per costruire un
cavalluccio di legno o per farne un pigiama. Idee semplici ed efficaci. Il tutto,
per ampliare le proprie vedute e non perdere nessuna occasione, in due lingue:
italiano e inglese.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large; mso-bidi-font-family: Helvetica;">Che sostegno e aiuto le dà la famiglia in
questa sua attività che cerca di conciliare vita professionale e vita familiare?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><i><span style="font-family: Helvetica; font-size: 18.0pt; mso-bidi-font-family: Helvetica;">Fondamentale.
</span></i><span style="font-family: Helvetica; font-size: 18.0pt; mso-bidi-font-family: Helvetica;"> </span><i><span style="font-family: Helvetica; font-size: 18.0pt; mso-bidi-font-family: Helvetica; mso-fareast-language: IT;">Mi riferisco
al fatto che i nonni sono sempre stati disponibili ad aiutarmi coi bambini sia
nel doposcuola, riprendendoli all'asilo, sia negli interi periodi in cui non ci
sono andati perché convalescenti, se io dovevo terminare qualche lavoro o
assentarmi qualche giorno.. in più hanno un "padre mammo" che sa
cucinare (bene), vestirli, portarli all'asilo.. <o:p></o:p></span></i></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large; mso-bidi-font-family: Helvetica;">Da dove è nata l’idea di <a href="http://www.caffelatteacolazione.it/">Caffelatteacolazione</a>?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large; mso-bidi-font-family: Helvetica;">In
primo luogo dal desiderio di realizzare per i miei bambini qualcosa di unico,
fatto con le mie mani e rispondente esattamente all'idea del capo che avevo in
mente, poi anche dall'esigenza di dare libero sfogo ad una creatività che ho
sempre assecondato nei vari momenti della mia vita, anche prima di essere
"Mamma". <o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large; mso-bidi-font-family: Helvetica;">In che modo l’ha aiutata a conciliare
professionalità con la maternità?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><i><span style="font-family: Helvetica; font-size: 18.0pt; mso-bidi-font-family: Helvetica;">Lavorare
a casa, dove ho creato un piccolo laboratorio, mi permette di gestire il tempo
in modo assolutamente autonomo. Il lavoro che facevo prima mi impediva di
vedere i miei bimbi la mattina al risveglio (uscivo di casa alle sette o
prima), fare colazione con loro, portarli a scuola, tutte cose che dovevo
delegare alle studentesse straniere che per qualche anno hanno vissuto con noi.
Il pensiero che i miei bimbi sarebbero cresciuti in fretta e che mi sarei persa
questi momenti della vita che non tornano più è stato determinante nel prendere
la decisione di licenziarmi</span></i><span style="font-family: Helvetica; font-size: 18.0pt; mso-bidi-font-family: Helvetica;">.<i><o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large; mso-bidi-font-family: Helvetica;">È una professione che la soddisfa?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large; mso-bidi-font-family: Helvetica;">Assolutamente
sì. L'incognita del futuro mi crea ansie e pensieri che prima, come dipendente
pubblico, certo non avevo, ma il fatto di essere riuscita a conciliare lavoro e
passione è una grande conquista per me.<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large; mso-bidi-font-family: Helvetica;">Uno dei problemi delle donne, per nulla aiutate
dalla società, è quello di trovare un equilibrio personale nella difficile
conciliazione di lavoro e famiglia: che consigli darebbe per cercare una strada
equilibrata?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><i><span style="font-family: Helvetica; font-size: 18.0pt; mso-bidi-font-family: Helvetica;">Difficile
riuscire a sentirci soddisfatte come madri, donne e lavoratrici; più facile
"scoraggiarsi", abbandonando qualunque proposito ma credo che ogni
donna sia una fonte inesauribile di forza, amore e passione e con un po' di
tenacia possa trovare il proprio equilibrio, per cui "ascoltarsi"
diventa fondamentale.</span></i><span style="font-family: Helvetica; font-size: 18.0pt; mso-bidi-font-family: Helvetica;"> <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large; mso-bidi-font-family: Helvetica;">Un sito di e-commerce è una scelta coraggiosa e
originale: la trova anche vincente?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhivKVni1inTyTAuHmofTUrcH89OKBDPGpaVDJAOw2cYoPQDdQjpaYEqrbrsxHjW_DOFXk05PLMzzTLFw7zQFF2LZo7AmvwrHHJxPDj7LspI4j1xKVy1Magcd_hb1hVRsjWfPQcxEnbQDSl/s1600/foto+1.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhivKVni1inTyTAuHmofTUrcH89OKBDPGpaVDJAOw2cYoPQDdQjpaYEqrbrsxHjW_DOFXk05PLMzzTLFw7zQFF2LZo7AmvwrHHJxPDj7LspI4j1xKVy1Magcd_hb1hVRsjWfPQcxEnbQDSl/s320/foto+1.JPG" width="320" /></span></a><i><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large; mso-bidi-font-family: Helvetica;">Credo
che l'e-commerce sia una realtà affermata in molti Paesi d'Europa e nel resto
del mondo e anche in Italia si sta diffondendo in tutti i settori. Ogni giorno
scopro con piacere che esistono molte mamme alla continua ricerca
sul web di marchi e tendenze e adorano comprare con un clic dall'ufficio
per poi trovarsi il loro acquisto comodamente a casa qualche giorno dopo.<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Può darci <b>tre consigli
per avere</b>, come dice il titolo del blog, una famiglia felice?</span></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large; mso-bidi-font-family: Helvetica; mso-fareast-language: IT;">Difficile fare consigli. Ognuno trova felicità nella
propria vita per cose diverse. Ad ogni modo come genitore ho imparato, col
tempo, che per stare bene in famiglia è indispensabile: <o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large; mso-bidi-font-family: Helvetica; mso-fareast-language: IT;">- una grande elasticità e flessibilità (quando si è da
soli si è padroni del proprio tempo e del proprio spazio, con due figli molto
meno);<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large; mso-bidi-font-family: Helvetica; mso-fareast-language: IT;">- un po' di ironia (inutile prendersela troppo se dopo
una giornata di lavoro i bambini non ne vogliono sapere di star calmi e
tranquilli o se appena finito di raccogliere tutti i micro pezzi delle
costruzioni Edo arriva e li rovescia nuovamente a terra..)<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large; mso-bidi-font-family: Helvetica; mso-fareast-language: IT;">- apprezzare quelle piccole grandi gioie che i bambini
ci regalano ogni giorno e fermarci ad osservarle (una parola nuova, una
scoperta..)</span></i><i><span style="color: #1049bc; font-family: Helvetica; font-size: 18.0pt; mso-bidi-font-family: Helvetica;"><o:p></o:p></span></i></div>
<!--EndFragment-->Paolo Pugnihttp://www.blogger.com/profile/04984192431630717986noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5341083552034054042.post-60834129088791870062013-03-07T04:30:00.000+01:002013-03-07T07:28:33.950+01:00La famiglia felice e il lavoro delle donne<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisd6gb8IbonedM6eChtWUZe24LUaMDyiJnYlnq86a00aOvv0dsjHpSQRZV_0MbiV32Q5yilBkra_CQOKoSLDnXKShEOL3xDgNouCnP2ZazN3ls3R_-vyGjCNdRv7jG8abkeju2Ah8z2T5a/s1600/raffaella+tarassi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="298" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisd6gb8IbonedM6eChtWUZe24LUaMDyiJnYlnq86a00aOvv0dsjHpSQRZV_0MbiV32Q5yilBkra_CQOKoSLDnXKShEOL3xDgNouCnP2ZazN3ls3R_-vyGjCNdRv7jG8abkeju2Ah8z2T5a/s400/raffaella+tarassi.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 16.0pt; mso-fareast-language: IT;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large; mso-fareast-language: IT;">Raffaella Tarassi è mamma di un bimbo di nove mesi ed è in attesa di un secondo figlio. Ha creato un blog interessante che intende promuovere sia le produzione per bambino realizzati all’estero sia i prodotti Made in Italy artigianali. Un esperimento che merita molta attenzione e che ci facciamo spiegare direttamente da lei.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large; mso-fareast-language: IT;">Che obiettivo si pone il <a href="http://ilmondodeibimbi.wordpress.com/">tuo blog</a>?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><i>Come la maggior parte delle mamme, quando sono rimasta incinta di Alessandro ho cominciato a leggere e informarmi su tutto quello che riguarda il mondo dell'infanzia, in più abitando all'estero mi sono accorta che esiste un'offerta di prodotti estremamente diversa da quella italiana, per cui mi sono detta, perché non raccontare ai genitori italiani cosa succede al di la delle Alpi? Ne<a href="http://ilmondodeibimbi.wordpress.com/"> ilmondodeibimbi</a> cerco quindi di proporre idee originali e divertenti, in particolar modo giocattoli, abbigliamento e arredamento, che scovo online e offline, che rendono il mondo dei nostri bimbi unico e speciale</i><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 16.0pt; mso-fareast-language: IT;">. <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large; mso-fareast-language: IT;">Che servizio offre ai lettori?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">Confesso che il blog è nato un po' per caso tra una poppata e un pannolino, non sono capace di stare con le mani in mano, e nonostante adori passare del tempo col mio bimbo durante la maternità avevo bisogno di pensare e fare altro. Tutto questo per dire che all'inizio non mi sono prefissata una strategia, a sei mesi dall'apertura del blog comincio ad avere le idee un po' più chiare ed è interessante che l'obiettivo è emerso dal confronto coi lettori e alcune aziende del settore. L'idea alla base di tutto è mostrare che esiste un'offerta per l'infanzia alternativa ai marchi blasonati di cui sentiamo parlare, che l'educazione al rispetto dell'ambiente comincia quando i nostri bimbi sono piccoli: se i loro compagni di gioco sono in plastica è ovvio che in futuro saranno attaccati a questo materiale e non si cureranno di legno, cotone e simili, e da ultimo che esistono ancora tantissime piccole imprese che producono utilizzando processi artigianali e che sviluppano collezioni estremamente creative e divertenti.<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><i>Inoltre un nuovo progetto partito da pochissimo, è una serie di interviste a donne che hanno re-inventato la propria vita professionale in seguito alla maternità, sfruttando la loro esperienza di mamme per creare prodotti e/o servizi destinati ai bimbi. L'idea è quella di lanciare un messaggio positivo, di donne che non si piegano alle logiche attuali del mondo del lavoro che purtroppo non sono sempre in sintonia con la maternità, e che con un pizzico di creatività, tanto coraggio e grande tenacia riescono a conciliare la sfera privata e quella professionale</i><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 16.0pt; mso-fareast-language: IT;">.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://ilmondodeibimbi.wordpress.com/" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><img border="0" height="376" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOWBO0zT03wqvQYLufw3OKZvOrpsjDBA_z30jXfnamKIMeG2NKwOBXFSl8osYz6zr-sFh7ZTCPAOYqz9eqAHUV-iUowj8EGj8-iRhyphenhypheneezBhotSTOSNtOa4Z_6Cvt-fVocHjnNBmdA_n-rA/s400/ilmondodeibimbi.png" width="400" /></span></a></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large; mso-fareast-language: IT;">Perché le è venuta l'idea di aprire questo blog?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">Da ormai quasi 6 anni abito a Lussemburgo, un paese tanto piccolo quanto interessante, qui infatti la cultura locale è un miscuglio di quella francese, fiamminga e tedesca. Quando sono rimasta incinta ho scoperto che nonostante la globalizzazione, la cultura e le tradizioni legate alla maternità e all'infanzia sono estremamente locali, quando tornavo in Italia mi rendevo conto che alcuni prodotti che per è erano scontati a Milano non erano così diffusi e viceversa e ancora quando Alessandro aveva 6 mesi l'ho portato dal pediatra in Italia e sono rimasta stupita che ha insistito moltissimo perché gli dessi le diverse farine di riso e mais e tapioca, qui a Lussemburgo praticamente non esistono e lo svezzamento viene fatto soprattutto con frutta e verdura. Comunque... mi sono resa conto che esistono vere e proprie differenze culturali, perché, quindi, non condividerle e per scoprire i punti di forza di ognuna?<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large; mso-fareast-language: IT;">E' presente anche sui social media? Dove e perché?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">Le pubbliche relazioni sono uno dei principali punti di debolezza del blog. Sono presente su <a href="http://www.facebook.com/pages/Ilmondodeibimbi/474305675936459">Facebook</a> e <a href="https://twitter.com/ilmondodeibimbi">Twitter</a>, ma confesso di non animare assolutamente le pagine che al momento sono semplicemente una vetrina dove trovare il link agli articoli che vengono pubblicati sul blog. Twitter confesso di non aver ancora del tutto capito come funziona, lo trovo estremamente efficace perché un sacco di aziende mi hanno scoperto e inviato le loro collezioni proprio tramite questo social media, allo stesso tempo però ho l'impressione che per utilizzarlo con successo occorre twittare regolarmente e con una certa costanza, cosa che non ho ancora "l'istinto" di fare. Facebook lo utilizzavo già privatamente, ho deciso di pubblicare il link ai post solo un paio di mesi dopo l'apertura del blog, quel giorno le visite hanno subito un impennata pazzesca che mi ha lasciata a bocca aperta e mi ha fatto capire la potenza di questo strumento; lo svantaggio rispetto a Twitter è che sei molto più vincolato alla tua cerchia di contatti per cui è molto più complicato farsi conoscere da altri.<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large; mso-fareast-language: IT;">Qual è la sua strategia di web marketing?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">Confesso, non ne ho una! A parte i social media di cui ho appena parlato cerco di partecipare a discussioni sul blog simili al mio. Tempo fa mi sono iscritta ad alcuni siti aggregatori, ma sinceramente non ho riscontrato una grande differenza rispetto al non aderire. Al momento due pratiche hanno portato a un aumento delle visite: comunicare alle aziende di cui scrivo il link al post che le riguarda in modo da essere pubblicata sulle loro pagine Facebook o Twitter e inserire alla fine di ciascun post "potrebbe interessarti anche" ovvero il link ad articoli pubblicati in precedenza su un argomento analogo a quello del giorno. Mi piacerebbe moltissimo professionalizzarmi di più in questo ambito, confesso di pensare spesso di seguire un corso, ovviamente online!<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large; mso-fareast-language: IT;">Donne e lavoro: che cosa ne pensa?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">Penso di non essere ancora la persona adatta per rispondere a questa domanda, dal momento che sono alla prima maternità e riprenderò il lavoro solo settimana prossima. Ad oggi sto cercando di individuare i momenti e le attività critiche della giornata per poterle vivere al meglio quando riprenderò, sicuramente dovrò mettere in piedi una buona organizzazione che preveda piani B, C e a volte anche D. <o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><i>Al lavoro ho chiesto il part time che ho avuto la fortuna di ottenere, prima di rimanere incinta mi arrabbiavo sempre con le colleghe o dipendenti che utilizzavano la scusa "eh ma io ho i bambini" per non venire al lavoro o fare i propri orari. Trovo molto più responsabile un discorso del tipo: la mia situazione personale è cambiata di conseguenza non sono più in grado di garantire lo stesso ammontare di ore e lavoro di prima della maternità, a voler far tutto si rischia di fare tutto male! Ritengo che le donne mamme hanno il diritto e il dovere (per se stesse, per i propri figli e per la società) di lavorare, bisogna però rendersi conto che la disponibilità e le necessità sono diverse rispetto a quelle di un uomo su cui è costruito l'insieme di regole e pratiche che regolano il mondo del lavoro attuale. </i><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 16.0pt; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">So che non è una citazione molto dotta, ma mi piace moltissimo il finale del film "Ma come fa a far tutto" con Sarah Jessica Parker che ritengo individui in pieno il problema:<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">"Motivi per cui non sarebbe un problema lasciare il mio posto di lavoro:<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><b><i>Primo</i></b><i>: perché ho due vite e mi manca il tempo di godermele.<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><b><i>Secondo</i></b><i>: perché cercare di essere un uomo significa sprecare una donna.<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><b><i>Terzo</i></b><i>: perché i miei bambini cresceranno in un lampo e io mi sarò persa tutto.<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><b><i>Quarto</i></b><i>: perché prima o poi in un modo o nell'altro, arriva il giorno in cui le cose cambiano.<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<b><i><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">So che se non avessi questo lavoro le cose sarebbero migliori, sotto tutti i punti di vista, ma senza quel lavoro non sarei più io, ma senza di te (il marito), Ben e Amy (i figli) non sono niente!"<o:p></o:p></span></i></b></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large; mso-fareast-language: IT;">Tre consigli per aiutare le famiglie ad essere felici?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">Che responsabilità! La mia famiglia è ancora molto giovane, io e mio marito ci siamo sposati nel 2009, Alessandro è nato nel 2012 e ora aspettiamo un altro bimbo che nascerà ad agosto; non ho esperienza con ciò che riguarda scuola, adolescenti,... posso dirvi le regole che al momento mi stanno rendendo la persona più felice del mondo:<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">1. <b>mio marito viene al primo posto</b>, certo il tempo che posso dedicargli ora si è decisamente ridotto e non sempre è di super qualità, ma non ce la farei senza di lui! Quando ero incinta dicevo sempre "Cavoli, ma come fanno le donne che affrontano la maternità da sole?", io fisicamente e psicologicamente non ce l'avrei mai fatta (e ho avuto una gravidanza bellissima!) e da quando è nato Alessandro ne sono ancora più convinta.<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">2. <b>Costruire un ambiente sereno e pieno di calore </b>che significa circondarsi di amici e famigliari su cui contare, ma con cui soprattutto farsi delle belle risate. Ridere è fondamentale, anche perché più sorriderai prima lo farà il tuo bimbo ed è la cosa più bella del mondo!<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">3. <b>Ricordarsi che i nostri bimbi sono persone diverse da noi</b>, con desideri, sogni, ritmi, interessi diversi dai nostri. E' difficile, ma credo sia importante proteggergli stando attenti a non opprimerli, un nucleo famigliare dominato dallo stress e dall'ansia per qualsiasi cosa nuoce a tutti!</span></i></div>
Paolo Pugnihttp://www.blogger.com/profile/04984192431630717986noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5341083552034054042.post-83444209218967356112013-02-19T19:50:00.003+01:002013-02-19T19:52:42.370+01:00Knowledge is not wisdom - Istruire ed educare non sono la stessa cosa<!--[if gte mso 9]><xml>
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<br />
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US" style="font-size: 18.0pt; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"></span><br />
<div>
<div style="text-align: right;">
<span lang="EN-US" style="font-size: 18.0pt; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span lang="EN-US" style="color: blue;"><b style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-large; text-align: center;">To reach the Italian version: scroll down</b></span></span></div>
</div>
<div>
<span lang="EN-US" style="font-size: 18.0pt; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span lang="EN-US"><b style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-large; text-align: center;"><br /></b></span></span>
<span lang="EN-US" style="font-size: 18.0pt; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span lang="EN-US"><b style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-large; text-align: center;">La versione italiana del post si trova qui sotto: scorrere in basso per trovarla grazie</b></span></span></div>
<br />
<span lang="EN-US" style="font-size: 18.0pt; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><br /></span>
<span lang="EN-US" style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQvBw3jE3cEtcmr8MJ6BggCUNXONGsMM0rlO-EWuI8qZ_b4PIw_h43OrEFJ-XRr_KUiUdtoB7VxRjtpvtSqVhXi-Qfgmfl0Zj_pFwboPCzEdQDOzw8q0ousbyTeZ1DUziNxjTPPRdicjzz/s1600/2007+11+Chicago+DePaul+%252843%2529.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQvBw3jE3cEtcmr8MJ6BggCUNXONGsMM0rlO-EWuI8qZ_b4PIw_h43OrEFJ-XRr_KUiUdtoB7VxRjtpvtSqVhXi-Qfgmfl0Zj_pFwboPCzEdQDOzw8q0ousbyTeZ1DUziNxjTPPRdicjzz/s400/2007+11+Chicago+DePaul+%252843%2529.JPG" width="400" /></a></div>
<span lang="EN-US" style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><br /></span>
<span lang="EN-US" style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><br /></span>
<span lang="EN-US" style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">It’s time for slogan, like in any campaign for
the new Parliament. Everyone tries to impress the electors with smart claims. I
found this one some days ago: <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span lang="EN-US" style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="color: #cc0000;">“<b>culture
prevents illegality</b>” </span><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US" style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">(or literary “where there is culture there is
no room for illegality).<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US" style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Nice.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US" style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Really?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US" style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">I believe is a total offense to rationality and
a very manipulative position. Do we really believe that culture is the shield
to protect society from misconduct? From bribery? From violence? From
homicides?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US" style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Do we really believe that it’s intellect that
will prevent us from acting criminally? <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US" style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Not in my opinion.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US" style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">It is not knowledge that will make people
honest, it’s wisdom. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US" style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">We have to shape and train spirit, will. And we
have to do this through education. Not through instruction.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US" style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">I believe this is the main pathology that
affects our society nowadays. The belief that changing structures we can change
people, teaching people will make them better. No way.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US" style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">What do you think?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<b style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-large; text-align: center;">Versione italiana</b><br />
<b style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-large; text-align: center;"><br /></b></div>
<div class="MsoNormal">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLoWVClicaduunBOG8uh52-va2MlPYbquowoORXMRAS2MZidCiv711YO7z_Rj6jNZBc2mzb02LtVuDN9RdSWwAcRVgKuzcSRrN2sLgNr-hZC7vUEqldQCgq2o8K9dEZoAORYsLlxx8SQsy/s1600/DSCF4599.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLoWVClicaduunBOG8uh52-va2MlPYbquowoORXMRAS2MZidCiv711YO7z_Rj6jNZBc2mzb02LtVuDN9RdSWwAcRVgKuzcSRrN2sLgNr-hZC7vUEqldQCgq2o8K9dEZoAORYsLlxx8SQsy/s400/DSCF4599.JPG" width="400" /></a></div>
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">È il
momento degli slogan, si sa in campagna elettorale è l’uso. Si cerca di fare
colpo con affermazioni che lascino in segno, che graffino. Che stupiscano.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Ne
ho trovata una che mi ha colpito qualche giorno fa: <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="color: red;">“<b>dove c’è cultura non c’è spazio per
l’illegalità</b>”</span>.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Bello
eh?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Sicuri?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Per
me è una boiata pazzesca, una corazzata Potemkin per dirla alla Fantozzi.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Credo
sia un profonda ferità alla verità,una offesa alla razionalità: una violenta
manipolazione.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Davvero
pensiamo che la cultura sia lo scudo per proteggerci dall’illegalità, dalla
corruzione, dalla violenza, dagli omicidi? <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Crediamo
veramente che sia la ragione, la facoltà intellettiva a tenerci lontano
dall’agire in modo criminale?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">La
penso esattamente al contrario.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Non
è la sapienza che rende l’uomo onesto. E’ la saggezza. E’ l’educazione.
Dobbiamo educare e plasmare lo spirito, la coscienza, la volontà. Questo si fa
con l’educazione, non con l’istruzione.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Temo
che questa sia la peggiore patologia che colpisce oggi il mondo occidentale:
ritenere che cambiare la struttura cambi l’uomo e che la cultura sia la strada
principale per rendere l’uomo etico, semplicemente istruendolo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Non
è così.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 18.0pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">E
voi, che cosa pensate?</span><o:p></o:p></span></div>
<!--EndFragment-->Paolo Pugnihttp://www.blogger.com/profile/04984192431630717986noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5341083552034054042.post-14353078689353141962013-02-07T00:30:00.000+01:002013-02-19T19:50:52.085+01:00La famiglia resta la cosa più importante che abbiamo: intervista a Simona Cerca co-fondatrice di SOS Mamma<!--[if gte mso 9]><xml>
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<!--StartFragment-->
<br />
<div class="MsoNormal">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgL07cOlPPMABRMJiAdGdgd1bID25atKpwL9DpASefjAarVW45X7FwCdmcufWGNCtRUUE-Xk0nWnL54SQR3SPmetAe7qpPj0GfmgeBe7ZL__KY_XRlPKqDZrcLnPege_o4Z3BZcyIWHYRv0/s1600/chefortesito.tiff" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="330" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgL07cOlPPMABRMJiAdGdgd1bID25atKpwL9DpASefjAarVW45X7FwCdmcufWGNCtRUUE-Xk0nWnL54SQR3SPmetAe7qpPj0GfmgeBe7ZL__KY_XRlPKqDZrcLnPege_o4Z3BZcyIWHYRv0/s400/chefortesito.tiff" width="400" /></a></div>
<span style="font-family: TimesNewRomanPSMT; font-size: 22.0pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT; mso-bidi-font-size: 16.0pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<span style="font-family: TimesNewRomanPSMT; font-size: 22.0pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">I post su Facebook fanno compagnia durante la giornata: sono
richieste d’aiuto, a volte commoventi altre… stimolano la perplessità, e sono
lo specchio di un mondo molto particolare: quello di una maternità che sembra
sentirsi abbandonata e che chiede aiuto, con ingenuità che a volte sembra
sommarsi a timore. Sollecitano un aiuto, lo ottengono. </span><br />
<span style="font-family: TimesNewRomanPSMT; font-size: 22.0pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT; mso-bidi-font-size: 16.0pt;"><br /></span>
<span style="font-family: TimesNewRomanPSMT; font-size: 22.0pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">Sono i post di <a href="http://www.facebook.com/pages/SOS-Mamma/162351573775920?fref=ts">SOS
Mamma</a>, una pagina Facebook che vanta oltre 15.000 fan. </span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQcVNkYjs38wBWk24DAhDVgBU4bWnxMJfT079ph14E7A81B775M9BxgozHmGjZEyZCMZ_ZOcnLHCBwIqIcsCDom2AknjA7nKzM-StpUPVtchevducQz52dgXz8q3THQYVDTNST2ZworL90/s1600/simona+cerca.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQcVNkYjs38wBWk24DAhDVgBU4bWnxMJfT079ph14E7A81B775M9BxgozHmGjZEyZCMZ_ZOcnLHCBwIqIcsCDom2AknjA7nKzM-StpUPVtchevducQz52dgXz8q3THQYVDTNST2ZworL90/s320/simona+cerca.jpg" width="272" /></a></div>
<span style="font-family: TimesNewRomanPSMT; font-size: 22.0pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT; mso-bidi-font-size: 16.0pt;"><br /></span>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiclyooBSsH96A6gRO7WqXjZYWI58yfjsbXe6xdZc8uKHCV41zRszyvJru0HOJxvBdlyL0CdF7Q4vh8t_jQ4F-_aB6Hnn-4Zr4n7AhZs3LVu2T0RTsmw4BUpkEzdv89zBu5iKWavBDXNvN4/s1600/francescanordsiek.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiclyooBSsH96A6gRO7WqXjZYWI58yfjsbXe6xdZc8uKHCV41zRszyvJru0HOJxvBdlyL0CdF7Q4vh8t_jQ4F-_aB6Hnn-4Zr4n7AhZs3LVu2T0RTsmw4BUpkEzdv89zBu5iKWavBDXNvN4/s1600/francescanordsiek.jpg" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpXC3MWtSGJZ_bYhpG6ofJ8aZOs6bEqbu-ZdGCDdiQ3t7tjs_PFB12MP-oFf4zhK7yB7ApT3re4yWYO2WibmrdDYcZPFxqylE_5rmMGinu1I3fOPtQHeMJPORwKWOXIFtAbkSgGfW4iDDO/s1600/sabrina+barbieri.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpXC3MWtSGJZ_bYhpG6ofJ8aZOs6bEqbu-ZdGCDdiQ3t7tjs_PFB12MP-oFf4zhK7yB7ApT3re4yWYO2WibmrdDYcZPFxqylE_5rmMGinu1I3fOPtQHeMJPORwKWOXIFtAbkSgGfW4iDDO/s200/sabrina+barbieri.jpg" width="200" /></a><span style="font-family: TimesNewRomanPSMT; font-size: 22.0pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT; mso-bidi-font-size: 16.0pt;"><br />Per vedere che cosa c’è dietro questo successo e
questa volontà di aiutare abbiamo intervistato <b>Simona Cerca (foto in alto)</b>, che insieme a <b>Sabrina Barbieri (a sinistra) e Francesca Nordsiek (a destra)</b> ha dato vita al portale <i><a href="http://www.cheforte.it/">Che Forte</a>, </i>gestito insieme ad un <a href="http://www.cheforte.it/collaboratori/chi-siamo.html" target="_blank">attivissimo team di collaboratori e collaboratrici</a> (che trovate qui descritti in dettaglio). Il portale è la… “mamma” della pagina su
Facebook e un vero concentrato di quello che serve per la quotidianità in
famiglia.<o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: TimesNewRomanPSMT; font-size: 22.0pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT; mso-bidi-font-size: 16.0pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<i><span style="font-family: TimesNewRomanPSMT; font-size: 22.0pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">Come è nato il
portale <a href="http://www.cheforte.it/">Che Forte</a>?<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: TimesNewRomanPSMT; font-size: 22.0pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">È nato dalla constatazione che in rete esistevano moltissimi
siti per mamme, ma tutti o quasi, riferiti ai primissimi anni di vita dei
bambini. Si parlava quasi esclusivamente di pappe, pannolini, coliche,
allattamento… Così, insieme a due amiche mamme giornaliste, abbiamo pensato di
creare qualcosa che si occupasse anche della formazione dei nostri figli. Un
sito rivolto ai genitori di bambini più grandi, fino ai 13 anni. Rivolto ai
genitori (<a href="http://www.cheforte.it/sos-psicologia/">penso a tutta l’area
Sos psicologia</a>), ma nello stesso tempo anche ai figli, che possono navigare
all’interno di Che Forte! insieme a mamma e papà e in Mondo Bambino trovare
articoli a loro misura. Parliamo di musica, storia, scienze, ambiente, arte,
per esempio. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: TimesNewRomanPSMT; font-size: 22.0pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">Ma si tratta anche di un vero e proprio album per conservare
per sempre i lavori dei nostri piccoli artisti (disegni, foto, invenzioni) e
per osservarne l'evoluzione nei diversi momenti della vita. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: TimesNewRomanPSMT; font-size: 22.0pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">Oggi Che Forte! <b>è
anche uno spazio interattivo</b> dove trovare e dare suggerimenti,
informazioni, consigli, notizie, servizi e consulenze per stimolare la
formazione scientifica, artistica, sportiva, musicale e perché no?, anche
sociale e ambientale dei bimbi. Numerose le interviste a personaggi di successo
che hanno condiviso lo spirito di Che Forte! e che raccontano la loro
esperienza di crescita e come hanno raggiunto risultati eccezionali. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-family: TimesNewRomanPSMT; font-size: 22.0pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">Qual è lo scopo del
mondo Che Forte! ? <o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: TimesNewRomanPSMT; font-size: 22.0pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">Si tratta di un sito molto legato alla nostra
contemporaneità in cui mancanza di tempo ed eccesso di stimoli rendono sempre
più difficile a noi genitori osservare la crescita dei figli e orientarci nelle
scelte educative. Ci piace l’idea
di condividere e fornire strumenti a genitori e figli per crescere insieme
divertendosi. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: -10.9pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 11.0pt 36.0pt; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-family: TimesNewRomanPSMT; font-size: 22.0pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">Che immagine vi siete
fatti della famiglia in Italia attraverso il vostro osservatorio: di che cosa
ha paura? Quali sono le sue preoccupazioni?<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: TimesNewRomanPSMT; font-size: 22.0pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">Non esiste più una famiglia, esistono molteplici forme di
famiglie. Direi che questo è il dato più rilevante. Tantissime famiglie
allargate, tante mamme single, tante coppie separate o divorziate. Naturalmente
anche tante famiglie “tradizionali”. Per tutti, le preoccupazioni più forti
sono inevitabilmente quelle economiche. Quante mamme ci confessano di
desiderare altri figli, ma di non poterseli permettere o di non avere il
coraggio di metterli in cantiere per il timore di non farcela un domani.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: -10.9pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 11.0pt 36.0pt; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-family: TimesNewRomanPSMT; font-size: 22.0pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">Che cosa cerca la
famiglia italiana oggi?<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: TimesNewRomanPSMT; font-size: 22.0pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">Aiuti concreti, sostegni nella cura dei figli e degli
anziani. Tempo da dedicare a chi si ama.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-family: TimesNewRomanPSMT; font-size: 22.0pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">Quali sono i
principali errori che vedete compiere alle famiglie? E cosa fare per evitarli? <o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: TimesNewRomanPSMT; font-size: 22.0pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">Più che di errori delle famiglie, vorrei parlare di troppi
padri che ancora delegano totalmente alle madri i compiti di cura familiare. In
troppe famiglie regna una rigida divisione dei ruoli che porta le madri, oberate tra impegni di lavoro e di
famiglia, all’esasperazione. Molte sono incapaci di pretendere collaborazione.
Spetta ovviamente a noi mamme il compito di crescere figli maschi con una
visione più moderna dei ruoli all’interno della famiglia. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: -18.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 11.0pt 36.0pt; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjz5LSPbEG8qISQ6513UEx5O8OO3q_eK5eWnpyrBe_Rhef_qhhRgsvVX05UAR9NhGlWv1x6RcnBAc5nLPzmFZtFZ_9kqbL7gjEZOhdPs-MDL5M74tF7rgl6eARrVTKhuz0sO9ON8kfWeXRU/s1600/sosmammafb.tiff" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjz5LSPbEG8qISQ6513UEx5O8OO3q_eK5eWnpyrBe_Rhef_qhhRgsvVX05UAR9NhGlWv1x6RcnBAc5nLPzmFZtFZ_9kqbL7gjEZOhdPs-MDL5M74tF7rgl6eARrVTKhuz0sO9ON8kfWeXRU/s400/sosmammafb.tiff" width="355" /></a></div>
<i><span style="font-family: TimesNewRomanPSMT; font-size: 22.0pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">In che modo la rete
può essere d'aiuto alle famiglie?<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: TimesNewRomanPSMT; font-size: 22.0pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">La rete è uno straordinario dispensatore di informazioni,
servizi, contatti. Uno straordinario luogo di condivisione di problemi e di
soluzioni. Il nostro sito ne è un esempio, la nostra pagina <a href="http://www.facebook.com/pages/SOS-Mamma/162351573775920?fref=ts">Facebook
(S.O.S. Mamma</a>) lo è ancora di più. Abbiamo 15 mila mamme e papà che ogni
giorno di confrontano sui temi più vari. Siamo orgogliose di dire che <a href="http://www.facebook.com/pages/SOS-Mamma/162351573775920?fref=ts">S.O.S
Mamma</a> è stata la prima pagina di auto-aiuto creata su Facebook, un’idea
copiata poi da tantissime altre pagine. Ed è stato aperto un <a href="http://www.linkedin.com/groups?gid=4359848&trk=hb_side_g">gruppo
anche su Linkedin</a> per dare consigli familiare anche in uno spazio che è
prevalentemente professionale.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-family: TimesNewRomanPSMT; font-size: 22.0pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">Spesso sulla vostra
pagina Facebook vengono postate le
richieste più disparate: come interpretate questa necessità di chieder aiuto
alla rete su argomenti che una volta venivano gestiti in casa, o con le amiche
più esperte?<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: TimesNewRomanPSMT; font-size: 22.0pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">Credo sia innanzitutto una conseguenza della solitudine in
cui si trovano molte mamme, magari lontane per motivi di lavoro dalla famiglia
di origine e dalle amicizia di una vita. Però c’è dell’altro. C’è
l’insicurezza, c’è l’ansia che genera il bisogno di avere non un paio di
pareri, ma decine e decine di pareri, accolti anche se dati da persone
sconosciute. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-family: TimesNewRomanPSMT; font-size: 22.0pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">Quali sono le
fragilità e i punti di forza della famiglia oggi? <o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: TimesNewRomanPSMT; font-size: 22.0pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">Il punto di maggiore fragilità penso sia il fatto che la
vita fuori dalla famiglia si è così complicata che spesso restano poche energie
da dedicare ai nostri cari. Il punto di forza è la percezione che, <b>nonostante tutto, la famiglia resta ciò che
di più importante abbiamo</b>.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-family: TimesNewRomanPSMT; font-size: 22.0pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">Oggi spopolano i blog
delle mamme: alcuni sono divertenti, alcuni utili, molto autoreferenziali: che
cosa ne pensate? <o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: TimesNewRomanPSMT; font-size: 22.0pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">Sono un modo come un altro di fare rete tra donne. Anche noi
di Che Forte! <a href="http://www.cheforte.it/blog/categories.html">abbiamo
riservato uno spazio ai blog delle mamme</a>. Vediamo che sono molto seguiti.
La new entry è Mariapaola Ramaglia con il suo blog <i><a href="http://www.cheforte.it/blog/blogger/mariapaola.html">Una mamma
educatrice</a></i>, in cui dà consigli sia come mamma sia come educatrice. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-family: TimesNewRomanPSMT; font-size: 22.0pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">In rete, in siti come
il vostro, sono presenti ed agiscono quasi esclusivamente le mamme: un altro
segnale dell'assenza dei padri dall'educazione e dalla famiglia?<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: TimesNewRomanPSMT; font-size: 22.0pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">Direi di sì… quando arrivano dei papà ci brillano gli occhi!<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-family: TimesNewRomanPSMT; font-size: 22.0pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">Potrebbe dare 3
consigli alle famiglie per essere "felici"?<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: TimesNewRomanPSMT; font-size: 22.0pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">Esiste una domanda di riserva? Questa è troppo difficile. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<b><i><span style="font-family: TimesNewRomanPSMT; font-size: 22.0pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">Beh allora a questa domanda ci rispondiamo da soli:<o:p></o:p></span></i></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 54.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-list: l0 level1 lfo1; mso-pagination: none; tab-stops: 11.0pt 36.0pt; text-autospace: none; text-indent: -36.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><b><i><span style="font-family: TimesNewRomanPSMT; font-size: 22.0pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT; mso-bidi-font-size: 16.0pt; mso-fareast-font-family: TimesNewRomanPSMT;">a)<span style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 7pt; font-style: normal; font-weight: normal;">
</span></span></i></b><!--[endif]--><b><i><span style="font-family: TimesNewRomanPSMT; font-size: 22.0pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">continuate
a leggere questo blog che appunto si chiama Famiglie Felici<o:p></o:p></span></i></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 54.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-list: l0 level1 lfo1; mso-pagination: none; tab-stops: 11.0pt 36.0pt; text-autospace: none; text-indent: -36.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><b><i><span style="font-family: TimesNewRomanPSMT; font-size: 22.0pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT; mso-bidi-font-size: 16.0pt; mso-fareast-font-family: TimesNewRomanPSMT;">b)<span style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 7pt; font-style: normal; font-weight: normal;">
</span></span></i></b><!--[endif]--><b><i><span style="font-family: TimesNewRomanPSMT; font-size: 22.0pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">aiutateci
e aiutatevi con commenti e considerazioni che arricchiscono tutti<o:p></o:p></span></i></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 54.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-list: l0 level1 lfo1; mso-pagination: none; tab-stops: 11.0pt 36.0pt; text-autospace: none; text-indent: -36.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><b><i><span style="font-family: TimesNewRomanPSMT; font-size: 22.0pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT; mso-bidi-font-size: 16.0pt; mso-fareast-font-family: TimesNewRomanPSMT;">c)<span style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 7pt; font-style: normal; font-weight: normal;">
</span></span></i></b><!--[endif]--><b><i><span style="font-family: TimesNewRomanPSMT; font-size: 22.0pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">suggeriteci
argomenti che volete vedere trattati, o persone che volete che intervistiamo<o:p></o:p></span></i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNormal">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<b><i><span style="font-family: TimesNewRomanPSMT; font-size: 22.0pt; mso-bidi-font-family: TimesNewRomanPSMT; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">Non sono tre consigli alle famiglie per essere felici? Però sono
consigli a “famiglie felici” per essere migliori….!<o:p></o:p></span></i></b></div>
<!--EndFragment-->Paolo Pugnihttp://www.blogger.com/profile/04984192431630717986noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5341083552034054042.post-85246803147768456942013-02-04T20:54:00.000+01:002013-02-19T19:51:05.895+01:00The abolition of education - La guerra tra famiglia e scuola<!--[if gte mso 9]><xml>
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<!--StartFragment-->
<br />
<div class="MsoNormal">
<br />
<div>
<span lang="EN-US"><b style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-large; text-align: center;">To reach the Italian version: scroll down - </b></span></div>
<div>
<span lang="EN-US"><b style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-large; text-align: center;">La versione italiana del post si trova qui sotto: scorrere in basso per trovarla grazie</b></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLIXKWb3IdFCf7bywCaLjT9SRlq05RKRI4NK5XuF4cxj-JHMuBlFnbGXkOzbTqQTfhSGZGQoDRa79prpcIeAZx4ipcM0K1sp7F27bBJhyphenhyphen8TxybndDH2CJTGrFI-vM412y24Q__DP5dX60O/s1600/DSCF4704.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLIXKWb3IdFCf7bywCaLjT9SRlq05RKRI4NK5XuF4cxj-JHMuBlFnbGXkOzbTqQTfhSGZGQoDRa79prpcIeAZx4ipcM0K1sp7F27bBJhyphenhyphen8TxybndDH2CJTGrFI-vM412y24Q__DP5dX60O/s400/DSCF4704.JPG" width="400" /></a></div>
<span lang="EN-US"><b style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-large; text-align: center;"><br /></b></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 16.0pt; mso-ansi-language: EN-US; mso-fareast-language: IT;">Which is the role of the
school in the education plan? Does the school have a role to play? How could
families and teachers find a common path for the good of the children?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 16.0pt; mso-ansi-language: EN-US; mso-fareast-language: IT;">This seems to be the main
problem of the school system in Italy, maybe in Europe too: and the behavior of
teachers with the pupils is often a good incentive to fights. Parents accuse
teachers to oppress their kids, teachers blame families to prevent them from
doing their job. <a href="http://www.corriere.it/cronache/13_febbraio_02/genitori-sindacalisti-figli_a671ad3e-6d00-11e2-8cda-116f437864e3.shtml">This
article is a good sample</a> of the battle firing up <i>il bel paese</i>. Who is wrong?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 16.0pt; mso-ansi-language: EN-US; mso-fareast-language: IT;">Not my job to find out. But to
suggest some reasoning about the core problem which caused the war.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 16.0pt; mso-ansi-language: EN-US; mso-fareast-language: IT;">What is education? Which is
its goal? Could a school just teach or inevitably it also educate, or
manipulate, souls?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 16.0pt; mso-ansi-language: EN-US; mso-fareast-language: IT;">The answers comes far behind:
you can read it in the wise and sharp pamphlet written by C.S.Lewis </span><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 16.0pt; mso-fareast-language: IT;"><a href="https://thepathtolight.com/uploads/C.s.Lewis-The_Abolition_Of_Man.pdf">The
abolition of man</a></span><span lang="EN-US" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 16.0pt; mso-ansi-language: EN-US; mso-fareast-language: IT;"> Professor,
writer, philopsopher, Tolkien’s friend point out very penetratingly the aim of
education </span><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 16.0pt; mso-fareast-language: IT;">“</span><span lang="EN-US" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 16.0pt; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-fareast-language: IT;">Aristotle says that the aim of education is to make
the pupil like and dislike what he ought.</span><span lang="EN-US" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 16.0pt; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-size: 7.0pt; mso-fareast-language: IT;"> </span><span lang="EN-US" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 16.0pt; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-fareast-language: IT;">When the age for reflective
thought comes, the pupil who has been thus trained in 'ordinate affections' or
'just sentiments' will easily find the first principles in Ethics; but to the
corrupt man they will never be visible at all and he can make no progress in
that science</span><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 16.0pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-fareast-language: IT;">”. </span><span lang="EN-US" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 16.0pt; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-fareast-language: IT;">And he also clarifies</span><span lang="EN-US" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 16.0pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-fareast-language: IT;"> </span><span lang="EN-US" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 16.0pt; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-fareast-language: IT;">that any teacher does not just “instruct” his/her
class but (s)he also inspire therefore shape the conscience and the principles
of her/his pupils. Therefore no school can be considered neutral, and this is
the main reason why parents should make a careful choice of the school for
their kids.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 16.0pt; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-fareast-language: IT;">The problem in Italy is amplified by the fact that parents seems to have
lost the true meaning of education, the one stated by C.S.Lewis, and the way to
do it: which is not preparing a path for their own kids, but preparing their
children for the path, for any path, for the path they will chose for
themselves and by themselves.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 16.0pt; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-fareast-language: IT;">What’s happening around the world? What are your feeling about?</span><span lang="EN-US" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 16.0pt; mso-ansi-language: EN-US; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 16.0pt; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-fareast-language: IT;"><br /></span>
<span lang="EN-US" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 16.0pt; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-fareast-language: IT;"><br /></span>
<span lang="EN-US" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 16.0pt; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-fareast-language: IT;"><b style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-large; text-align: center;">Versione italiana</b></span><br />
<span lang="EN-US" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 16.0pt; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-fareast-language: IT;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdKK7xyB1a79naHkkx1bENWPHNjV3mWrAwbyry7EDFHTAj8cvQ5kdYsrdAv84z30U98lksQf0aad3SJaEWoqDceZ8LqnoR0_O0kGVcBQm0WUoFWMzMU9LSJ2ggvRTdoOg418YB4qXcD5mS/s1600/DSCF2755.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdKK7xyB1a79naHkkx1bENWPHNjV3mWrAwbyry7EDFHTAj8cvQ5kdYsrdAv84z30U98lksQf0aad3SJaEWoqDceZ8LqnoR0_O0kGVcBQm0WUoFWMzMU9LSJ2ggvRTdoOg418YB4qXcD5mS/s400/DSCF2755.JPG" width="400" /></a></div>
<span lang="EN-US" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 16.0pt; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-fareast-language: IT;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 16.0pt; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-fareast-language: IT;"></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Times; font-size: medium;">
<span style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16pt;">E’ interessante riflettere <a href="http://www.corriere.it/cronache/13_febbraio_02/genitori-sindacalisti-figli_a671ad3e-6d00-11e2-8cda-116f437864e3.shtml">sull’articolo apparso di recente sul Corriere della Sera</a>, l’ennesimo che contrappone genitori ad insegnanti e che ha scatenato battaglie infuocate sul web tra coloro che sostengono a spada tratta i docenti, o che prendono posizione per i genitori, senza dimenticare quelli che intervengono per dire. “da me è diverso” o anzi per meglio dire “io sono diverso” nel senso ovviamente di migliore, qualche che sia il ruolo ricoperto.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Times; font-size: medium;">
<span style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16pt;">Non mi interessa tanto discutere di chi abbia ragione o se ci sia qualcuno che non ce l’ha, quanto di esaminare il problema che sta alla radice di questa questione e vale a dire: che senso ha l’educazione e chi la deve orientare.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Times; font-size: medium;">
<span style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16pt;">Perché questo è il punto chiave: a che cosa serve educare? Che cosa vuol dire? E che ruolo ha la scuola in tutto questo? Questa vicenda è chiave perché oggi è saltata l’alleanza scuola-famiglia e le aberrazioni descritte nell’articolo citato come in molti altri ne sono la diretta conseguenza.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Times; font-size: medium;">
<span style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16pt;">Nel <a href="https://soundcloud.com/paolo-pugni/mariolina-migliarese">suo intervento</a>, che ha avuto luogo durante l’Open Day delle scuole Faes di Milano in novembre, la neuropsichiatra dell’età infantile ed evolutiva Mariolina Migliarese, <a href="https://soundcloud.com/paolo-pugni/2012-11-17-mariolina">ha chiesto ai suoi ascoltatori se preferiscono una scuola che si limiti ad insegnare o una che anche educhi</a>.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Times; font-size: medium;">
<span style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16pt;">Domanda provocatoria da un certo punto di vista. Oggi si presume che la scuola abbia come solo compito quello di trasmettere del sapere. Il che è falso. Non è possibile trasmettere solo nozioni senza influenzare sempre gli alunni con una visione personale. Lo spiega benissimo C.S.Lewis, filosofo e scrittore autore del famoso ciclo di Narnia e membro degli Inklings, nel suo bel libro <a href="https://thepathtolight.com/uploads/C.s.Lewis-The_Abolition_Of_Man.pdf">The abolition of man</a> introvabile nella sua versione italiana (<a href="http://en.wikipedia.org/wiki/The_Abolition_of_Man">qui trovate la sua descrizione</a>, qui <a href="http://www.goodreads.com/work/quotes/14823978-the-abolition-of-man?auto_login_attempted=true">qualche citazione</a> e un qui <a href="http://www.lewisiana.nl/abolsum/index.htm">un riassunto</a> – nel link precedente, quello del titolo, trovate la versione integrale del pamphlet in versione pdf) dove con una serie di esempi spiega come l’educazione stia corrompendo l’uomo privandolo della sua capacità di conoscere il bene, il bello e il vero. Se si considera che il testo è del 1943 possiamo comprendere l’attualità del saggio, la medesima di quei libri che parlano della verità sull’uomo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Times; font-size: medium; margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16pt;">C.S.Lewis ci spiega anche nel medesimo saggio che cosa sia l’educazione e il suo scopo: “</span><span lang="EN-US" style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16pt;">Aristotle says that the aim of education is to make the pupil like and dislike what he ought.</span><span lang="EN-US" style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16pt;"> </span><span lang="EN-US" style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16pt;">When the age for reflective thought comes, the pupil who has been thus trained in 'ordinate affections' or 'just sentiments' will easily find the first principles in Ethics; but to the corrupt man they will never be visible at all and he can make no progress in that science</span><span style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16pt;">” (<i>Aristotele dice che lo scopo dell’educazione è far comprendere al fanciullo ciò che deve apprezzare e cosa rifiutare. Quanto arriverà l’età della ragione il ragazzo che è stato educato secondo una ordinata comprensione delle cose o secondo "un sentimento ordinato" facilmente scoprirà i primi principi dell'etica, ma per l'uomo corrotto questi non saranno mai visibili e non riuscirà mai a progredire in questa scienza) <o:p></o:p></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Times; font-size: medium;">
<span style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16pt;">Se mettiamo insieme le due cose ci rendiamo conto di quale sia il vero problema del conflitto in atto tra genitori e professori e ne scorgiamo anche la vera radice. Vale a dire l’esaltazione dell’io, anzi dell’ego.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Times; font-size: medium;">
<span style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16pt;">Ma torniamo al punto: per riscoprire non dico la sintonia, ma addirittura la sinergia, famiglia e scuola devono accordarsi sul senso dell’educazione e sui ruoli che tocca ad ognuno di loro, per raggiungere il medesimo scopo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Times; font-size: medium;">
<span style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16pt;">E devono soprattutto ricordarsi, soprattutto i genitori, che educare non significa dire sempre di sì e spianare tutte le strade. Semmai esattamente il contrario: preparare i figli per il cammino.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Times; font-size: medium;">
<span style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16pt;">Ecco perché personalmente abbiamo scelto <a href="http://www.faesmilano.it/" target="_blank">le scuole Faes</a>.</span></div>
<br />
<!--EndFragment-->Paolo Pugnihttp://www.blogger.com/profile/04984192431630717986noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5341083552034054042.post-22075019062536822422013-01-27T11:01:00.001+01:002013-02-04T20:51:48.154+01:00The authenticity of the shopping list - L'eticità della lista della spesa<!--[if gte mso 9]><xml>
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</div>
<div class="MsoNormal">
<br />
<div>
<span lang="EN-US"><b style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-large; text-align: center;">To reach the Italian version: scroll down - </b></span></div>
<div>
<span lang="EN-US"><b style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-large; text-align: center;">La versione italiana del post si trova qui sotto: scorrere in basso per trovarla grazie</b></span></div>
<br />
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span lang="EN-US"><br /></span></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRBFGZIWv4KxTLX0lF4a-e7ExU2gNPxhjljZ2dNTRAxBX03V0IbIdeW1Io-mAqwbejgXcUB1PP0NMI0OPwhiIKw3SVXo-1mFVjhODWQYHiJZgOf2YYOvLOo7trAQ_nGjcAKiorfT9d6BGp/s1600/zucche+2.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRBFGZIWv4KxTLX0lF4a-e7ExU2gNPxhjljZ2dNTRAxBX03V0IbIdeW1Io-mAqwbejgXcUB1PP0NMI0OPwhiIKw3SVXo-1mFVjhODWQYHiJZgOf2YYOvLOo7trAQ_nGjcAKiorfT9d6BGp/s400/zucche+2.JPG" width="400" /></a></div>
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span lang="EN-US"><br /></span></span>
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span lang="EN-US"><br /></span></span>
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span lang="EN-US">Is there
some ethics in a shopping list? Or this is just a joke, a surprising title to
raise your attention but in the end leaving you with a bitter taste and nothing
in your hands? Not really. This article –if you understand Italian you can read
it here- written by </span><a href="http://www.blogger.com/Errico%20Buonanno">Errico Buonanno</a><span lang="EN-US"> points out the ethic relevance of
writing down a shopping list and sticking to it when visiting a mart or a mall.
To avoid that apparently free of consequence move that push you to take
something you do not really need from the shelf and drop it in your cart just
because you felt in love with the package or you have been overwhelmed by the
desire to possess it.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US"><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">The
suggestion the author gives us is to stop and sit down and check what we really
need, so to fill a detailed shopping list –by writing it down or using a smart
app like <a href="http://buymeapie.com/" target="_blank">Buy me a pi</a>e for instance- just of what you really need. That seems to
be a good hint to re-discover the important of thinking and avoid acting
impulsively: and we all know how is nowadays critical to base our decision on a
rational analysis instead of on emotional or instinctive passions. <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US"><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">So this
simple clue is actually a strong suggestion to get back to virtues as
fundaments of our life.<o:p></o:p></span></span></div>
<!--EndFragment--><br />
<div style="background: white; line-height: 14.0pt; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: 12pt;"><br /></span></span></div>
<div style="background: white; line-height: 14.0pt; vertical-align: baseline;">
<div style="text-align: right;">
<span style="color: red; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-large;"><b>Versione Italiana</b></span></div>
</div>
<div style="background: white; line-height: 14.0pt; vertical-align: baseline;">
<div style="text-align: right;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: 12pt;"><br /></span></span></div>
</div>
<div style="background: white; line-height: 14.0pt; vertical-align: baseline;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicWoyglNJjG_vhTMgXrlqj8wQaABmrpJtzc4IMqezWQv7p7fIGqbz8M5gwsGUzLC8E4BlQl39nXS6LlXvnetTKloH9lqRHzpXF6unPC5yMzmKCeKlsxLTcZ5TVRYI3VviGDQagbrkiAlnZ/s1600/DSCF6001.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicWoyglNJjG_vhTMgXrlqj8wQaABmrpJtzc4IMqezWQv7p7fIGqbz8M5gwsGUzLC8E4BlQl39nXS6LlXvnetTKloH9lqRHzpXF6unPC5yMzmKCeKlsxLTcZ5TVRYI3VviGDQagbrkiAlnZ/s320/DSCF6001.JPG" width="240" /></a></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: 12pt;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: 12pt;"><br /></span></span>
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<br />
<div style="background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; line-height: 14pt; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">L’eticità
della lista della spesa: sembra una sciocchezza, lo so. Una di quelle
affermazioni che sono fatte per stupire ma che sono prive di succo, che
lasciano senza soddisfazione. E invece no. In <a href="http://27esimaora.corriere.it/articolo/al-super-con-la-listala-spesa-ragionata-ci-costringea-diventare-adulti/"><span style="color: windowtext;">questo articolo</span></a> di <a href="http://www.blogger.com/Errico%20Buonanno"><span style="color: windowtext;">Errico Buonanno</span></a>,
(<a href="https://twitter.com/ErricoBuonanno"><span style="color: windowtext;">@ErricoBuonanno</span></a>)
apparso sul blog <a href="http://27esimaora.corriere.it/"><span style="color: windowtext;">27esimaora</span></a> del CorSera, dove spesso si
trovano interessanti spunti, mette in luce come la lista della spesa, che sia
ancora redatta in forma cartacea o grazie a nuove spettacolari app come ad
esempio <a href="http://buymeapie.com/">Buy me a pie</a>, che noi usiamo a
casa, ha una forte valenza etica. Perché ci costringe a riflettere sul concetto
di bisogno, e ci aiuta a fermarci un attimo prima di farci cogliere da quel
gesto che senza apparenti conseguenze aggrava l’animo nostro con consumismo e
voracità: prendere dallo scaffale un bene di cui non abbiamo necessità e
deporlo nel carrello solo perché ci attira e stuzzica. Ecco che cosa scrive
l’autore a quetso proposito: “</span><strong><i><span style="border: none windowtext 1.0pt; font-family: Arial; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-size: 9.5pt; mso-bidi-font-weight: bold; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">La spesa ci parla di noi</span></i></strong><span class="apple-converted-space"><i><span style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-size: 9.5pt;"> </span></i></span><i><span style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-size: 9.5pt;">e, senza paura di strafare, possiamo dire che i consumi
rappresentano forse un consumo più alto: quello dei giorni, il nostro rapporto
con la vita e il futuro. Perché la lista è molto pratica, ma ha un unico scopo,
da sempre, di qualsiasi tipo essa sia:<span class="apple-converted-space"> </span><strong><span style="border: 1pt none windowtext; padding: 0cm;">contenere e racchiudere, ovvero
combattere l’infinità dell’universo, dei desideri e delle voglie dell’uomo.</span></strong><o:p></o:p></span></i></div>
<div style="background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; line-height: 14pt; vertical-align: baseline;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-size: 9.5pt;">Scopo contrario a quello del supermercato, cioè, come
sa bene chiunque frequenti questo<span class="apple-converted-space"> </span><strong><span style="border: 1pt none windowtext; padding: 0cm;">tempio moderno dell’incontenibilità e
della voglia</span></strong></span></i><strong><span style="border: none windowtext 1.0pt; font-family: Arial; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-size: 9.5pt; mso-bidi-font-weight: bold; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;">”.</span></strong><span style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-size: 9.5pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">A voler guardare bene questo articolo quindi, si tratta di
un pezzo che esalta le virtù, sobrietà e non solo, per ridare alla vita un
senso che si fa profondo, che parte dal ragionamento (e quanto ce ne sia
bisogno di recuperare l’importanza di non essere spontanei, immediati, ma
riflessivi e consapevoli lo sappiamo tutti) e che mette tutto al vaglio di
valori sui quali costruire la vita. I miei li trovate qui ad esempio.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Arial; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><br /></span></div>
<b><span style="font-family: Arial; font-size: 16.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: Cambria; mso-fareast-language: EN-US;">E voi che cosa ne pensate?</span></b><!--EndFragment-->
</div>
<!--EndFragment-->Paolo Pugnihttp://www.blogger.com/profile/04984192431630717986noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5341083552034054042.post-64630961704424176502013-01-09T04:23:00.000+01:002013-01-27T11:01:13.198+01:00Di mamme e sonno - Sleep awakeing problems<!--[if gte mso 9]><xml>
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<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: start;">
<span lang="EN-US"><b style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-large; text-align: center;">To reach the Italian version: scroll down - </b></span></div>
<div style="text-align: start;">
<span lang="EN-US"><b style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-large; text-align: center;">La versione italiana del post si trova qui sotto: scorrere in basso per trovarla grazie</b></span></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQvBw3jE3cEtcmr8MJ6BggCUNXONGsMM0rlO-EWuI8qZ_b4PIw_h43OrEFJ-XRr_KUiUdtoB7VxRjtpvtSqVhXi-Qfgmfl0Zj_pFwboPCzEdQDOzw8q0ousbyTeZ1DUziNxjTPPRdicjzz/s1600/2007+11+Chicago+DePaul+%252843%2529.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQvBw3jE3cEtcmr8MJ6BggCUNXONGsMM0rlO-EWuI8qZ_b4PIw_h43OrEFJ-XRr_KUiUdtoB7VxRjtpvtSqVhXi-Qfgmfl0Zj_pFwboPCzEdQDOzw8q0ousbyTeZ1DUziNxjTPPRdicjzz/s320/2007+11+Chicago+DePaul+%252843%2529.JPG" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><span lang="EN-US"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><span lang="EN-US">If the baby wakes up during the
night better leave them on their own than run to help them. This seems to the
be astonishing conclusion of an <a href="http://psycnet.apa.org/?&fa=main.doiLanding&doi=10.1037/a0027680">analytic
study</a> conducted by a team of psychologists of the Temple University
published by the Developmental Psychology Review. The article explains that “</span><i><span lang="EN-US">reported sleep awakenings were
associated with difficult temperament measured at</span></i><span lang="EN-US"> <i>6 months, breastfeeding, infant illness,
maternal depression, and greater maternal sensitivity</i>”. In other
words, if you do not have reasonable causes –the baby is ill- to run after your
kid screaming in the night, just let him alone and wait for him/her fall asleep
again. The more you are anxious the more the baby will fill the anxiety and the
more she/he will awake at night.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><span lang="EN-US">Now, what is the problem? This fact was well known by our grandparents and
from them upstream. Why have we lost the common sense about parenting? What
should we do to learn it again? Do we need team of psychiatrist to tell us what
our grandma could tell us? </span><span lang="EN-US"><o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIBnjLSRon8tYs5BvNDOKJ2nYq8sZGqm6z9XHo13DTxDaTP85ETSj4t8jPpT-8Texl-f6hgE-_StHrlNo4nsZjHN-H1QM_VgkGn-zJNdKWb5zr1j93pavXEmLY75_RJuQmK-4Oqg4Hw7If/s1600/DSCF3362.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIBnjLSRon8tYs5BvNDOKJ2nYq8sZGqm6z9XHo13DTxDaTP85ETSj4t8jPpT-8Texl-f6hgE-_StHrlNo4nsZjHN-H1QM_VgkGn-zJNdKWb5zr1j93pavXEmLY75_RJuQmK-4Oqg4Hw7If/s320/DSCF3362.JPG" width="240" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<br />
<b style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-large; text-align: center;">La versione italiana </b><br />
<br />
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Il Corriere pubblica con molta enfasi <a href="http://www.corriere.it/salute/pediatria/13_gennaio_04/bambini-risvegli-notturni_401787ce-55b9-11e2-8f89-e98d49fa0bf1.shtml">la
notizia che un team di ricercatori della Temple University</a> è giunto alla
conclusione che un bimbo che si sveglia di notte va lasciato riaddormentare da
solo. <a href="http://psycnet.apa.org/?&fa=main.doiLanding&doi=10.1037/a0027680">Nello
studio originale</a> si segnala che i risvegli ripetuti nel corso della notte
sono dovuti sostanzialmente a due grandi cause: malattia del neonato o ansietà
della madre. In altre parole: mamme state più calme e il bambino non si
sveglierà di notte.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Ora ciò che colpisce di questa notizia non è il fatto in sé,
che forse potrebbe essere
sconosciuto alle generazioni di giovani genitori di oggi, ma che i nostri nonni
e da lì a scendere nei secoli era cosa ben nota, ma che per diffondere questo che
altro non è se semplice buon senso ci si debba mettere un team di psicologi
universitari dopo una accurata analisi su un campione selezionato di
situazioni.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Bastava chiedere alla nonna.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Colpisce dunque il fatto che abbiamo perso la conoscenza del
senso comune, delle piccole cose relative all’educazione che si respirano in
ogni casa. Come possiamo riappropriarci di questa genitorialità di base?
Abbiamo davvero bisogno che siano gli psicologi a insegnarci ex-catedra quello
che potrebbe spiegarci la nonna? </span></div>
<!--EndFragment-->Paolo Pugnihttp://www.blogger.com/profile/04984192431630717986noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5341083552034054042.post-73614146335148750992013-01-07T08:01:00.003+01:002013-01-07T08:05:25.238+01:00Educazione e regole: cosa viene prima? - Rules and samples: what is more important?<!--[if gte mso 9]><xml>
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<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: start;">
<span lang="EN-US"><b style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-large; text-align: center;">To reach the Italian version: scroll down - </b></span></div>
<div style="text-align: start;">
<span lang="EN-US"><b style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-large; text-align: center;">La versione italiana del post si trova qui sotto: scorrere in basso per trovarla grazie</b></span><br />
<span lang="EN-US"><b style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-large; text-align: center;"><br /></b></span></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvtO24P4jSmYQQMsWPTG_BBKuYiitBqyT99wcjotoQQyqBueh_u8xcM_AcEv3HskqP-_FK0Cz2JFdO3jX3iGyLKUeklRT8JTssXpsbJXGdyZTKNwX-mnKSpxDg_V91v8m3h3QyxedNDDRb/s1600/DSCF4304.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvtO24P4jSmYQQMsWPTG_BBKuYiitBqyT99wcjotoQQyqBueh_u8xcM_AcEv3HskqP-_FK0Cz2JFdO3jX3iGyLKUeklRT8JTssXpsbJXGdyZTKNwX-mnKSpxDg_V91v8m3h3QyxedNDDRb/s400/DSCF4304.JPG" width="400" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Janell
Burley Hofman posted on <a href="http://www.janellburleyhofmann.com/gregorys-iphone-contract/">her blog
the code that she shared</a> with her 13<sup>th</sup> years old kid;. Well
actually it would be better to
define it this way: the instructions that she imposed to her kid. Here what
happened; she gave Gregory a new iPhone for Xmas but with a strict contract about how to use it. <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">It sounded interested
to me and wise and a good way to teach a child how to really use such a
device. <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">So a
retweeted the article and was surprised to get an answer which disputed the
whole stuff claiming that imposing such a code to a kid was just a sign of a
poor education. The gentleman, </span></span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">@arturo_caissut,</span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> pointed out that it is unworthy to ask a child
to abstain from downloading porn
stuff . The gentleman said that you cannot order a guy such a thing, you have
to teach him to stay away from porn products.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">In fact
also that sounds wise to me: so what is the right position? <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Now I would
say that both are right: if it’s true that you have to educate your kids, with
words statements and personal example, it is also true that human nature is
fragile and the teen’s one even more. So you could, and should, sustain your
kids’ will, walk side by side in helping them to obey and stay consistent with
the value you teach them. Which means that the code Ianell proposed is a
powerful tool.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">What do you
think about? What do you suggest? <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></span>
<span lang="EN-US"><b style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-large; text-align: center;">La versione italiana</b></span><br />
<span lang="EN-US"><b style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-large; text-align: center;"><br /></b></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJkhrfFXgvBbFZHXPbYpxMJWHR7xiktBoeHKFNOA1ZkGoxw1gQUG3is3CDtse9-PmdSF2w5BXrN2MhxE7Ye5djbrJ6VfDwAebl8KLQMxosOfO52H-RM0FIOeroOwQbilAsVTONRQTsuli8/s1600/IMG_0182.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJkhrfFXgvBbFZHXPbYpxMJWHR7xiktBoeHKFNOA1ZkGoxw1gQUG3is3CDtse9-PmdSF2w5BXrN2MhxE7Ye5djbrJ6VfDwAebl8KLQMxosOfO52H-RM0FIOeroOwQbilAsVTONRQTsuli8/s400/IMG_0182.JPG" width="400" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Le regole per l’uso del regalo che ti faccio: può essere una
buona idea quella di Ianel Burley Hofman, giornalista dell’Huffington Post che,
nel regalare un iPhon al figlio tredicenne per Natale ne condiziona l’uso con
un lungo elenco di regole che <a href="http://www.janellburleyhofmann.com/gregorys-iphone-contract/">posta anche
nel suo blog</a>. (A margine: sarebbe interessate capire che tipo di dinamiche
familiari scatena questa voglia di rendere tutto pubblico quello che accade in
famiglia, stendendo i panni bene in vista, come fanno anche alcune blogger
molto famose parlando della vita dei loro piccoli bambini che prima o poi
cresceranno e leggeranno che cosa dicevano di loro e delle loro famiglie queste
mamme autrici. Perché se verba volant et scripta manent, web post manent in
saecola saeculorum…).</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Sembra comunque una idea intelligente perché nel porre
condizioni di fatto trasmette il senso dell’oggetto, del suo uso e implica
alcuni valori che, se non sono comunque bene evidenziati, sono peraltro
presenti “embeded” nelle 18 regole affisse sulla porta del blog (e si immagina
della camera del figlioletto).</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Così, siccome <a href="http://www.corriere.it/tecnologia/mobile/13_gennaio_03/mamma-regala-iphone-a-figlio-ma-con-regole-da-seguire_7740dff4-55ad-11e2-8f89-e98d49fa0bf1.shtml">la
notizia l’ha proposta il Corriere</a>, mi sembra bene ritwettare il pezzo per
stimolare una riflessione.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Che arriva puntale a firma @arturo_caissut che dissente
dall’operazione in modo particolare con riferimento a quella voce dell octadecalogo
che minaccia sequestri se il mezzo viene utilizzato per scaricare alcunché di
pornografico. Sostiene Arturo che se c’è bisogno di dirlo vuol dire che non
l’ho insegnato bene. Vuol dire che non ho dotato il figlio di sani anticorpi.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Vero. Makes sense. Mica stupido il commento. Tutt’altro.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Quindi sorge un dubbio. Ha ragione la mamma blogger o il
simpatico twittero?</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Adesso non vorrei sembrare veltronesco ma mi sfugge un bel
“ma anche” che sta per “hanno ragione tutti e due”.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Perché se è vero che è l’educazione che abbiamo saputo
trasmettere ai figli quella che conta, specie se alle parole e ai dictat si è
affiancato l’esempio positivo e concreto, che spiega che cosa è l’amore nella
fattispecie, è anche vero che la natura dell’uomo è fragile e quella degli
adolescenti ancor di più, specie sul sesso. Per cui accompagnare
nell’obbedienza, assistere nell’educazione e nel rispetto dei valori… ci sta. Se
come affermava Giuliana Ukmar dire di no vuol dire voler bene, forse anche
mettere delle regole significa la medesima cosa.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Voi che cosa ne pensate?</span></div>
<!--EndFragment-->Paolo Pugnihttp://www.blogger.com/profile/04984192431630717986noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5341083552034054042.post-65046300879905694022013-01-05T03:47:00.000+01:002013-01-05T03:47:04.943+01:00L'alleanza educativa
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<br />
<div class="MsoNormal">
<b><span style="font-family: "Lucida Grande"; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: "Lucida Grande";">Pubblichiamo
volentieri un articolo di Michael Dall’Agnello, docente alla scuola media <a href="http://www.scuolabraida.it/">Braida di Verona</a>, amante della montagna,
che è apparso su <a href="http://www.vitanuovatrieste.it/">Vita Nuova</a>,
settimanale diocesano di Trieste <o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivTAjaVbNIo8k4oHu49hMNQ4iciVkpRs_S47T2m9ihlHVnVKj-HoZEnkcCylV6e9WGzfGQtCo8BFdIqK4FqdwUG5qMDqS32ykDUjQE-qeAslrLEZcylHB-38htL6yNsMWZlGZAssJ1s2hL/s1600/michael+Dall'Agnello.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivTAjaVbNIo8k4oHu49hMNQ4iciVkpRs_S47T2m9ihlHVnVKj-HoZEnkcCylV6e9WGzfGQtCo8BFdIqK4FqdwUG5qMDqS32ykDUjQE-qeAslrLEZcylHB-38htL6yNsMWZlGZAssJ1s2hL/s400/michael+Dall'Agnello.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<b><span style="font-family: "Lucida Grande"; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: "Lucida Grande";"><br /></span></b></div>
<div class="MsoNormal">
<b><span style="font-family: "Lucida Grande"; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: "Lucida Grande";"><br /></span></b></div>
<div class="MsoNormal">
<b><span style="font-family: "Lucida Grande"; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: "Lucida Grande";">Mettere
assieme per costruire insieme</span></b><span style="font-family: "Lucida Grande"; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: "Lucida Grande"; mso-bidi-font-size: 24.0pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Lucida Grande"; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: "Lucida Grande";">Pare che una delle ragioni per cui, dopo
l’unificazione del 1989 che portava con sé il poco invidiabile retaggio dell’ex
DDR, la Germania è tornata ad essere il motore economico dell’Europa, sia stata
l’inesistenza delle controversie aziendali, grazie ad un patto, più o meno
esplicito, tra lavoratori –sindacati compresi- e imprenditori: ognuno
rinunciava in sostanza all’esclusività delle proprie rivendicazioni per trovare
un accordo in funzione del bene dell’azienda e quindi di tutti.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Lucida Grande"; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: "Lucida Grande";">Credo che questa sia una regola che si può
applicare anche in campo educativo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Lucida Grande"; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: "Lucida Grande";">Alla base del successo tedesco sta un
ideale condiviso –il bene dell’azienda- che per essere realizzato ha bisogno di
comunicazione, cioè di mettere assieme per costruire insieme. Parallelamente alla
base di una buona educazione sta un ideale condiviso –il bene dei figli-, che
per essere realizzato ha bisogno di comunicazione, dapprima tra i genitori, e
poi con tutti i soggetti che vengono a contatto con i figli. Mi riferisco per
esempio alla cerchia parentale (nonni e zii che comunque devono sapere cosa
vogli<a href="" name="_GoBack"></a>amo per i nostri figli), ai nostri amici, ma anche e
soprattutto alla scuola.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Lucida Grande"; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: "Lucida Grande";">Purtroppo oggi, anche in campo educativo,
si confonde la comunicazione con lo scambio d’informazioni. E così, all’interno
della famiglia, specie con l’arrivo dei figli, si passa da frasi del tenore di
“Tu come stai?” ad altre come “Hai fatto questo?”, “Chi porta Giacomino
scuola?” ecc., e si entra in una sorta di autismo relazionale, che prima o poi
finisce per implodere o esplodere.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Lucida Grande"; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: "Lucida Grande";">Comunicare invece vuol dire condividere
le proprie aspirazioni e le proprie idee, le passioni e le fatiche, i sogni e
le delusioni, i successi e le paure, in una parola instaurare una relazione
vitale, significativa: partire cioè dal concetto che “Tu per me vali molto, e
questo lo capisci prima di tutto da come ti guardo negli occhi!” Altrimenti
basterebbe un computer per educare i nostri figli.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Lucida Grande"; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: "Lucida Grande";">Per entrare in relazione bisogna imparare
ad ascoltare.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="color: #262626; font-family: "Lucida Grande"; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: "Lucida Grande";">Credo che ogni relazione,
innanzitutto tra moglie e marito, ma anche quella con le altre “agenzie
educative” tra cui la scuola, debba diventare, nonostante le inevitabili “stonature
di percorso”, via via sempre più una sinfonia. Ognuno suona uno strumento
diverso, note differenti, ma la musica deve essere una sola. Per educare i figli,
tra marito e moglie, non importa granché chi sia a dirigere, l'importante è
seguire il ritmo. A darlo sarà a volte la moglie, altre, il marito, e altre
ancora –pur nella sua specificità- l’insegnate che condivide l’educazione del
figlio. Il problema nasce quando ognuno va per conto suo e si finisce per
trasformare la musica in rumore: quanti ragazzi sono frastornati dal “rumore
educativo”! C’è bisogno di tornare ad imparare ad ascoltare -più col cuore che
con le orecchie- e seguire il ritmo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="color: #262626; font-family: "Lucida Grande"; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: "Lucida Grande";">Ascoltare, ma anche avere
un minimo di spartito, cioè un progetto educativo condiviso, che, pur con gli
adattamenti e le variazioni del caso, venga ad essere il leitmotiv, il tema
dominante. Il progetto educativo non è altro che il piano di lavoro che i
coniugi devono avere per ogni figlio e così aiutarlo a diventare uomo, persona
adulta, cioè onesta, leale, fedele, rispettosa degli altri, generosa e, in
ultima analisi, felice.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="color: #262626; font-family: "Lucida Grande"; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: "Lucida Grande";">Una volta tutte queste cose
erano scontate; ad educare non erano solo i genitori, o la scuola, ma la
società, perché questi valori erano condivisi, si viveva in una sorta di
“villaggio educativo”, in cui ognuno svolgeva la sua parte. Oggi non è più
così, viviamo in un modello di “società liquida”, in cui i rapporti non hanno
più una base condivisa e rimangono spesso frammentari. Subentra perciò l’esigenza
di una maggiore intenzionalità nell’educazione, perché niente è scontato. C’è inoltre
bisogno di un’alleanza educativa tra i vari soggetti, e con la scuola in
primis, la quale può fare ancora molto, perché anche oggi ha una funzione
riconosciuta.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="color: #262626; font-family: "Lucida Grande"; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: "Lucida Grande";">Nel mio lavoro d’insegnante
capita di avere sì a che fare con i genitori, ma spesso si tratta di lamentele
o proposte irrealizzabili, che portano purtroppo a un muro contro muro: da una
parte la scuola e dall’altra i genitori. Si passa da frasi come “Il tal maestro
ce l’ha con mio figlio” a “Il cibo della mensa non va bene” per finire con
“Quel voto che ha dato a mio figlio non è corretto”… e ciò quando ancora si
riesce a mantenere un contegno civile. Questo modo di rapportarsi non è né un’alleanza,
né educativo, perché ognuno rimane dalla sua: non c’è vero ascolto, né
tantomeno condivisione, e chi ci va di mezzo sono i ragazzi.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="color: #262626; font-family: "Lucida Grande"; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: "Lucida Grande";">Come per il caso della
Germania, dovremmo imparare a mettere da parte l’esclusività delle nostre
rivendicazioni, per instaurare un’alleanza in cui, in un certo modo, si cerchi
di tirare il carro nella stessa direzione. Ciò è possibile se abbiamo un
progetto che vada oltre il transitorio, un’idea condivisa dell’uomo che
vogliamo possa diventare nostro figlio, se impariamo a chiederci “Chi voglio
diventi mio figlio?” più che “cosa”, e impariamo a comunicare con gli
insegnanti con una visuale a 360 gradi. Credetemi, parlo da insegnante, spesso si
può fare, soprattutto in quelle scuole in cui è chiaro l’intento di collaborare
con i genitori, ci vuole solo un po’ di coraggio per lanciarsi, ma ne vale la
pena!<o:p></o:p></span></div>
<!--EndFragment-->Paolo Pugnihttp://www.blogger.com/profile/04984192431630717986noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5341083552034054042.post-45691913693897600142013-01-02T01:00:00.000+01:002013-01-05T04:24:25.238+01:00Quanno ce vò ce vò - Let's be streight once in a while<!--[if gte mso 9]><xml>
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<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US"><b style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-large; text-align: center;">To reach the Italian version: scroll down - </b></span><br />
<span lang="EN-US"><b style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-large; text-align: center;">La versione italiana del post si trova qui sotto: scorrere in basso per trovarla grazie</b></span><br />
<span lang="EN-US"><b style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-large; text-align: center;"><br /></b></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjLJQ0yfnG0KTjx0mZ760H6Lw-u0jPK0q6L6V-hDP8-T1w0A8CGnzCSYtIzNFZPIJdvhJAOvhKzNoiR14WHiFlDdXl8ux-Rblce_DQPeD7b1RpujjOvME-jjLupZ3JzvUORIi9p1Uj8cIw/s1600/DSCF5833.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjLJQ0yfnG0KTjx0mZ760H6Lw-u0jPK0q6L6V-hDP8-T1w0A8CGnzCSYtIzNFZPIJdvhJAOvhKzNoiR14WHiFlDdXl8ux-Rblce_DQPeD7b1RpujjOvME-jjLupZ3JzvUORIi9p1Uj8cIw/s400/DSCF5833.JPG" width="400" /></a></div>
<span lang="EN-US"><span style="font-size: large;"><br /></span></span>
<span lang="EN-US"><span style="font-size: large;"><span id="goog_1034103101"></span><span id="goog_1034103102"></span><br /></span></span>
<span lang="EN-US"><span style="font-size: large;">It
happens: if you surf often the web
you may find out dome weird situation, which by the way offers you a cruel and
precise image of the present situation, of what is supposed to be common sense,
which may unfortunately be quite common, but I doubt it is sense at all.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US"><span style="font-size: large;">Let’s talk
of that mom I crossed one morning: she was firmly defend fathers and she claims
her position loudly. Moms, let’s protect fathers because they feel excluded
from that magic circle that link the baby to her/his mom and that sometime can
be so exclusive to be a little pathologic. <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US"><span style="font-size: large;">Good point
madam! You are so right! Fatherhood is a very important factor, like motherhood
of course, in the growth of a child: she/he needs both parents, a woman and a
man, to understand what life is
and to build her/his own personality. We discussed that several time.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US"><span style="font-size: large;">But, wait a
minute, let’s read what she wrote till the last line… and we discover that what
she is actually saying is that “ok moms, be patient with your man, we all know
he is not able to do what a mom do, but never mind, lets him play, let him act
like a mom, and if he will never be as good as we are, be patient!”<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US"><span style="font-size: large;">So what? Re
we talking of fatherhood? Not at all: but what a father can do is to aspire to be
a sort of vice-mom, ready to get of the bench to give some rest to the starter,
and nothing more.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US"><span style="font-size: large;">So I could not
resist and asked some questions to the lady about the role of the father, and
got some puzzling answers: there is no difference between mother and father, no
different role, no difference between maleness and femaleness, what’s matter is
that both will submerge the kid with optimism and serenity. That’s it.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US"><span style="font-size: large;">Well,, what
I understood is that we have a huge job to do to restore the truth and to
preserve children from a confuse sense of education.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US"><span style="font-size: large;">What do you
think about? <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br />
<b style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-large; text-align: center;">La versione italiana</b><br />
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiP8Ph2D_d-JabwCf9-EKKo3VpSSP0dWIv8ZNpvqr9YCw62tFFOHShkYSSH0q2dNWO4SFl3OaeEnUlFBWlT2EYW3oUOPvwUnmIAmhjKtvD6zZqRsBkYNxLO2Ikt4-D2DtWSElHrUCtomnT_/s1600/DSCF5635.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiP8Ph2D_d-JabwCf9-EKKo3VpSSP0dWIv8ZNpvqr9YCw62tFFOHShkYSSH0q2dNWO4SFl3OaeEnUlFBWlT2EYW3oUOPvwUnmIAmhjKtvD6zZqRsBkYNxLO2Ikt4-D2DtWSElHrUCtomnT_/s400/DSCF5635.JPG" width="400" /></a></div>
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: large;">Capita che ti imbatti in curiose situazioni frequentando il
web, che ti danno uno specchio tragico e preciso di un sentire che se non è
comune poco ci manca e che comunque strepita molto e finisce per plagiare i
pensieri e le coscienze.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: large;">Prendi una mattina quando incroci una mamma che vuole
difendere i papà e lo dice chiaro e tondo che sta dalla loro parte, dato che
già si sentono estromessi da mamme che vivono in maniera soffocante il loro
rapporto con i neonato prima e il bimbo poi. E lo fanno perché li reputano
incapaci.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: large;">Bene, pensi, ecco che finalmente si ragiona sull’importanza
della presenza della figura paterna, distinta e diversa da quella della madre. </span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: large;">Poi ecco, in cauda venenum: lasciamogli fare i mammi qualche
volta, anche se non saranno mai bravi come noi.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: large;">Quindi? Il padre non serve, specie come tale, ma siccome c’è
e non possiamo tagliarlo fuori facciamogli fare la vice-mamma, e portiamo
pazienza se non se la cava bene.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: large;">Chiedo spiegazioni e mi viene risposto che i ruoli non
esistono, che mascolinità e femminilità sono inesistenti e che al bambino poco
importa delle differenze tra papà e mamma, che basta che entrambi trasmettano
al figlio ottimismo e serenità.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: large;">Ecco, situazioni come queste ti fanno capire che c’è molto
da fare.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: large;">E voi che cosa ne pensate? </span></div>
<!--EndFragment-->Paolo Pugnihttp://www.blogger.com/profile/04984192431630717986noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5341083552034054042.post-84816282473101568672012-12-23T15:37:00.004+01:002013-01-01T18:52:37.216+01:00La rabbia delle mamme - Moms' anger <!--[if gte mso 9]><xml>
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<br />
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: center;">
<span lang="EN-US"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><b>Italian version: scroll down - Versione Italiana qui sotto</b></span></span></div>
<span lang="EN-US"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span>
<span lang="EN-US"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Where does
this violence come from? How moms
feel the need to fight like lions or bears for their cubs? Why, especially on
the web, they are shouting against everythig and everyone who seems to
jeopardize the wellness of their kids? Why they want to prevent their babies
–from 0 to 50 years old- from being exposed to life? <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Is it
possible that life does not hurt? Does an happy ending, happy starting and
happy going on life really exist? If not, why moms seems not interested to
train their kids to face hurdles, and issues and challenges? <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Why they
seems unable to rationalize and seems focused only in protecting their kids and
keep them in their shelter all life long?<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">And where
are fathers in this scenario? Whose role are they playing? Why are they flight
away?<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="color: blue; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Da dove viene questa paura spropositata? Questa difesa dei
propri cuccioli che sa di animale? Le mamme in rete spesso sono più feroci di
una leonessa: difendono i propri figli con una violenza del tutto irrazionale
che atterrisce. Incapaci di leggere la realtà, giudicano il mondo con l’ottica
dei propri figli, che ovviamente sono i migliori del mondo e le vittime della
società. Nessuno, se non la mamma, li capisce e nessuno li valorizza. Nessuno li conosce meglio di loro e sa
che cosa realmente è e fa il loro bene.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="color: blue; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Li vogliono tenere lontani dalla vita, avvolti nel loro
manto fatato che li difende dalla sofferenza, dal dolore. Non si rendono conto
che la vita non è buonista, e che presenta spigoli, tagli, sconfitte. Perché non
allenarli a prendere colpi e rialzarsi più forti di prima?</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="color: blue; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Quando abbiamo perso la comprensione che la sofferenza è la
prima tappa sulla strada della crescita e della felicità?</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="color: blue; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">E che fine hanno fatto i padri? Dove sono finiti? Dove sono
scappati?</span></div>
<!--EndFragment-->Paolo Pugnihttp://www.blogger.com/profile/04984192431630717986noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5341083552034054042.post-71752630661992175302012-12-08T21:37:00.000+01:002012-12-08T21:37:09.234+01:00L'ansia delle mamme - Anxious moms
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<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: right;">
<span lang="EN-US"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-large;"><b>La versione italiana è qui sotto: scorrere per raggiungerla</b></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">I love Facebook:
it’s an intriguing mirror of our society and speaks loud about what family
fears and what they do love and follow. I tend to consider Facebook like a
laboratory where you can stare at the behaviors and examine them like in a
test.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">I thus try
to collect and connect everything is about family and education to be aware of
new strengths and weaknesses and find food for thought.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">I jumped on
a interesting questions some days ago, posted on a very popular page with more
than 13.000 fans. A young mom was asking, in what seemed to be quite a
desperate mood, “what should I do? My two years old baby do not what to eat!”.
I could not resist from answering: just wait for him to be hungry.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Now that
was an interesting post because it revelead to me a common trend, a sort o
mainstream growing in our society. Moms tend to be more and more anxious.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">They do not
want their kid to suffer. In no way. Now, it’s quite obvious that no parents
dream a sad and painful life for their kids, but on the other hand we have to
face the fact that sorrow and pain cannot be avoided in life. Furthermore: they
can be a powerful mean to growth: no pain no gain.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">So I
believe we have to teach our kid from the very beginning that they have to know
what sufferance is, how to handle it, how to overcome it, how to squeeze it to
gain and to learn from.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">And about
that baby: let him be hungry (and please don’t stay foolish mom) and just wait
till when I will ask for food. <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="EN-US"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">This is not
the only sample of anxiety I found on the Facebook, I’ll talk of some other one later on. In the meantime do you
have comments or samples to share?<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: right;">
<span lang="EN-US"><span style="color: #cc0000; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-large;"><b>Versione Italiana</b></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Facebook è uno specchio affascinante della società e delle
paure e passioni delle famiglie. Adoro questo social network perché mi piace
considerarlo come un laboratorio dove analizzare, quasi in vitro, le dinamiche
dei cambiamenti, il connettersi o disconnettersi di nuovi valori e
comportamenti.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Così sto molto attento a tutto ciò che riguarda il mondo
dell’educazione per comprendere le nuove forze e i nuovi limiti. E qualche
volta intervengo. Come qualche giorno fa quando su una pagina molto nota in
Facebook , oltre 13.00 di fans come si diceva una volta, vedo comparire questa
implorazione: “il mio bambino di due anni non mangia! Che cosa debbo fare?”.
Confesso: non ho resistito e ho commentato con un sarcastico –faccio ammenda e
chiedo perdono per il tono- “aspettare che gli venga fame!”.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">È interessante questa vicenda perché mette in luce alcuni
aspetti che stanno caratterizzando la famiglia e l’educazione in questi anni e
che potrei definire semplicemente come una profonda ansia da prestazione e da
perfezionismo. </span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Ansia che tutto non vada come vogliamo, che si incontrino
ostacoli, che i bambini soffrano.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Ora, non c’è genitore che non voglia che ai propri figli sia
risparmiato il dolore. Ma poiché questa è una dimensione ineludibile della
vita, anzi anche costruttiva (come dicono gli americani: no pain, no gain cioè
senza dolore/fatica/sforzo nessun vantaggio) è bene che insegniamo ai nostri
figli a conoscerlo, gestirlo, sopportarlo, superarlo, usarlo per capire e
migliorare. </span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Se non mangia, mangerà quando avrà fame: non si conosce
anoressia nell’età infantile né sono noti piccoli Gandhi già portati al digiuno
politico prima dell’età per lo meno pre-adolescenziale. Perché preoccuparsi?
Perché mettere un bambino di fronte a scelte che neppure un adulto saprebbe,
forse, affrontare con serenità? Lasciamo parlare la natura che con i morsi
della fame scioglierà il problema. Come le famose bucce di pere di Pinocchio. </span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Altre forme di ansia in Facebook? Ne parliamo una prossima
volta. E voi che cosa ne pensate?</span></div>
<!--EndFragment-->Paolo Pugnihttp://www.blogger.com/profile/04984192431630717986noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5341083552034054042.post-40345069441597369932012-11-10T11:55:00.000+01:002012-11-10T12:03:47.755+01:00Le mamme del parco<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzQnGKUtPxfCtwHqvcXrHF8ys8EXSbs3Oi0esrwhbX2B8svHHixEi48r5vEtCJEDeirA-K8G73eep6Y_2OM0XhEDbW1MGE1oeaVuarDrHaexr6FTMoJI1E63S5baZqlsQCkgrGEzRMTSGI/s1600/MaM_testata_sito1.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzQnGKUtPxfCtwHqvcXrHF8ys8EXSbs3Oi0esrwhbX2B8svHHixEi48r5vEtCJEDeirA-K8G73eep6Y_2OM0XhEDbW1MGE1oeaVuarDrHaexr6FTMoJI1E63S5baZqlsQCkgrGEzRMTSGI/s640/MaM_testata_sito1.png" width="640" /></a></div>
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">Le città, si sa, non sono più a misura di bambino. E così ogni famiglia, le mamme soprattutto, abbandonato il tentativo di piegare le metropoli alle necessità della famiglia, cercano di adattare la propria vita così da sfruttare le pieghe dell'acciaio cittadino per far emergere da queste fessure la luce, l'aria fresca, la dolcezza di una vita più a misura di bambino.</span><br />
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">Sono di grande aiuto in questo le Mamme del Parco, a Milano: attraverso la loro <a href="https://www.facebook.com/Mamme.a.Milano" target="_blank">pagina Facebook</a> e soprattutto <a href="http://www.mammeamilano.com/" target="_blank">il loro sito web</a> sono una fonte continua e limpida di idee, spunti, stimolazioni, networking per sollecitare e suggerire sempre le strade più efficaci per sostenere le famiglie nel compito educativo.</span><br />
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">Un ben esempio di creatività concreta e fattiva.</span><br />
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="font-size: large;">Abbiamo chiesto a Valentina Bianchetti, che del sito è l'ispiratrice oltre che la coordinatrice, di rispondere alle nostre domande</span></span><span style="font-size: large;">.</span><br />
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<br />
<div style="background-color: white; color: #333333; line-height: 17px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>1) Qual è l'obiettivo della vostra bella pagina, che è un po' blog, un po'... di più: un portale per le mamme....?</i><br />Il sito nasce dalla voglia di fornire un servizio di informazioni per le mamme e le famiglie di Milano che all’epoca della sua nascita (2008), ancora non era fornito da nessuno. Partendo dal quartiere di appartenenza, si è ora arrivati a coprire quasi l’intera città, cercando di dare informazioni puntuali e di pubblico interesse.</span></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; line-height: 17px; margin-top: 10px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>2) Quali sono le difficoltà di una mamma a Milano in una zona centrale che ha le sue complicazioni?</i><br />Milano a mio avviso offre tutto, anche se a volte con qualche difficoltà di movimento. L’unica vera difficoltà che vedo di difficile gestione è la conciliazione per le mamme che non hanno flessibilità lavorativa. Rispetto a molte altre realtà i bambini hanno tutto il loro tempo occupato ed una agenda già fittissima. Quello che cerca di dare il sito è proprio la possibilità di orientarsi in questa moltitudine.</span></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; line-height: 17px; margin-top: 10px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>3) La rete può essere davvero un sostegno per mamme e famiglie? In che modo secondo lei?</i><br />Assolutamente si, il mio progetto nasce proprio da questa credenza. In rete si possono con facilità e comodità reperire notizie ed informazioni e soprattutto si possono avere riscontri diretti ed opinioni degli altri utenti finali del prodotto, quindi sicuramente veritiere se pur soggettive. Sulle nostre pagine chiunque lo desidera può trovare spazio e mandarci informazioni o pareri o indicazioni. Più la rete è costituita da molteplici voci, più è precisa e completa.</span></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; line-height: 17px; margin-top: 10px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>4) Dal vostro osservatorio quali sono le preoccupazioni delle famiglie oggi?</i><br />Sicuramente garantire ai figli le migliori opportunità di crescita anche a fronte di difficoltà economiche.</span></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; line-height: 17px; margin-top: 10px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>5) Quali sono nella vostra esperienza i principali errori delle famiglie oggi nel campo dell'educazione?</i><br />Spesso si demanda l’educazione dei figli a persone disinteressate ed altrettanto spesso si è diventati troppo permissivi e si ritengono i figli intoccabili (inteso come non sgridabili o punibili qualunque cosa facciano, una sorta di iper-protezione-giustificazione)</span></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; line-height: 17px; margin-top: 10px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>6) Che cosa cercano le famiglie? che cosa si aspettano come aiuto dalla società, dalla rete, dalla scuola... insomma da "agenzie" esterne?</i><br />Le famiglie cercano sicurezza, qualità del servizio offerto, facilità di fruizione, economicità, adattamento.</span></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; line-height: 17px; margin-top: 10px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>7) Che cosa apprezzano di più i vostri lettori? quali segnalazioni? corsi di formazione per genitori? attività ludiche? sostegno scolastico? </i>Le nostre lettrici consultano maggiormente le pagine di annunci e l’agenda degli appuntamenti. Molto seguite anche le tematiche di impatto sociale.</span></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; line-height: 17px; margin-top: 10px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; line-height: 17px; margin-top: 10px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>8) Può segnalarci qualche blog che sente particolarmente vicino o utile su tematiche che riguardano la famiglia?</i></span></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; line-height: 17px; margin-top: 10px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Trovo molto utili i blog di associazioni tipo “genitori crescono” , “genitori che” etc. in sostanza chi tratta argomentazioni a largo raggio e non solo i singoli diari di personali esperienze.</span></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; line-height: 17px; margin-top: 10px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; line-height: 17px; margin-top: 10px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>9) Può darci tre consigli per rendere le nostre famiglie.... più felici?</i>Equilibrio e rispetto di quello che ogni componente fa, tempo per tutti, anche se poco, ma ben dedicato ed univoco.</span></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 17px; margin-top: 10px;">
<br /></div>
Paolo Pugnihttp://www.blogger.com/profile/04984192431630717986noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5341083552034054042.post-36942127370040126332012-10-29T06:10:00.001+01:002012-10-29T06:10:25.519+01:00Un paese di contraddizioni<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Metto in fila alcune riflessioni partendo da episodi apparentemente slegati accaduti in rete, sulla stampa e nella vita in questi giorni e li offro ai vostri commenti</span><br />
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Grazie!</span><br />
<br />
<span style="background-color: white; color: #333333; line-height: 17px;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Un post du Facebook</span></span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; line-height: 17px;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Siamo in una società che quando un bambino ai primi tentativi di andre in bici ti viene addosso nel vialetto del parco, il genitore non si scusa chiendoti pazienza, ma ti insulta chiedendo spiegazioni sul perché tu fossi lì proprio in quel momento e non ti sei spostato per non ostruire il passaggio del suo bambino....</span></span><br />
<span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">(</span><a href="https://www.facebook.com/paolo.pugni/posts/10151466002260278" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;" target="_blank">tutti i commenti al post li potete trovare qui)</a><br />
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Un articolo sull'edizione domenicale de </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><a href="http://24o.it/V2VTr" target="_blank">Il Sole 24 ORE - Ricordi e valori: padri e figli di un Paese «serio</a>» (qui sotto il testo di Roberto Napoletano)</span><br />
<span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">E subito a seguire un commento all'articolo.</span><br />
<span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Buona lettura e migliori riflessioni!</span><br />
<span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><br /></span>
<br />
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #222222; font-family: 'Helvetic Neue', Arial, Helvetica, Tahoma, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 1.4em; margin-bottom: 15px; outline: 0px; padding: 0px 7px; vertical-align: baseline;">
Mio padre (classe 1926) per andare a scuola faceva sette chilometri a piedi ad andare e sette a tornare ogni giorno e si sentiva un fortunato perché nella sua famiglia «il pane non era mai mancato». La domenica, intorno al tavolo da pranzo, ripercorreva gli anni di liceo e di università, prima e dopo la guerra, e attraverso i suoi ricordi mi trasmetteva tante cose: il senso del sacrificio e la speranza, la voglia di riscatto, un patrimonio di valori (il primo era il lavoro) che porto dentro di me.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #222222; font-family: 'Helvetic Neue', Arial, Helvetica, Tahoma, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 1.4em; margin-bottom: 15px; outline: 0px; padding: 0px 7px; vertical-align: baseline;">
Mi è capitato di dirigere il «Sole 24 Ore» nel pieno di una crisi finanziaria globale che ogni giorno si esprime con il suo bollettino di guerra: lo spread BTp-Bund e i tassi che dobbiamo, di conseguenza, pagare per collocare i nostri titoli pubblici. Un giorno di novembre dell'anno scorso ci è toccato aprire il giornale con un titolo a caratteri cubitali, «FATE PRESTO», per rispettare algebricamente il rigore del «Sole» e far capire a tutti che l'Italia stava combattendo una specialissima terza guerra mondiale e si trovava maledettamente collocata, alle spalle della Grecia, nello schieramento degli sconfitti, le nuove macerie erano il lavoro e il risparmio degli italiani. La curva dei rendimenti dei nostri bond di Stato si era pericolosamente invertita: si doveva pagare di più per far acquistare titoli a breve termine rispetto a quelli a dieci anni che a loro volta avevano raggiunto livelli record sostenibili solo per una fase limitata. (...)</div>
<div class="clearer" style="background-color: white; border: 0px; clear: both; color: #666666; font-family: 'Helvetic Neue', Arial, Helvetica, Tahoma, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18.200000762939453px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
</div>
<div class="VOICE_SKIP art11_left" style="background-color: white; border: 0px; color: #666666; float: left; font-family: 'Helvetic Neue', Arial, Helvetica, Tahoma, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18.200000762939453px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px 8px 0px 7px; vertical-align: baseline;">
</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #222222; font-family: 'Helvetic Neue', Arial, Helvetica, Tahoma, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 1.4em; margin-bottom: 15px; outline: 0px; padding: 0px 7px; vertical-align: baseline;">
Ogni settimana sulla prima pagina della «Domenica del Sole», nella rubrica Memorandum, ho raccontato questi giorni terribili con gli occhi e il cuore del passato, scavando nei miei ricordi personali su e giù per l'Italia e attingendo agli insegnamenti dei padri nobili di questo Paese, degli uomini che hanno fatto l'Europa, ricercando le virtù (nascoste) di un capitalismo fatto di cose che si possono toccare, intuizioni, debolezze e vizi di banchieri e signori della grande finanza. Piccole storie che custodiscono grandi valori da ritrovare e possono ruotare intorno a un cartoccio di caldarroste emiliane o a un pezzo di pane nero con il pomodoro tagliato a metà. (...)<br />Piccoli valori che riempiono le grandi storie, tengono insieme una comunità, e fanno interrogare su che cosa ci insegnano oggi, ad esempio, il volto scavato di Eduardo de Filippo, il sorriso amaro di Peppo Pontiggia, i sogni a colori di Fellini. La forza dell'amore di Carlo Ponti consente a sua moglie, Sophia Loren, di superare le ansie di una giovane donna di 26 anni chiamata a interpretare il ruolo di una madre (Cesira) con una figlia di 14 anni che lotta contro i bombardamenti e ci regala un capolavoro, La ciociara, la trama familiare di un Paese in macerie ma non disperato. Carlo Ponti e Sophia Loren appartengono alla storia contemporanea del grande cinema d'autore ma l'episodio rivelato parla agli italiani, fa parte della (nostra) storia, dimostra che siamo capaci (se lo vogliamo) di superare qualsiasi ostacolo. (...)</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #222222; font-family: 'Helvetic Neue', Arial, Helvetica, Tahoma, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 1.4em; margin-bottom: 15px; outline: 0px; padding: 0px 7px; vertical-align: baseline;">
Molti dei figli dei padri e delle madri del Dopoguerra sono diventati padri a loro volta. Mi domando: quanti riescono oggi a trasferire ai propri figli i valori di speranza, di dura fatica e voglia di riscatto che hanno segnato quella stagione? Paradossalmente, per i padri del Dopoguerra era più facile: tutti la pensavano così. Oggi è più difficile, perché il mondo dà messaggi diversi, si è alterata la scala dei valori, e ci si trova a muoversi tra i detriti della finanza allegra e l'idea malsana di una ricchezza garantita (che non c'è più) e una realtà fatta di inquietudini che toccano i nostri risparmi e di un lavoro che si rivela merce rara, quasi irraggiungibile. Mancano i bombardamenti, ma le macerie da cui dobbiamo risollevarci richiedono la stessa forza e determinazione di quegli anni. So quello che mio padre ha insegnato a me, con il detto e il non detto, l'esempio e (a volte) uno sguardo valgono più di tante parole. Vorrei essere capace (e ci provo tutti i giorni) di fare altrettanto con mio figlio, sarebbe il modo migliore per ringraziarlo.<br /><a class="tab_art" href="mailto:roberto.napoletano@ilsole24ore.com" style="background-color: transparent; border: 0px; color: #df3327; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;" target="_blank">roberto.napoletano@ilsole24ore.com</a></div>
<div class="clearer" style="background-color: white; border: 0px; clear: both; color: #666666; font-family: 'Helvetic Neue', Arial, Helvetica, Tahoma, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18.200000762939453px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
</div>
<div class="share" style="background-color: white; border: 0px; color: #666666; font-family: 'Helvetic Neue', Arial, Helvetica, Tahoma, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18.200000762939453px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 15px 0px 0px; vertical-align: baseline;">
</div>
<div class="share" style="background-color: white; border: 0px; color: #666666; font-family: 'Helvetic Neue', Arial, Helvetica, Tahoma, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18.200000762939453px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 15px 0px 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="color: black; font-family: Helvetica, Arial, 'Droid Sans', sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.983333587646484px;">Caro Napoletano,</span><div style="border: 0px; color: black; font-family: Helvetica, Arial, 'Droid Sans', sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.983333587646484px; margin: 0px; padding: 0px;">
(sono nato nel 1958 da un padre del 29).</div>
<div style="border: 0px; color: black; font-family: Helvetica, Arial, 'Droid Sans', sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.983333587646484px; margin: 0px; padding: 0px;">
Commento brevemente il Suo articolo come segue.</div>
<div style="border: 0px; color: black; font-family: Helvetica, Arial, 'Droid Sans', sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.983333587646484px; margin: 0px; padding: 0px;">
Oggi un mio coetaneo ha pubblicato questo post su FB.</div>
<div style="border: 0px; color: black; font-family: Helvetica, Arial, 'Droid Sans', sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.983333587646484px; margin: 0px; padding: 0px;">
«Siamo in una società che quando un bambino ai primi tentativi di andare in bici ti viene addosso nel vialetto del parco, il genitore non si scusa chiendoti pazienza, ma ti insulta chiedendo spiegazioni sul perché tu fossi lì proprio in quel momento e non ti sei spostato per non ostruire il passaggio del suo bambino».</div>
<div style="border: 0px; color: black; font-family: Helvetica, Arial, 'Droid Sans', sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.983333587646484px; margin: 0px; padding: 0px;">
Tralascio per brevità storie assai simili che altri hanno aggiunto a commento del fatto.</div>
<div style="border: 0px; color: black; font-family: Helvetica, Arial, 'Droid Sans', sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.983333587646484px; margin: 0px; padding: 0px;">
Io l'ho commentato così:</div>
<div style="border: 0px; color: black; font-family: Helvetica, Arial, 'Droid Sans', sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.983333587646484px; margin: 0px; padding: 0px;">
«La buona pedagogia secondo Rousseau: se il tuo bambino tende la manina verso il frutto che non raggiunge, non devi porgere il frutto al bambino bensì avvicinare il bambino al frutto. Secondo voi quanti farebbero la cosa giusta? Per questo i figli scontano l'insipienza dei genitori».</div>
<div style="border: 0px; color: black; font-family: Helvetica, Arial, 'Droid Sans', sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.983333587646484px; margin: 0px; padding: 0px;">
<br /></div>
<div style="border: 0px; color: black; font-family: Helvetica, Arial, 'Droid Sans', sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.983333587646484px; margin: 0px; padding: 0px;">
Tutto qui. Finché vedo armeggiare - su e giù avanti e indietro a destra e a sinistra - solo con leve economiche, mentre si ignora trattarsi di una crisi culturale e morale con responsabilità generazionali gravi non ancora riconosciute, non sono rassicurato.</div>
<div style="border: 0px; color: black; font-family: Helvetica, Arial, 'Droid Sans', sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.983333587646484px; margin: 0px; padding: 0px;">
<br /></div>
<span style="color: black; font-family: Helvetica, Arial, 'Droid Sans', sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.983333587646484px;">Saluto con stima e cordialità.</span></div>
Paolo Pugnihttp://www.blogger.com/profile/04984192431630717986noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5341083552034054042.post-69110755463602335802012-10-22T15:28:00.004+02:002012-10-23T07:09:45.112+02:00I no che prevengono la violenza<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><i>L'educazione dei bamboccioni nelle violenze subite dalle donne.</i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><i>Quando i NO non detti diventano aggressività incontrollata contro gli altri, sono spesso le donne a farne le spese. </i></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><a href="http://ow.ly/eF6N5" target="_blank">In questa lettera di una donna vittima ripetuta di stalking</a> e violenze, apparsa sul blog 27esimaOra del CorSera, uno spunto di riflessione sul ruolo dei genitori e sull'educazione: preparare il cammino per i figli o i figli per il cammino? </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">(</span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Per facilitare i lettori ne riportiamo qui sotto il testo ringraziando fin d'ora il CorSera e i curatori del blog 27esimaOra)</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Quante devono ancora morire per capire che l'educazione è un dovere dei genitori?</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Che cosa possono fare i genitori per insegnare ai figli che la vita non è un paradiso caraibico dove tutto è a solo per il nostro piacere? </span><br />
<br />
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Ci lasciamo sfuggire così spesso, per un egoismo mascherato e avvolto da preteso amore per i figli, occasioni educative per far comprendere loro che la vita va affrontata senza bambagia, a muso duro, con coraggio, per spremere da ogni istante, che spesso appare ruvido come il legno della croce, quel bene che in esso è nascosto e pronto a fiorire, solo a volerlo coltivare con passione e volontà. </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Così invece di far loro comprendere che più che frignare e lamentarsi serve sorridere e creare, coccoliamo il loro dolore, compiacendoci della nostra genitorialità tradita, e coltiviamo il bamboccionismo che è in loro.</span><br />
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><br /></span>
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #787a7a; font-family: Georgia, Palatino, serif; font-size: 14px; line-height: 21px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Giovanna ha 37 anni e la sua storia con Carlo è finita. Quando lei ha deciso di lasciarlo, dopo aver scoperto anni di menzogne e relazioni violente parallele, lui l’ha minacciata di morte, l’ha perseguitata a tutte le ore del giorno e della notte. I genitori lo hanno sempre coperto e difeso.<a href="http://27esimaora.corriere.it/articolo/carmela-17-anni-morta-per-difendere-la-sorella-lucia-dallex-ragazzo/" name="&lid=27esimaora.corriere.it/articolo/carmela-17-anni-...a-per-difendere-la-sorella-lucia-dallex-ragazzo/&lpos=homearticle-box = 1__link-position = 6" style="border: 0px; color: #2c5eb5; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;" title="Carmela, 17 anni: morta per difendere la sorella Lucia dall’ex ragazzo"> “è un bravo ragazzo” si è giustificata la mamma di Samuele Caruso, il 23enne che ha ucciso a Palermo Carmela</a>. Stesse giustificazioni date a Giovanna quando i genitori del fidanzato le mostravano il foglietto lindo del casellario giudiziario. Alla fine lei lo ha denunciato per stalking e lui è stato condannato. Un mese fa lei ha scritto una lettera ai suoi ex suoceri. Ecco alcuni stralci del testo</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #787a7a; font-family: Georgia, Palatino, serif; font-size: 14px; line-height: 21px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Gentili Signori,</strong></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #787a7a; font-family: Georgia, Palatino, serif; font-size: 14px; line-height: 21px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
l’onorevole titolo di “figlia acquisita” di cui mi avete insignita, mi autorizza ad esprimere il mio parere in assoluta libertà senza chiedere autorizzazioni o porgere scuse (…). Un antico ma particolarmente calzante detto recita <strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">“La verità è figlia del tempo”</strong> e proprio nel tempo è venuto a galla quanto per anni avete cercato di insabbiare.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #787a7a; font-family: Georgia, Palatino, serif; font-size: 14px; line-height: 21px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span id="more-6604" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"></span>La mia più grande soddisfazione ad oggi non è tanto la carcerazione di Carlo quanto l’avervi messo davanti ad uno specchio. <strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Nessuno ha brindato o gioito il giorno della sentenza</strong>, si è provata solo un’immensa tristezza confortata dalla consapevolezza del trionfo della Giustizia. L’unica soddisfazione che mi sto togliendo è scrivere queste righe che non sono dettate da astio o risentimento ma da semplice buon senso.</div>
<blockquote style="background-color: white; border-left-color: rgb(231, 231, 231); border-left-style: solid; border-width: 0px 0px 0px 5px; color: #787a7a; font-family: Georgia, Palatino, serif; font-size: 14px; font-style: italic; line-height: 21px; margin: 0px 0px 0px 20px; outline: 0px; padding: 0px 0px 0px 5px; quotes: ''; vertical-align: baseline; width: 430px;">
<div style="border: 0px; font-style: inherit; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Sono state commesse troppe leggerezze nell’educazione di Carlo (…) Si è preferito soprassedere sulle anomalie del suo comportamento sia per non alimentare pettegolezzi tra vicini e parenti sia per l’altissima considerazione in cui viene tenuto il figlio maschio, magari provando una punta di orgoglio nel vedere che sa come farsi “rispettare” dalle donne.</div>
</blockquote>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #787a7a; font-family: Georgia, Palatino, serif; font-size: 14px; line-height: 21px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Ma a chi è giovato? E’ valsa la pena rovinarlo per non aver voluto imporsi e per non aver avuto l’umiltà di ammettere di non possedere gli strumenti per ricondurlo sulla retta via, cedendo il posto a specialisti quali psicologi o assistenti sociali che potessero farne un individuo autonomo, onesto, dignitoso, capace di badare a se stesso? (…)<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> La polvere va rimossa, non nascosta sotto al tappeto</strong>.</div>
<blockquote style="background-color: white; border-left-color: rgb(231, 231, 231); border-left-style: solid; border-width: 0px 0px 0px 5px; color: #787a7a; font-family: Georgia, Palatino, serif; font-size: 14px; font-style: italic; line-height: 21px; margin: 0px 0px 0px 20px; outline: 0px; padding: 0px 0px 0px 5px; quotes: ''; vertical-align: baseline; width: 430px;">
<div style="border: 0px; font-style: inherit; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Avreste potuto anche denunciarlo compiendo così il più grande atto d’amore nei suoi confronti tendendogli una mano per salvarsi da se stesso. Ma avete preferito limitarvi a sgridarlo ogni tanto come si fa coi bambini quando lasciano i giocattoli in disordine e il fatto che il nostro sistema giudiziario non vi reputi perseguibili, vi esonera sì da responsabilità legali e formali, ma non morali.</div>
</blockquote>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #787a7a; font-family: Georgia, Palatino, serif; font-size: 14px; line-height: 21px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Generando un figlio avete sottoscritto una sorta di <strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">“contratto” con la società</strong>, contratto che vede i genitori garanti della consegna ad essa di una persona degna di farne parte: cosa vi ha autorizzato ad infrangere questo patto? Chi vi ha autorizzato a consegnare al mondo una persona con così tanti squilibri, che gioca a rovinare la vita degli altri? Cosa è stato per voi più importante del benessere di vostro figlio? (…)</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #787a7a; font-family: Georgia, Palatino, serif; font-size: 14px; line-height: 21px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Non sono madre, ma sono figlia e se sono cresciuta sana, con una formazione adeguata ai tempi e capace di badare a me stessa, è stato soprattutto grazie ai divieti opposti dai miei genitori che si sono tradotti in dolorosi ma formativi NO. Se io sbaglio nessuno mi compra un’auto più potente della precedente o mi permette di togliermi il capriccio del cane o mi copre inventandosi le scuse puerili che sentivo a casa vostra, una per tutte quella dell’invidia dei parenti…Invidiarvi per cosa? per i pavimenti brillanti forse, ma a che serve una casa tanto pulita se sono sporche le intenzioni e la coscienza?</div>
<blockquote style="background-color: white; border-left-color: rgb(231, 231, 231); border-left-style: solid; border-width: 0px 0px 0px 5px; color: #787a7a; font-family: Georgia, Palatino, serif; font-size: 14px; font-style: italic; line-height: 21px; margin: 0px 0px 0px 20px; outline: 0px; padding: 0px 0px 0px 5px; quotes: ''; vertical-align: baseline; width: 430px;">
<div style="border: 0px; font-style: inherit; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Il messaggio che avete trasmesso a Carlo è che chi sbaglia non solo non paga ma viene perfino premiato.</div>
</blockquote>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #787a7a; font-family: Georgia, Palatino, serif; font-size: 14px; line-height: 21px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
(…) Se vi foste comportati come dei genitori e non come degli albergatori, a quest’ora la situazione sarebbe molto diversa: a Carlo non servono lenzuola pulite o gustosi manicaretti o camicie perfettamente stirate che lo rendano credibile, ma persone che siano per lui di esempio. E comportarvi civilmente con le sue vittime, dopo tutto quello che ci avete costretto a sopportare, avrebbe potuto rappresentare un momento significativo per lui, mentre avete assunto l’atteggiamento di chi il torto lo ha subito.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #787a7a; font-family: Georgia, Palatino, serif; font-size: 14px; line-height: 21px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">A che è servito coprirlo, difenderlo, appellarsi</strong> quando è indifendibile anche agli occhi del suo stesso avvocato? Cosa potete ancora opporre agli atti dei Tribunali, tutti assolutamente concordi sull’attitudine delinquenziale? Se non avete voluto aiutarlo a crescere, accettate che ora siano le istituzioni a farsi carico di 38 anni di omissioni.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #787a7a; font-family: Georgia, Palatino, serif; font-size: 14px; line-height: 21px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
(…) Non si è voluto prevenire, nonostante le numerose avvisaglie che il ragazzo vi ha mandato negli anni, a danni fatti ma nemmeno correre ai ripari con il risultato che le istituzioni ora semmai lo puniranno e non lo rieducheranno, peggiorando così una situazione già molto critica. <strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">E purtroppo siamo state noi vittime a chiederne l’intervento esponendo noi stesse e le persone a noi vicine al rischio di ritorsioni e vendette future.</strong></div>
<blockquote style="background-color: white; border-left-color: rgb(231, 231, 231); border-left-style: solid; border-width: 0px 0px 0px 5px; color: #787a7a; font-family: Georgia, Palatino, serif; font-size: 14px; font-style: italic; line-height: 21px; margin: 0px 0px 0px 20px; outline: 0px; padding: 0px 0px 0px 5px; quotes: ''; vertical-align: baseline; width: 430px;">
<div style="border: 0px; font-style: inherit; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
(…) Dove eravate mentre con me si comportava in modo tale da farsi condannare a due anni di carcere o mentre tormentava le altre vittime? Ha sempre vissuto con voi se ben ricordo.</div>
</blockquote>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #787a7a; font-family: Georgia, Palatino, serif; font-size: 14px; line-height: 21px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
So bene che chiedergli chiarimenti comporta minacce se non aggressioni, ma voi siete la sua famiglia ed è vostro preciso dovere prendere provvedimenti preventivi o riparatori: abbiate il coraggio di affrontarlo, è il vostro sangue, non potete ne’ temerlo ne’ ignorarlo, sarebbe come dire che temete la vostra testa o il vostro cuore. E se doveste avere la peggio, a parer mio è più giusto e coerente che al pronto soccorso ci finiate voi piuttosto che la sottoscritta.</div>
<blockquote style="background-color: white; border-left-color: rgb(231, 231, 231); border-left-style: solid; border-width: 0px 0px 0px 5px; color: #787a7a; font-family: Georgia, Palatino, serif; font-size: 14px; font-style: italic; line-height: 21px; margin: 0px 0px 0px 20px; outline: 0px; padding: 0px 0px 0px 5px; quotes: ''; vertical-align: baseline; width: 430px;">
<div style="border: 0px; font-style: inherit; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
(…) Mia madre, anche se sono alla soglia dei 40 anni, fruga ancora nelle mie tasche e nel mio cestino se fiuta qualcosa di poco convincente che mi riguarda. Non vi mancano la luce e l’aria nel tenere continuamente la testa sotto la sabbia?</div>
</blockquote>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #787a7a; font-family: Georgia, Palatino, serif; font-size: 14px; line-height: 21px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
(…) Siete stati talmente “distratti” da non riuscire a controllarlo nemmeno nel periodo dei domiciliari: rendendo inaccessibili telefoni e computer forse si sarebbe risparmiato una condanna. E dopo aver perso anche in appello, un giorno l’ho trovato a 200 metri da casa mentre andavo in ufficio alle 9.15 del mattino intento a simulare un incontro casuale per avvicinarmi e provocarmi. Episodio che mi ha costretta a deviare verso il Commissariato……ma chi è Carlo per voi? Possibile non riusciate a tenerlo a bada nemmeno in un momento così delicato? Cosa aspettate per intervenire, un omicidio? Sforzatevi di vedere il positivo di questa vicenda: non dovrete più fingere normalità e spensieratezza.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #787a7a; font-family: Georgia, Palatino, serif; font-size: 14px; line-height: 21px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">La messa in scena è terminata</strong>, non dovete nemmeno più simulare quell’ipocrita aria trionfante che avevate nel mostrarmi il casellario nel 2006 quando ancora godeva del beneficio della non menzione. Umanamente è comprensibile l’amarezza che provate, ma è l’atteggiamento di sufficienza che avete assunto ad essere quasi diabolico. Fate che Carlo sia e resti un problema vostro e non mandatelo in giro a turbare la serenità di famiglie oneste (…)</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #787a7a; font-family: Georgia, Palatino, serif; font-size: 14px; line-height: 21px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Se poi siete talmente avvezzi a trattare con poliziotti e avvocati da pensare che facciano parte del quotidiano di chiunque, vi informo che personalmente ho varcato la porta di studi legali, commissariati, di un pronto soccorso e di un carcere solo dopo aver incontrato voi e da quando siete usciti dalla mia vita non a caso non ne ho più avuto la necessità.</div>
<blockquote style="background-color: white; border-left-color: rgb(231, 231, 231); border-left-style: solid; border-width: 0px 0px 0px 5px; color: #787a7a; font-family: Georgia, Palatino, serif; font-size: 14px; font-style: italic; line-height: 21px; margin: 0px 0px 0px 20px; outline: 0px; padding: 0px 0px 0px 5px; quotes: ''; vertical-align: baseline; width: 430px;">
<div style="border: 0px; font-style: inherit; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
(…) Grazie a Voi ho conosciuto tutto ciò da cui la mia famiglia ha sempre cercato di proteggermi proprio come farebbe qualunque famiglia coscienziosa.</div>
</blockquote>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #787a7a; font-family: Georgia, Palatino, serif; font-size: 14px; line-height: 21px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">A me rimane solo la consolazione di sapere che non può capitarmi nulla di peggio di quanto ho vissuto grazie a voi.</strong></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #787a7a; font-family: Georgia, Palatino, serif; font-size: 14px; line-height: 21px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Vostra “figlia”</strong></div>
<br />
<br />
<br />
<br />Paolo Pugnihttp://www.blogger.com/profile/04984192431630717986noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5341083552034054042.post-9256932378269414552012-10-01T16:39:00.000+02:002012-10-01T16:39:00.459+02:00Giovanna Abbiati e l'Istituto Superiore di studi sulla Donna<!--[if gte mso 9]><xml>
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<br />
<div class="MsoNormal">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_UEyXnlUEmCR61j8L1K9ppbMWoWvWMyUOua_1bMaLt3hpP8iIWvRk0XRxi_IMTk4opqu_7yxjIVCLo5xolzUJOvzJ2a1V8e_e0fRa33xAqopbj5WIjmutyxwwFC3DnmrGpXbjr-ZI1aQS/s1600/istituto+superiore+donne+staff.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_UEyXnlUEmCR61j8L1K9ppbMWoWvWMyUOua_1bMaLt3hpP8iIWvRk0XRxi_IMTk4opqu_7yxjIVCLo5xolzUJOvzJ2a1V8e_e0fRa33xAqopbj5WIjmutyxwwFC3DnmrGpXbjr-ZI1aQS/s400/istituto+superiore+donne+staff.jpg" width="400" /></a></div>
<span style="font-family: Cambria; font-size: 16pt;"><br /></span>
<span style="font-family: Cambria; font-size: 16pt;"><br /></span>
<span style="font-family: Cambria; font-size: 16pt;">Imbattersi nell’</span><a href="http://www.istitutodonna.it/" style="font-family: Cambria; font-size: 16pt;">Istituto
Superiore di Studi sulla Donna</a><span style="font-family: Cambria; font-size: 16pt;">
</span><span style="font-family: Cambria; font-size: 16pt;">sicuramente incuriosisce, dato che se è vero che un uomo non riuscirà
mai a comprendere una donna, specie la moglie, è anche vero che a progettare
addirittura un Istituto non ci aveva pensato ancora nessuno. Scoprire poi che
al vertice c’è uno staff di donne guidato dalla spagnola Marta Rodriguez
stimola decisamente la curiosità. Ecco la ragione per l’intervista a Giovanna
Abbiati Fogliati, vice direttrice, personaggio decisamente popolare in rete,
dato che collabora </span><a href="http://www.ted.com/profiles/view?id=1226385" style="font-family: Cambria; font-size: 16pt;">con
TED</a><span style="font-family: Cambria; font-size: 16pt;"> la TV della rete che propone grandi lezioni di grandi esperti, anche in
YouTube è presente con diversi video, ve ne propongo qui a distanza di un click
</span><a href="http://www.youtube.com/watch?v=EgZc-h9ER2E" style="font-family: Cambria; font-size: 16pt;">uno</a><span style="font-family: Cambria; font-size: 16pt;"> e </span><a href="http://www.youtube.com/watch?v=8vQZHn5XhBg&feature=related" style="font-family: Cambria; font-size: 16pt;">due</a><span style="font-family: Cambria; font-size: 16pt;">, ed
è tra gli ispiratori di un </span><a href="http://www.mediaduemila.it/?tag=giovanna-abbiati-fogliati" style="font-family: Cambria; font-size: 16pt;">master in
scienze della rete e dei media</a><span style="font-family: Cambria; font-size: 16pt;">.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5a_j0LVxZ8wpZJkVMRg5lx_nOuOvvLpitPdg_09vLoYx10NjW5TgfrG7Y67u2zpqTFF_wSn6snXmAKjozkLScJMs23waR2BLe1TaTpDoLzKxJ0zHrSYmNuaIUE83pmd312fmeF9fseoyp/s1600/Giovanna+Abbiati+Istituto+donna.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5a_j0LVxZ8wpZJkVMRg5lx_nOuOvvLpitPdg_09vLoYx10NjW5TgfrG7Y67u2zpqTFF_wSn6snXmAKjozkLScJMs23waR2BLe1TaTpDoLzKxJ0zHrSYmNuaIUE83pmd312fmeF9fseoyp/s1600/Giovanna+Abbiati+Istituto+donna.jpg" /></a></div>
<i><span style="font-family: Cambria; font-size: 16.0pt; mso-ascii-theme-font: major-latin; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 9.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-theme-font: major-latin;">Perché un istituto pensato a misura di donna? è una specie da proteggere? <o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 36pt;">
<span style="font-family: Cambria; font-size: 16.0pt; mso-ascii-theme-font: major-latin; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 9.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-theme-font: major-latin;">Il nostro Istituto
innanzitutto è composto da donne e uomini e questo perché la “misura”
di riferimento è la nostre comune umanità, quella dell’uomo e della donna. Noi pensiamo alla donna come
una vera “forza della natura”, ma è anche vero che nella società sono molte le
circostanze in cui le donne rappresentano i membri dei gruppi più vulnerabili e
quindi vanno protette, noi lo facciamo a livello culturale. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-family: Cambria; font-size: 16.0pt; mso-ascii-theme-font: major-latin; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 9.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-theme-font: major-latin;">Quale obiettivo si pone l’istituto? <o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 36pt;">
<span style="font-family: Cambria; font-size: 16.0pt; mso-ascii-theme-font: major-latin; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 9.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-theme-font: major-latin;">Siamo un Istituto di
formazione accademica che appartiene ad un Ateneo Pontificio. Il nostro sforzo è
quello di formare, ispirare, aprire orizzonti nuovi a donne nuove capaci di essere agenti di cambiamento , ognuna con il proprio talento, nella propria comunità. Lo facciamo
attraverso la formazione di alta qualità e progetti che noi chiamiamo “brain
food” capaci di ispirare e trasformare…sia per uomini che donne naturalmente <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-family: Cambria; font-size: 16.0pt; mso-ascii-theme-font: major-latin; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 9.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-theme-font: major-latin;">Qual è la sua immagine di donna nel 2012? <o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 36pt;">
<span style="font-family: Cambria; font-size: 16.0pt; mso-ascii-theme-font: major-latin; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 9.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-theme-font: major-latin;">Una donna che non misuri il
suo successo solo in termini di “posizionamento” sociale, di leadership o di carriera, ma sia felice e appagata delle relazioni
importanti che è riuscita a
costruire nel tempo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-family: Cambria; font-size: 16.0pt; mso-ascii-theme-font: major-latin; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 9.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-theme-font: major-latin;">Quale futuro per le bambine di oggi? In occidente e nel resto del mondo<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 46.35pt;">
<span style="font-family: Cambria; font-size: 16.0pt; mso-ascii-theme-font: major-latin; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 9.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-theme-font: major-latin;">La bambina occidentale dovrà
proiettarsi in un contesto
globale, dialogare con altre culture, non chiudersi in un
modello consumistico e relativista basato sul vuoto, dovrà recuperare una sua
identità cercarla nella ricchezza della nostra tradizione .La bambina del mondo
in via di sviluppo dovrà essere pronta a combattere per i suoi diritti:
istruzione e uguaglianza, prima di
tutto. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-family: Cambria; font-size: 16.0pt; mso-ascii-theme-font: major-latin; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 9.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-theme-font: major-latin;">Perché la donna va trattata diversamente dall’uomo?<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 46.35pt;">
<span style="font-family: Cambria; font-size: 16.0pt; mso-ascii-theme-font: major-latin; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 9.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-theme-font: major-latin;">E’ una questione di
funzioni e valori. E’ ancora importante che la donna sia la protagonista della
generazione, educazione crescita della prole? Se questo è un valore importante
per l’umanità e la società, esso va tutelato, valorizzato, protetto con ogni mezzo. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-family: Cambria; font-size: 16.0pt; mso-ascii-theme-font: major-latin; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 9.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-theme-font: major-latin;">Leadership e femminilità: che cosa differisce dal modello maschile? <o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 36pt;">
<span style="font-family: Cambria; font-size: 16.0pt; mso-ascii-theme-font: major-latin; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 9.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-theme-font: major-latin;">Ritengo la parola leadership
abusata. Preferisco definire la
donna “una forza umanizzatrice” nel mondo non ancora del tutto scoperta. La
dedizione, la compassione, l’altruismo, la maternità affettiva, il prendersi
cura dei deboli. Sono forze del mondo, importantissime e indispensabili in
qualsiasi società, e sono forze tipicamente femminili. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-family: Cambria; font-size: 16.0pt; mso-ascii-theme-font: major-latin; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 9.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-theme-font: major-latin;">Madre e professionista: è possibile trovare una conciliazione? <o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 46.35pt;">
<span style="font-family: Cambria; font-size: 16.0pt; mso-ascii-theme-font: major-latin; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 9.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-theme-font: major-latin;">Assolutamente sì. Penso al
computer, lavorare in casa oggi è possibile e molte aziende sono family
friendly, una dirigente di Microsoft mi ha detto un giorno che le più
importanti decisioni le ha prese in videoconferenza mentre aspettava i figli
alle lezioni di nuoto.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-family: Cambria; font-size: 16.0pt; mso-ascii-theme-font: major-latin; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 9.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-theme-font: major-latin;">Ci può spiegare meglio il progetto <u><span style="color: #2e4b9b;"><a href="http://www.zenit.org/article-29299?l=italian">WomanWorldWeb</a></span></u>
in che cosa consiste?<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 46.35pt;">
<span style="font-family: Cambria; font-size: 16.0pt; mso-ascii-theme-font: major-latin; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 9.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-theme-font: major-latin;">Nella creazione di un
centro di eccellenza informatica per donne. Abbiamo notato che le donne sono
sempre più attive protagoniste sul web, molto capaci a creare community. Le
donne che formiamo entrano automaticamente a far parte di un circuito virale in
cui poter condividere progetti comuni, a livello globale e locale. L’inter
connettività fa miracoli! <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-family: Cambria; font-size: 16.0pt; mso-ascii-theme-font: major-latin; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 9.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-theme-font: major-latin;">Quale azioni concrete sono ispirate dal lavoro dell’istituto <o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 46.35pt;">
<span style="font-family: Cambria; font-size: 16.0pt; mso-ascii-theme-font: major-latin; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 9.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-theme-font: major-latin;">In questo momento siamo
fiere di aver coinvolto come docenti Google, Microsoft e Facebook, per la prima volta insieme, per parlare di responsabilità e etica della rete in un
Master sulla Comunicazione che ha attirato l’attenzione di molte realtà del
Terzo settore e della Chiesa. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-family: Cambria; font-size: 16.0pt; mso-ascii-theme-font: major-latin; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 9.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-theme-font: major-latin;">Che cosa consiglierebbe alle bambine, alle ragazze e alle giovani donne di
oggi per raggiungere la propria felicità? <o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 46.35pt;">
<span style="font-family: Cambria; font-size: 16.0pt; mso-ascii-theme-font: major-latin; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 9.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-theme-font: major-latin;">Credo che nella vita di noi
donne il momento più bello sia
stato quando siamo state innamorate. Innamoratevi veramente, giorno dopo giorno,
se si ama davvero una persona,
credo sia facile capire cosa è bene e cosa è male, facendo il bene, per
amore, si può essere felici. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-family: Cambria; font-size: 16.0pt; mso-ascii-theme-font: major-latin; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 9.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-theme-font: major-latin;">Alle donne di ieri che cosa rimprovera? Che cosa invece hanno fatto bene
per affermare la loro dignità e i loro talenti? <o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 46.35pt;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<span style="font-family: Cambria; font-size: 16.0pt; mso-ascii-theme-font: major-latin; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 9.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-theme-font: major-latin;">L’emancipazione raggiunta
dopo tante battaglie deve dimostrare la forza delle donne per umanizzare una società che con guerre,
carestie, inquinamento, ingiustizie e volgarità sta diventando disumana. <o:p></o:p></span></div>
<!--EndFragment-->Paolo Pugnihttp://www.blogger.com/profile/04984192431630717986noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5341083552034054042.post-90572423543435053772012-09-28T00:30:00.000+02:002012-09-28T00:30:02.864+02:00L'asilo del bamboccioni? Una replica
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<br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Romana e romanista, come dice
la biografia ufficiale, giornalista della pagina Esteri del CorSera, lunga
esperienza in terra statunitense, autrice di un blog sui diritti umani in
collaborazione con Amnesty International, <a href="https://twitter.com/msargentini" target="_blank"><b>Monica Ricci Sargentini</b></a> si concede puntate
di qualità su <b>27esimaora</b>, il blog al femminile del CorSera che “racconta le
storie e le idee di chi insegue un <a href="http://27esimaora.corriere.it/author/msargentini/" target="_blank">equilibrio tra lavoro (che sia in ufficio o in casa), famiglia, se stesse</a>. Il nome nasce da uno studio secondo il
quale la giornata delle donne in Italia dura 27ore allungandosi su un confine
pubblico-privato che diventa sempre più flessibile e spesso incerto”. Se con
“il lavoro e il senso di colpa” esplora la quadratura del cerchio tra maternità
e professione e in “le donne sono più intelligenti degli uomini?” disserta di
differenze tra i sessi e autostima, <a href="http://27esimaora.corriere.it/articolo/i-bamboccioni-nascono-allasilole-follie-dellinserimento-allitaliana/" target="_blank">è con il pezzo sui bamboccioni all’asiloche ha fatto il botto</a>. Non che gli altri articoli siano meno interessanti,
chiariamo, ma perché la reazione che ha suscitato la sua riflessione sulla
follia dell’inserimento all’italiana è stata di quelle che graffiano. No,
nessuno è corso a bruciare copie del CorSera davanti a via Solferino, ma sulla
rete la rissa tra i sostenitori di Monica e chi la apostrofava di crudeltà
verso l’infanzia si è fatta assai ruvida. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><i>Come mai le è venuto in mente
di toccare uno degli argomenti più pericolosi dell’educazione?</i><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Era tanto che volevo farlo.
Sono sempre stata molto <b>insofferente verso gli atteggiamenti iperprotettivi
delle mamme italiane</b>. Penso che un’educazione più spartana e “leggera” nel
senso di non ansiosa sia la ricetta giusta per crescere dei bambini sicuri di
sé, indipendenti e anche felici. Ai miei figli non impongo la maglietta della
salute, gli lascio fare il bagno anche dopo aver mangiato, non gli parlo delle
correnti d’aria e non penso mai che muoiano di fame. Se vogliono dormire da un amichetto
sono contenta. I gemelli a nemmeno tre anni sono andati in Inghilterra con la
tata a casa dei suoi genitori (che avevamo conosciuto), tutti hanno pensato che
fossimo pazzi, invece loro sono stati benissimo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><i>Secondo lei perché il suo
pezzo, con il quale concordo al 100%, ha sollevato queste reazioni molto
emotive?</i><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Perché ha toccato un nervo
scoperto, una situazione che è sotto gli occhi di tutti. E’ stato come dire “il
re è nudo”. <b>Che l’inserimento sia fatto per rassicurare le mamme e non i
bambini mi sembra abbastanza chiaro</b>. Alla base di questo ragionamento c’è la
diffidenza, la sfiducia nell’affidare agli altri i propri figli perché meglio
della mamma non c’è nessuno. Un atteggiamento che porta danni perché bisogna
essere aperti al mondo e non chiusi. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><i>Qual è il principio alla base
della sua riflessione?</i><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Che non bisogna trattare i
bambini come se fossero di porcellana ma al contrario <b>avere più fiducia nelle
loro possibilità di adattamento </b>e nella loro fame di conoscenza. Le faccio un
esempio: ci preoccupiamo sempre che non prendano freddo quando è noto che i
bambini hanno più caldo di noi. Basta ricordarsi questo per placare l’ansia.
Pensi che noi alla materna abbiamo avuto un grosso problema nella classe di Eva
perché la maestra pensava che non la coprissimo abbastanza! E lo stesso avviene
con l’inserimento. Perché mai andare a scuola dovrebbe essere traumatico?
Perché il bambino dovrebbe piangere? Dopotutto le occasioni di distacco dalla
madre possono essere molteplici, la scuola non è l’unica. Secondo me
l’inserimento è sintomo di ansia, di iperprotettività, rende il bambino
insicuro e fragile. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><i>Ma le mamme di oggi sono
troppo ansiose? Perché?</i><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><b>Un tempo c’era la saggezza
popolare. Quando nasceva un figlio si seguivano i consigli della mamma e della
nonna.</b> Oggi le donne sono sole e spesso <b>in balia delle mode</b>. Come quella
dell’allattamento a richiesta. Un’altra follia, non solo italiana questa volta,
per cui si consiglia con molta insistenza alle neomamme di non dare una routine
al bimbo sin da subito. Con il risultato che molte smettono sentendosi in colpa
terribilmente. E che il neonato fatica a prendere un ritmo, a dormire sin da
subito la notte e non fa mai un pasto completo. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><i>Quale responsabilità hanno
avuto e hanno gli operatori culturali, dagli psicologi fino ai giornali, nella
creazione di una mentalità pro-bamboccioni, cioè a favore
dell’iperprotezionismo sempre e comunque?</i><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Sicuramente la doverosa
attenzione alla psicologia è stata esasperata e anche svuotata di significato
perché tutti ormai si sentono padroni della materia. Così capita che la
maestra, anzi l’educatrice come si dice oggi, definisca oggetto transizionale
il libro che il bambino vuole portare a casa, senza sapere che magari quel
bambino manifesta spesso quel desiderio e non solo a scuola. Alla materna dei
miei figli ho notato un uso spropositato di paroloni per descrivere l’attività
dei bambini. L’altro giorno sul Corsera ho letto un articolo che invitava i
genitori a non buttare i giocattoli dei figli perché dietro ognuno di essi c’è
un ricordo! Ho cominciato a immaginare ridendo case piene di giocattoli dove
non si poteva più entrare. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><i>Perché all’estero è diverso
secondo lei?</i><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Non voglio generalizzare ma
sicuramente nel Nord Europa c’è più pragmatismo e quindi i piedi rimangono per
terra. Ci si fanno meno problemi a prendere un aereo con un neonato o a
portarlo in alta montagna. Quante famiglie abbiamo visto in giro con dei bambini
piccolissimi? Della scuola inglese, infatti, mi piace l’essenzialità. <b>Non mi
hanno mai chiesto di portare un bavaglino e questo perché il bambino deve
imparare a mangiare senza sporcarsi. Non lo trova giusto? </b>All’Università negli
Stati Uniti gli studenti vivono nel campus e si guadagnano i primi soldi con
qualche lavoretto. Io, per esempio, allo Smith College mettevo a posto i libri
in biblioteca e mi pagavano. Questo vuol dire educare all’autonomia.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><i>Quali sono a suo parere i
principali problemi che le famiglie oggi affrontano nell’educazione?</i><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">La mancanza di punti di
riferimento e di uno Stato che vada incontro alla famiglia. In Francia le madri
lavoratrici portano i bambini al nido a poche settimane dal parto. Qui invece
ti fanno sentire in colpa se non fai l’inserimento come se da quello si
misurasse il tuo attaccamento ai figli. E poi penso che sia negativa la
mancanza dell’autorità. <b>Quando i genitori giocano a fare gli amici dei propri
figli, quando i professori vengono messi continuamente in discussione non solo
dai ragazzi ma anche da papà e mamma, non può venire fuori nulla di buono</b>. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><i>Quali principi dovrebbe
seguire una famiglia nell’educazione?</i><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Questa è una domanda
difficile perché chiaramente ognuno alleva i figli secondo i propri principi.
<b>Io per esempio penso che sia importante un’educazione un po’ all’antica i cui
pilastri sono il rispetto, la gentilezza, l’onestà, la tenacia, la fiducia e
l’amore per gli altri, lo studio duro e naturalmente le buone maniere. Penso
anche che sia fondamentale un percorso spirituale. </b>Non mi sentirei mai di dire
a un bambino che Dio non esiste. Per decidere di non credere c’è sempre tempo. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><i>Può darci tre consigli
che una famiglia dovrebbe seguire per essere felice?</i><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Lei mi mette in difficoltà. Sicuramente il primo,
fondamentale, è <b>dormire</b>. Una famiglia felice deve poter riposare la notte.
Insegniamo ai neonati sin dai primi giorni ad addormentarsi da soli nella loro
stanzetta. Evitiamo i riti della buonanotte e se piangono non corriamo subito
in loro soccorso. Gli regaleremo la possibilità di essere autonomi sin da
subito!</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Il secondo è <b>amarsi</b>. Se i bambini respirano armonia e
tenerezza in casa cresceranno più sereni. Lo dico da figlia di divorziati. E’
chiaro che non è facile e a volte
non è possibile. Ma è fondamentale per la stabilità interiore e anche per i
futuri rapporti affettivi dei nostri figli. La famiglia che siamo è il modello
che loro in qualche modo avranno dentro per sempre. </span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Il terzo è <b>insegnargli a sognare</b>, a pensare che nulla sia
impossibile. Io l’ho imparato in America: se vuoi una cosa veramente puoi
ottenerla, basta che ti impegni. Non
a caso gli americani la ricerca della felicità l’hanno messa tra i diritti
elencati nella dichiarazione d’Indipendenza. Ai miei figli ripeto sempre che
non bisogna mollare mai. E ci credo veramente.</span><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"> </span></div>
<!--EndFragment-->Paolo Pugnihttp://www.blogger.com/profile/04984192431630717986noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-5341083552034054042.post-52445363924688886842012-09-25T08:09:00.001+02:002012-09-25T08:09:06.981+02:00La necessità di ascoltare strada maestra dell'educazione
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<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQVsNc6VyUps5ALKqWiFzS2ROdOZ8wvUGj8zITSwb-kwpStAJp2Ui6qmWewpjIvGzSpTTC94vmkKsgz2NK5UTiJqAuZ3Ad96TYxYvW9oOh6Oaq4Gq76eUBs5eCadgKpoiEhz5r4TIlY_7v/s1600/Saverio+Blog+200.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQVsNc6VyUps5ALKqWiFzS2ROdOZ8wvUGj8zITSwb-kwpStAJp2Ui6qmWewpjIvGzSpTTC94vmkKsgz2NK5UTiJqAuZ3Ad96TYxYvW9oOh6Oaq4Gq76eUBs5eCadgKpoiEhz5r4TIlY_7v/s320/Saverio+Blog+200.jpg" width="317" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 16.0pt; mso-ascii-font-family: Cambria; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Cambria; mso-hansi-theme-font: minor-latin; text-shadow: auto;"><i><br /></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 16.0pt; mso-ascii-font-family: Cambria; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Cambria; mso-hansi-theme-font: minor-latin; text-shadow: auto;"><i><br /></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 16.0pt; mso-ascii-font-family: Cambria; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Cambria; mso-hansi-theme-font: minor-latin; text-shadow: auto;"><i>"Sono un
educatore. Riaccendere la speranza è il compito di ogni educatore. <a href="http://www.lasfidaeducativa.it/">Questo blog è dedicato a tutti coloro che
credono in questa sfida</a>."</i><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 16.0pt; mso-ascii-font-family: Cambria; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: "Lucida Grande"; mso-bidi-font-size: 11.0pt; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Cambria; mso-hansi-theme-font: minor-latin;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 16.0pt; mso-ascii-font-family: Cambria; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: "Lucida Grande"; mso-bidi-font-size: 11.0pt; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Cambria; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Ecco: una
presentazione di questo tipo colpisce e stimola. Così ho colto l’opportunità di
porre qualche domanda a Saverio Sgroi, l’autore di queste due intriganti righe.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 16.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<i><span style="font-size: 16.0pt; mso-ascii-font-family: Cambria; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Times; mso-hansi-font-family: Cambria; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Che cosa significa "riaccendere la
speranza" e perché ce n'è bisogno oggi?<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 16.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 16.0pt; mso-ascii-font-family: Cambria; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Times; mso-hansi-font-family: Cambria; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Riaccendere la
speranza vuol dire <b>risvegliare nelle
persone il desiderio di cose grandi</b>. Un desiderio che negli adolescenti è
molto vivo ma che spesso questi perdono man mano che crescono e guardano agli
adulti: le paure, la disillusione, il disimpegno, a volte cinismo di chi
dovrebbe rappresentare per loro un modello di vita spegne in essi il desiderio
e la speranza nel futuro.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 16.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 16.0pt; mso-ascii-font-family: Cambria; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Times; mso-hansi-font-family: Cambria; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">A questo si
aggiunge il fatto che viviamo in un mondo appiattito sulla dimensione
orizzontale, ma l'uomo è fatto anche per un’altra dimensione, quella verticale.
Se la esclude perde di vista il senso della propria vita.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 16.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<i><span style="font-size: 16.0pt; mso-ascii-font-family: Cambria; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Times; mso-hansi-font-family: Cambria; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Qual è la principale sfida educativa di oggi?<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 16.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 16.0pt; mso-ascii-font-family: Cambria; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Times; mso-hansi-font-family: Cambria; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Credo che la sfida
più grande che abbiamo davanti sia quella di riscoprire la bellezza di educare.
Da un lato dobbiamo recuperare una dimensione pedagogica che purtroppo negli
anni ha lasciato troppo spazio a quella patologica: si ricorre troppo spesso al
terapeuta perché non si educa più. Dall'altro lato è necessario riscoprire il
senso dell'educazione e cioè aiutare l'uomo a diventare quello che è chiamato
ad essere: una persona libera che si realizza nella relazione di impegno con
gli altri.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 16.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<i><span style="font-size: 16.0pt; mso-ascii-font-family: Cambria; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Times; mso-hansi-font-family: Cambria; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Che cosa preoccupa le famiglie oggi?<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiq2f_j3QlUm3wGawclPnNRHznIYr21TH2EaUzDEVErhkCE1vQNJYAoXsYn50fS0AHCc5EHMjZ7trTrijiNK_S7g03NjGBAc3OVp2bCyyh2IyvEFhMaNxrvBbA817L6EXLXPuO_WJqkqLWm/s1600/blogsave.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiq2f_j3QlUm3wGawclPnNRHznIYr21TH2EaUzDEVErhkCE1vQNJYAoXsYn50fS0AHCc5EHMjZ7trTrijiNK_S7g03NjGBAc3OVp2bCyyh2IyvEFhMaNxrvBbA817L6EXLXPuO_WJqkqLWm/s1600/blogsave.jpg" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 16.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 16.0pt; mso-ascii-font-family: Cambria; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Times; mso-hansi-font-family: Cambria; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">È difficile dirlo
in poche righe. Credo che le famiglie risentano del <b>clima di incertezza</b> che si respira nella società. Le difficoltà del
lavoro, quelle educative, la precarietà delle relazioni, ci condizionano e ci
fanno reagire, quasi senza che ce ne rendiamo conto, con un innalzamento del
livello ansiogeno. Si diventa ossessivamente preoccupati del futuro dei figli,
ma anche del loro presente. Questo però rischia di limitare lo sviluppo
dell’autonomia nei ragazzi. Se essi si sentono costantemente sotto il controllo
dei genitori, se sanno che tanto poi ci sono papà e mamma a tirarli fuori dai
guai, come faranno a crescere e a divenire capaci di sbrigarsela da soli?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 16.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<i><span style="font-size: 16.0pt; mso-ascii-font-family: Cambria; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Times; mso-hansi-font-family: Cambria; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Che cosa fa soffrire le famiglie oggi?<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 16.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 16.0pt; mso-ascii-font-family: Cambria; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Times; mso-hansi-font-family: Cambria; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Anche a questa
domanda è difficile rispondere. Credo che la sofferenza sia uno dei più grandi
misteri della vita dell’uomo, un mistero di fronte al quale ciascuno di noi
dovrebbe fare un passo indietro prima di dire qualsiasi parola. Un passo
indietro di rispetto nei confronti di chi soffre. Premesso ciò, penso che ciò
che fa soffrire i genitori sia sempre la stessa cosa, oggi come ieri: vedere
sbagliare il proprio figlio e sentirsi impotenti, aver paura che le scelte che
compie non lo rendano felice, fare i conti con la sua richiesta di libertà e
autonomia. So per esperienza che si soffre tanto davanti ad un ragazzo
adolescente che reclama la sua libertà. Ma, dicevo prima, è il prezzo da pagare
per farlo diventare grande.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 16.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<i><span style="font-size: 16.0pt; mso-ascii-font-family: Cambria; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Times; mso-hansi-font-family: Cambria; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Quali sono i temi del tuo blog che ottengono
maggiore interesse? perché secondo te?<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 16.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<b><span style="font-size: 16.0pt; mso-ascii-font-family: Cambria; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Times; mso-hansi-font-family: Cambria; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Sono i temi che riguardano l’affettività:
l’intimità, le emozioni, i sentimenti, la sessualità</span></b><span style="font-size: 16.0pt; mso-ascii-font-family: Cambria; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Times; mso-hansi-font-family: Cambria; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">. Non mi meraviglia che sia così, perché oggi è più
facile comunicare con i sentimenti piuttosto che con la razionalità. I genitori
stessi hanno un rapporto diverso con i figli, rispetto a come era qualche
decennio fa, la famiglia da normativa si è trasformata in affettiva. Anche gli
articoli su Facebook riscuotono un grande successo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 16.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<i><span style="font-size: 16.0pt; mso-ascii-font-family: Cambria; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Times; mso-hansi-font-family: Cambria; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Dal tuo osservatorio che spaccato di famiglia ne
risulta?<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 16.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 16.0pt; mso-ascii-font-family: Cambria; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Times; mso-hansi-font-family: Cambria; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Premetto che il
mio è un osservatorio parziale, ossia il punto di vista degli adolescenti. I
ragazzi oggi non fanno la guerra ai genitori, come avveniva vent’anni fa. Anzi,
essi hanno il desiderio di comunicare con i propri genitori, anche se lo fanno
a modo loro; e <b>soprattutto hanno un
grande desiderio di essere capiti e ascoltati.</b> Credo che la partita oggi si
giochi sulla capacità dei genitori di imparare ad ascoltare i propri figli.
Conosco ragazzi che hanno uno splendido rapporto con i genitori perché sanno
che possono sempre contare sempre su di essi, quando lo vogliono. Direi che c’è
un grande bisogno di una famiglia molto comunicativa.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 16.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<i><span style="font-size: 16.0pt; mso-ascii-font-family: Cambria; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Times; mso-hansi-font-family: Cambria; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Ci dai tre consigli per avere una famiglia...
felice?<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 16.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 16.0pt; mso-ascii-font-family: Cambria; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Times; mso-hansi-font-family: Cambria; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Mia mamma mi dice
sempre che per andare d’accordo, in famiglia come nella vita, bisogna essere
disposti a cedere qualche volta. Non sempre, ovviamente. Bisogna imparare a
farlo “a turno”.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 16.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 16.0pt; mso-ascii-font-family: Cambria; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Times; mso-hansi-font-family: Cambria; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">E allora i tre
consigli che mi sento di dare sono: <b>comprendersi,
accettarsi, e fidarsi a vicenda.<o:p></o:p></b></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; mso-ascii-font-family: Cambria; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Times; mso-hansi-font-family: Cambria; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">In definitiva non dico nulla di nuovo,
perché sono gli ingredienti dell’amore!<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVVdp1H_fM8uDe7aicqgvqPewTNVINODBRNCMNzLn7UYxoNBo-aAEnk8VcZGL6wnH4mQsNqiQ1zOQnCi6h-2vlwpGx0EzshoXHgG1EFLIjyGWMRm8a6Ix4G6TxOnI6WD1GoLfJHDLU5yZp/s1600/zingaro1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVVdp1H_fM8uDe7aicqgvqPewTNVINODBRNCMNzLn7UYxoNBo-aAEnk8VcZGL6wnH4mQsNqiQ1zOQnCi6h-2vlwpGx0EzshoXHgG1EFLIjyGWMRm8a6Ix4G6TxOnI6WD1GoLfJHDLU5yZp/s1600/zingaro1.jpg" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Saverio
Sgroi, è </span><span style="font-size: 16.0pt; mso-ascii-font-family: Cambria; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: "Lucida Grande"; mso-bidi-font-size: 11.0pt; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Cambria; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">direttore del Centro di Orientamento dell’Arces di Palermo,
educatore e prossimo giornalista.</span><span style="font-size: 16.0pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"> </span><span style="font-size: 16.0pt; mso-ascii-font-family: Cambria; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: "Lucida Grande"; mso-bidi-font-size: 11.0pt; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Cambria; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Lavora da più di 20 anni in attività
educative con gli adolescenti, che incontra frequentemente nelle scuole per
parlare di educazione dell’affettività. Ha svolto diverse conferenze e incontri
per educatori (genitori e docenti) sul mondo degli adolescenti,
sull’affettività, sulla comunicazione genitori-figli e sui social network.</span><span style="font-size: 16.0pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"> </span><span style="font-size: 16.0pt; mso-ascii-font-family: Cambria; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: "Lucida Grande"; mso-bidi-font-size: 11.0pt; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Cambria; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Dal
2008 ha fondato e gestisce il portale per teenagers <a href="http://www.cogitoetvolo.it/">Cogito et Volo</a> Da quasi due anni scrive
per alcune riviste periodiche, su temi che riguardano l’educazione. I suoi
articoli sono raccolti sul sito <a href="http://www.lasfidaeducativa.it/">La
sfida educativa</a>.</span><span style="font-size: 16.0pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><o:p></o:p></span></div>
<!--EndFragment-->Paolo Pugnihttp://www.blogger.com/profile/04984192431630717986noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5341083552034054042.post-7535714770655787572012-09-22T10:07:00.003+02:002012-09-25T08:11:33.435+02:00Un eroe per papà<!--[if gte mso 9]><xml>
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<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUonRu9SWw2ffrWtqIpnaQDldgGtRscTWgs7UW1nPinppVSjeOUWzyX3qVNHpFSIzm4DzDWD61BJRUcNpSpeol5kyPFo6onqGmmiNA4yd3x9njVg_6161UF2vB9KX4-Wgt5G91DkjzF6Fx/s1600/Meeker+Papa+sei+tu+il+mio+eroe.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUonRu9SWw2ffrWtqIpnaQDldgGtRscTWgs7UW1nPinppVSjeOUWzyX3qVNHpFSIzm4DzDWD61BJRUcNpSpeol5kyPFo6onqGmmiNA4yd3x9njVg_6161UF2vB9KX4-Wgt5G91DkjzF6Fx/s320/Meeker+Papa+sei+tu+il+mio+eroe.jpg" width="230" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ci sono libri che sgomentano, che vorresti non aver mai
incrociato. Come un bambino, vorresti ficcare la testa sotto il cuscino per
fingere che non esista, che il vento sia solo vento e non il soffio di un
dinosauro gigantesco pronto a distruggere la tua casa e portarti via le persone
che ami. Eppure non sei più bambino e il mostro lo devi guardare negli occhi perché solo così,
solo prendendone consapevolezza, lo puoi sfidare e vincere e ricacciarlo
lontano. </span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Che siano tempi duri per l’educazione nemmeno un provocatore
d’esperienza e d’eccezione può negarlo, che il rigurgito di ubris dei padri
stia travolgendo, come un’onda sozza e morbida, i figli forse non tutti lo
comprendono, ammaliati dal canto delle sirene che promettono libertà
nascondendo nella fossa dei cadaveri la responsabilità che li ha ridotti prima
a pòrci e poi a carogne. Ma è così.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">E quando pensi di startene tranquillo, nel tuo guardino a
contemplare le rose, mentre attorno la catastrofe nucleare sta radendo tutto al
suolo e incenerendo, ecco che basta un libro, o una conversazione
apparentemente banale a tavola d’estate sull’uso dell’intimità delle figlie,
per prenderti per i capelli e ficcarti con violenza la testa sottacqua.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ed è un vero e proprio waterbording questo saggio di Meg
Meeker, pediatra statunitense con interesse per l’educazione, tradotto in
Italia dalla brava Sossy Manoukian, anch’essa esperta di pedagogia e
adolescenti, il cui titolo originale Strong fathers strong daughters è stato
tradotto con il più colorito ed immediato <a href="http://www.ares.mi.it/index.php?pagina=libro&id=548&q=Pap%E0,-sei-tu-il-mio-eroe">Papà
sei tu il mio eroe</a>. Ho
intervistato Sossy chiedendole di entrare in profondità nel testo e <a href="http://ow.ly/caFke">qui (prima parte</a>) e <a href="http://ow.ly/ceDmT">qui
(seconda parte</a>) trovate le sue sagge risposte che illustrano perché il
padre ha un ruolo così significativo nella vita e nello sviluppo delle figlie
femmine e deve proprio essere il loro eroe. </span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Mi riservo di approfondire il terrore che questo libro mi ha
spalancato d’innanzi per convincere anche voi non solo a leggerlo, ma a darvi da
fare –subito- per evitare che le nostre figlie cadano in quest’abisso di dolore
che potrebbe segnarle per tutta la vita. Perché di questo si tratta, della loro
felicità, del loro futuro, della loro solidità. Che è una illusione pensare che
averle attrezzate con una buona e dettagliata educazione sessuale per farle
camminare solari e fiorite nell’altopiano della vita, dove tutto è profumo e
cielo e vette innevate. Anzi, la devastante descrizione di quali effetti una
precoce e frequente intimità dilapidata possa produrre nell’esistenza di una
bambina –gli studi istituzionali statunitensi riportati dalla Meeker parlano di
inizio delle attività sessuali intorno agli 11 anni- se il padre non prova
almeno a indirizzarla verso una strada corretta, producono un sano senso di
auto-analisi in ogni genitore, nel tentativo di comprendere dove e quando ha
sbagliato e che cosa può fare per correggersi.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Perché è inutile illudersi: tutti sono esposti alla
debolezza e non esiste nessuna famiglia che possa garantire che i suoi ragazzi
no, mai e poi mai, perché noi, perché i valori, perché le amicizie… Conosco più
giovani di “buona famiglia”, tutti “casa, scuola e oratorio”, tutti
“volontariato e preghiere” che si sono sposati perché in tre che non…. Lasciamo
perdere.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Arriva una età in cui un genitore può solo affidarsi a due
cose, e con grande differenza che non sto qui a dettagliare: la preghiera e ciò
che ha fatto fin lì. Infatti questo dobbiamo pensare: che siamo stati capaci di
trasmettere il senso di quei valori –redde ratinem!- per cui vale la pena, per
cui la pazienza paga, per cui il pudore non è oscurantismo. E non favorire le
tentazioni, non giocare a fare il moderno e facilitare, ben consapevole che
l’occasione si può creare comunque e ovunque. Poi c’è la libertà, quella dura e
tagliente cosa che Dio ha creato per permetterci l’amore, e la responsabilità
–oh questa sì da insegnare- che a se stessi e a Dio dovranno rendere conto. </span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Per questo il saggio di Meg Meeker è un aiuto formidabile,
perché ci guida a comprendere come padri che cosa possiamo fare per mettere
tutto in gioco, tutto sul loro comodino perché in questa giungla metropolitana
oggi sappiano difendere se stesse dai seducenti Lucignoli che in tutti i modi,
agghindandosi da principiazzuri o da lupi famelici (e non so oggi che cosa
attizzi di più), trascinino le nostre bambine nel paese dei profumi, che i
balocchi li hanno ormai lasciati alle spalle…</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">E se osate pensare che la mia è realmente una bambina e c’è
tempo e non è il caso di preoccuparsi ora, sia anatema, perché state perdendo
il tempo di seminare ed è un tempo che scivola via più rapido di una Olimpiade,
di una medaglia persa all’ultimo secondo, o rubata da una giuria compiacente. </span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Leggete e poi mi direte. Non sciupate il tempo, che non si
sa mai se ci offrirà mai nuovamente il suo sguardo benigno.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<!--EndFragment-->Paolo Pugnihttp://www.blogger.com/profile/04984192431630717986noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5341083552034054042.post-71788911754134410632012-09-13T07:00:00.000+02:002012-09-13T07:00:05.340+02:00Bamboccioni all'asilo? <br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ripubblichiamo volentieri questo <a href="http://27esimaora.corriere.it/articolo/i-bamboccioni-nascono-allasilole-follie-dellinserimento-allitaliana/#more-5863" target="_blank">articolo apparso sul blog 27esimaora</a> del CorSera in data 12 settembre 2012 perché offre interessanti riflessioni sull'educazione fin dalla scuola materna e sul ruolo dei genitori nell'educazione all'autonomia. </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Interessante ragionare sull'ansia dei genitori che sembrano, specie nei commenti sulla pagina originale, tra chi accusa l'autrice di schierarsi dalla parte dei "parcheggiatori" di figli e chi invece ne sostiene le tesi confermando che questo atteggiamento iperprotettivo finisce per generare bamboccioni.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ma davvero si può parlare di trauma dell'abbandono? Davvero non è possibile sviluppare la fortezza dei bambini fin dall'asilo? Davvero non si può superare l'ansia dell'abbandono? Davvero si rischia di lasciare strascichi profondi nella psiche dei piccoli? Come hanno fatto le nostre generazioni a sopravvivere a tutti questi traumi, dato che in passato queste "delicatezze" erano ignote?</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ringraziamo l'autrice <a href="https://twitter.com/msargentini" target="_blank">Monica Ricci Sargentini </a>per questa intelligente provocazione.</span><br />
<br />
<br />
<div class="scritto_da" style="background-color: white; border: 0px; color: #787a7a; float: left; font-family: arial !important; font-size: 11px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
di <a href="http://27esimaora.corriere.it/author/monica-ricci-sargentini/" name="&lid=27esimaora.corriere.it/author/monica-ricci-sargentini/&lpos=homearticle-box = 1__link-position = 2" rel="author" style="border: 0px; color: #464646; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;" title="Articoli scritti da: Monica Ricci Sargentini">Monica Ricci Sargentini</a></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; clear: both; color: #787a7a; font-family: Georgia, Palatino, serif; font-size: 14px; height: 0px; line-height: 21px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
</div>
<div class="tag" style="background-color: white; border: 0px; color: #787a7a; font-family: arial; font-size: 11px; margin: 5px 0px 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Tags: <a href="http://27esimaora.corriere.it/tag/figli/" name="&lid=27esimaora.corriere.it/tag/figli/&lpos=homearticle-box = 1__link-position = 3" rel="tag" style="border: 0px; color: #cc2026; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: bold; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">figli</a>, <a href="http://27esimaora.corriere.it/tag/mamma-chioccia/" name="&lid=27esimaora.corriere.it/tag/mamma-chioccia/&lpos=homearticle-box = 1__link-position = 4" rel="tag" style="border: 0px; color: #cc2026; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: bold; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">mamma chioccia</a>, <a href="http://27esimaora.corriere.it/tag/scuola-materna/" name="&lid=27esimaora.corriere.it/tag/scuola-materna/&lpos=homearticle-box = 1__link-position = 5" rel="tag" style="border: 0px; color: #cc2026; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: bold; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">scuola materna</a></div>
<hr class="pre_postbody" style="background-color: white; color: #787a7a; font-family: Georgia, Palatino, serif; font-size: 14px; line-height: 21px; visibility: hidden;" />
<div class="contenuto_articolo" style="background-color: white; border: 0px; color: #787a7a; font-family: Georgia, Palatino, serif; font-size: 14px; line-height: 21px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<div style="border: 0px; font-style: inherit; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
In questi giorni si aprono le scuole. L’inizio dell’anno scolastico dovrebbe essere un <strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">momento gioioso </strong>per i bambini e i loro genitori. Ma per quelle mamme e, più raramente, per quei papà che portano i loro figli alla materna l’ingresso nella scuola sarà un percorso a ostacoli, una specie di incubo kafkiano che si chiama <strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">inserimento</strong>. Il programma varia a seconda dell’Istituto ma, quasi sempre, prevede un paio di settimane in cui i bambini devono adattarsi al nuovo ambiente <strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">progressivamente per non subire traumi</strong> e quindi vengono accompagnati da uno dei genitori in classe: all’inizio restano per una quantità di tempo minima che poi lentamente aumenta fino ad arrivare al tempo pieno. Un fenomeno tutto italiano che spesso obbliga la mamma o il papà persino a prendersi le ferie.</div>
<div style="border: 0px; font-style: inherit; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span id="more-5863" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"></span><br />L’anno scorso è toccato anche a noi. Alla scuola materna di Via Mantegna a Milano hanno deciso a priori, senza nemmeno conoscere i pargoli, che i nostri due gemelli dovevano iniziare con un’ora di asilo al giorno e<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> uno dei genitori doveva sempre essere presente</strong>. Ma io ero a Londra per lavoro e questo ha creato un primo problema visto che Eva e Bruno erano in classi diverse. Quale madre snaturata va all’estero in un momento così importante (sottinteso potenzialmente difficile/traumatico) per i propri figli? Come mai non si sente immensamente in colpa? Ma tant’è le maestre hanno dovuto far buon viso a cattivo gioco e accontentarsi della tata (e di mio marito ovviamente). Io mi sono presentata quando ormai la settimana di passione era quasi finita. Ero in classe con Bruno che giocava senza problemi, dopo cinque minuti ho cominciato a friggere, la mia presenza mi sembrava totalmente inutile. Così ho chiesto alla maestra se me ne potevo andare visto che il bambino era chiaramente “inserito”. Ma lei mi ha risposto scandalizzata di no, che la prassi era aspettare almeno una mezz’ora a prescindere da come si comportava il pargolo.</div>
<blockquote style="border-left-color: rgb(231, 231, 231); border-left-style: solid; border-width: 0px 0px 0px 5px; font-family: inherit; font-style: italic; margin: 0px 0px 0px 20px; outline: 0px; padding: 0px 0px 0px 5px; quotes: ''; vertical-align: baseline; width: 430px;">
<div style="border: 0px; font-style: inherit; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
La domanda che vi pongo è la seguente: perché dobbiamo drammatizzare in questo modo un evento naturale e piacevole come l’ingresso alla materna? Cosa devono pensare i nostri figli? Che li stiamo portando in un luogo pericoloso dove forse non vorranno restare perché sicuramente è meglio passare il tempo con la mamma? E poi ci lamentiamo dei bamboccioni che a trent’anni stanno ancora a casa con i genitori! Ma se glielo abbiamo insegnato noi tra mille premure, paure, apprensioni supportate dalla psicologia da salotto che è tanto in voga.</div>
</blockquote>
<div style="border: 0px; font-style: inherit; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
E’ vero. Un tempo i nostri nonni si facevano pochi problemi. E spesso crescevano i figli a suon di sganassoni. Ma oggi siamo passati all’eccesso opposto. Alleviamo i nostri bambini come se fossero fatti di porcellana, crediamo che possano rimanere segnati a vita se perdono un giocattolo che gli è caro, li copriamo fino a farli scoppiare di caldo per paura che si ammalino (non a caso siamo il Paese delle correnti d’aria e della cervicale), chiediamo se e cosa hanno mangiato come se ci fosse il rischio che muoiano di fame. Non capiamo che <strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">il regalo più grande che possiamo fargli è l’indipendenza</strong>, la capacità di camminare con le proprie gambe, di non temere gli altri.</div>
<div style="border: 0px; font-style: inherit; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
In altre parti del mondo non è così. <strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">L’inserimento non esiste</strong>. Ne ho avuto la prova venerdì scorso quando è iniziato il primo anno di materna nella scuola britannica di Milano, Sir James Henderson School. Io e mio marito abbiamo portato i bambini in due classi diverse dove sono stati accolti con grande serenità. Dopo cinque minuti Eva dipingeva, Bruno giocava. Ho detto a una delle due maestre: “Vedo che il bambino è tranquillo, io andrei”. Lei mi ha risposto: <strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">“Signora prima se ne va e più facile sarà il mio compito!”. </strong> Non potevo credere alle mie orecchie. Tempo pieno da subito e senza drammi. Certo qualcuno piangeva. E allora la mamma rimaneva lì per qualche minuto in più. Ma poi se ne andava comunque e il piccolo dopo poco smetteva. Come è normale che sia, tranne che qui da noi. Tanto che la direttrice della lower school, Angela Dean, si è sentita in dovere di fare ai genitori il seguente discorso:</div>
<blockquote style="border-left-color: rgb(231, 231, 231); border-left-style: solid; border-width: 0px 0px 0px 5px; font-family: inherit; font-style: italic; margin: 0px 0px 0px 20px; outline: 0px; padding: 0px 0px 0px 5px; quotes: ''; vertical-align: baseline; width: 430px;">
<div style="border: 0px; font-style: inherit; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
“Uno dei nostri obiettivi è l’indipendenza. Sappiamo che l’approccio in Italia è molto protettivo. Gli mettete sempre voi il maglione, gli preparate la cartella. Per favore cercate di cambiare atteggiamento e rendete i vostri figli più autonomi. Altrimenti a scuola si aspetteranno da noi lo stesso comportamento!”.</div>
</blockquote>
<div style="border: 0px; font-style: inherit; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
E’ ora che noi mamme italiane impariamo ad allentare la corda, a essere più leggere, a non rimuginare. Una volta una mia amica mi ha confessato di provare un immenso piacere ad avere i figli che piangevano non appena usciva di casa: “Mi fa sentire la più importante”. Senza rendersi conto di quanto così li rendeva insicuri, negandogli la libertà di crescere cittadini del mondo.</div>
</div>
<br />
Paolo Pugnihttp://www.blogger.com/profile/04984192431630717986noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5341083552034054042.post-5681987659119257552012-08-28T00:30:00.000+02:002012-08-28T00:30:02.428+02:00Ragazzi a digitalizzazione globale<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: red; font-family: Verdana, sans-serif;"><b><i>Per gentile concessione della rivista Fogli (Edizioni Ares) pubblichiamo l'intervista al prof. Luis Cardona sui digital kids</i></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 11.0pt; mso-fareast-language: IT;"><br /></span>
<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 11.0pt; mso-fareast-language: IT;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7Vm4nqEkcoV6Y-NyDvtjynVcFQJL6z3SE4pQGBJ3t2FKwPoXd7qTOlbkCghbzXxw9-L0cpXqP56VWp82KvQ98gPJL8Vkw_nGcuYLeNI3jc0y5AMbBWlx3dcZV0hk8VpqJFe7ZCR5RdXQI/s1600/cardona.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7Vm4nqEkcoV6Y-NyDvtjynVcFQJL6z3SE4pQGBJ3t2FKwPoXd7qTOlbkCghbzXxw9-L0cpXqP56VWp82KvQ98gPJL8Vkw_nGcuYLeNI3jc0y5AMbBWlx3dcZV0hk8VpqJFe7ZCR5RdXQI/s1600/cardona.jpg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 11.0pt; mso-fareast-language: IT;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 11.0pt; mso-fareast-language: IT;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 11pt;"><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><i>Dopo la maturità,<b>
Luis Cardona</b> si trasferisce da Barcellona, sua città natale, in Svizzera, dove
si<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 11pt;"><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><i>laurea in
Economia aziendale a Ginevra e poi in Informatica a Zurigo. Dopo aver lavorato
presso<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 11pt;"><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><i>una fondazione
zurighese seguendo progetti di alfabetizzazione informatica in Europa (Italia<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 11pt;"><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><i>compresa), ha
svolto un’attività di ricerca nel campo dell’intelligenza artificiale (sistemi
esperti)<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 11pt;"><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><i>che si è conclusa
nel 1994 con un dottorato presso l’Università di Friburgo. Da quel momento<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 11pt;"><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><i>si è dedicato
completamente alla formazione giovanile, prima dirigendo residenze
universitarie a<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 11pt;"><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><i>Friburgo e
Zurigo, poi fondando un Club giovanile a Lugano, nel 1998.<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 11pt;"><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><i>Nel tentativo di
sviluppare un nuovo approccio pedagogico che sia veramente efficace contro<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 11pt;"><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><i>l’attuale
emergenza educativa e che possa portare serenità nelle famiglie e nei ragazzi,
ha messo<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 11pt;"><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><i>in piedi con
alcuni amici e collaboratori un progetto educativo, chiamato Everest, che è
allo stesso<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 11pt;"><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><i>tempo un liceo
futuristico e un centro di ricerca neuro-psico-pedagogico. Il progetto prevede<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 11pt;"><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><i>una rete
formativa con diversi centri di attività: Lugano (sede dell’Everest) e partners
ospitanti a<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 11pt;"><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><i>Washington,
Londra, Colonia, Palermo e Nairobi.</i></span></span><span style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16.5pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #687ab9;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Professor Cardona, che
cos’è l’emergenza educativa di cui si<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #687ab9;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">sente tanto parlare?<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><span style="color: #222222;">L’emergenza educativa nasce
come il risultato di due </span><span style="color: #222222;">rivoluzioni culturali di
fine secolo scorso: la rivoluzione </span></span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">del ’68 e la rivoluzione
digitale (Internet, cellulare, </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Facebook...). La scuola sta
perdendo il contatto con la </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">realtà, poiché non evolve
e, dunque, non riesce a trovare </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">un suo ruolo all’interno di
un mondo che sta cambiando</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><span style="color: #222222;">molto velocemente. Questa
perdita di contatto con la </span><span style="color: #222222;">realtà sta portando a un
numero molto elevato di fallimenti </span></span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">scolastici. La cosa che
rende perplessi gli esperti è </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">che i ragazzi, invece di
cercare di impegnarsi per evitare </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">le insufficienze, le
accettano come qualcosa di «normale».</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><span style="color: #222222;">Sembra che a loro non
importi molto il rischio di dovere </span><span style="color: #222222;">ripetere l’anno...</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><span style="color: #222222;">Davanti a questo
atteggiamento di boicottaggio del sistema </span><span style="color: #222222;">scolastico, la scuola non
sa come reagire: non sembra che </span></span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">ci siano soluzioni in
vista. Questo disagio, sempre maggiore, </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">mette in grande tensione le
famiglie: i genitori, </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">davanti a questi insuccessi
dei figli, non sanno più come </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">relazionarsi con loro. La
sfida educativa finisce per diventare</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><span style="color: #222222;">anche una sfida all’interno
della coppia. Purtroppo </span><span style="color: #222222;">molte famiglie non reggono
e i legami famigliari finiscono </span></span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">per rompersi. Il tessuto
famigliare si sta sciogliendo: e </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">questo è un grande male per
tutta la società.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><span style="color: #222222;">L’emergenza educativa però
non è dovuta principalmente </span><span style="color: #222222;">ai ragazzi che non vogliono
impegnarsi. In questo contesto</span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="color: #222222;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">i ragazzi, più che colpevoli, sono vittime.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #687ab9;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Una volta Giovanni Paolo II
disse che se avesse dovuto salvare,<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #687ab9;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">per ipotesi assurda, un
solo versetto della sacra<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #687ab9;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Scrittura avrebbe scelto:
«La verità vi farà liberi». Quale<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #687ab9;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">verità occorre far
conoscere ai giovani, e come?<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><span style="color: #222222;">Per essere felici bisogna
essere veramente liberi. I giovani </span><span style="color: #222222;">non amano sentirsi
predicare la verità; quello che veramente</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><span style="color: #222222;">cercano è la testimonianza
di un amore autentico. </span><span style="color: #222222;">Sono alla ricerca di
qualcuno che li ami per quello che</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><span style="color: #222222;">sono, con i loro sogni, i
loro limiti, i loro difetti, le loro </span><span style="color: #222222;">speranze. Per questo vedono
spesso nell’amicizia il valore</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><span style="color: #222222;">più alto. Purtroppo molti
di loro sperimentano ben presto </span><span style="color: #222222;">la delusione di una falsa
amicizia, quando si accorgono </span></span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">che è interessata. Scoprono
che sono benvoluti soltanto </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">quando sono utili e/o
piacevoli, quando si comportano </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">bene e vanno bene a scuola,
quando hanno soldi o sono </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">sexy. Scoprendosi
strumentalizzati, vivono queste false</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><span style="color: #222222;">amicizie come autentici
tradimenti. Una parte della trasgressione </span><span style="color: #222222;">giovanile si può spiegare
come provocazione </span></span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">nei confronti degli adulti,
particolarmente dei genitori: </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">«Vediamo se mi ami anche
quando non mi comporto</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #222222;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">come vuoi tu».<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #222222;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #687ab9;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Il successo delle Giornate
Mondiali della Gioventù sta a </span></span><span style="color: #687ab9; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">dimostrare che i giovani,
anche oggi, ascoltano volentieri chi </span><span style="color: #687ab9; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">parla loro con
autorevolezza e con esigenza: lo sperimenta</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #687ab9;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">anche lei nel suo lavoro di
formazione?<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><span style="color: #222222;">Ho trovato molti ragazzi
che, potendo, vorrebbero essere </span><span style="color: #222222;">bravi, ma che non ci riescono. Di solito questi ragazzi </span></span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">hanno l’autostima molto
bassa, in gran parte dovuta al </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">fatto che gli adulti di
riferimento – genitori, docenti ecc. </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">– non risparmiano critiche
nei loro confronti, dimenticando </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">invece di lodarli quando lo
meritano. Facciamo </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">loro molto male pensando
che sono una «generazione </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">perduta». In realtà, stanno
gridando con un linguaggio </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">non verbale: aiuto!</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><span style="color: #222222;">Arrivano a un punto di
scoraggiamento tale che non </span><span style="color: #222222;">osano neanche cercare di
migliorare. Nel loro tentativo </span></span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">di fuga da una realtà che
sembra loro troppo difficile e </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">ingiusta, tendono ad
aggregarsi con coetanei che hanno </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">più o meno gli stessi
problemi. Una volta che si forma il </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">gruppo «problematico»,
diventa molto difficile che </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">accettino un discorso
autorevole ed esigente, </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">semplicemente perché
l’amicizia e la «fedeltà» </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">nei confronti del gruppo
impediscono loro </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">di cambiare atteggiamento.
Se invece si </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">riesce a trasmettere loro
la speranza che </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">possono diventare così
bravi come desidererebbero,</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><span style="color: #222222;">allora possono accettare di
aggregarsi a coetanei </span><span style="color: #222222;">che, come loro, hanno la
speranza di migliorare. Una volta</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #222222;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">creato un gruppo che si
sente «in cammino verso la virtù», diventa relativamente<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><span style="color: #222222;">facile motivarli ad
ascoltare discorsi esigenti, perché </span><span style="color: #222222;">hanno il desiderio e la
speranza di diventare bravi.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #687ab9;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #687ab9;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Da quanti anni si occupa di
orientamento e formazione dei </span></span><span style="color: #687ab9; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">giovani? Ci sono stati
cambiamenti nel modo di vivere questa </span><span style="color: #687ab9; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">tappa della vita?</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #222222;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Me ne occupo da più di 25
anni. I cambiamenti dei giovani </span></span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">in questi anni sono stati
enormi, ma, secondo me, </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">ci saranno cambiamenti
ancora più sensibili nei prossimi </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">10-15 anni.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #687ab9;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #687ab9;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Si può educare ancora,
nell’èra di Internet, attraverso la lettura?<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #687ab9;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Ci sono libri che
consiglia?<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #222222;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Così come ci sono state
tecnologie che non esistono quasi </span></span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">più, come il VHS, ho il
sospetto che fra poco il libro, </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">come supporto informativo
sequenziale-cartaceo, possa </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">scomparire, come sono scomparsi i papiri, le pergamene e </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">le tavolette di argilla.
Non è il libro ciò che conta, ma il </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">contenuto del libro, la
«storia». In altre parole è il «documento</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #222222;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">» che conta, non tanto il
«formato del file».<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #222222;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Un ragazzo che ha visto una
storia al cinema, di solito<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #222222;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">non vuole più leggere il
«libro del film» (ci sono onorevoli </span></span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">eccezioni che confermano la
regola, soprattutto fra le </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">ragazze). Un ragazzo che
inizia presto a usare il computer </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">e che vede molti film alla
Tv o al cinema, sviluppa un </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">modo di acquisire le
informazioni molto diverso da quello</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #222222;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">sequenziale proprio delle
storie dei libri cartacei: si<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #222222;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">tratta di un modo che
potenzia quasi tutti i canali sensoriali </span></span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">ed emotivi. La lettura di
un libro gli appare qualcosa </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">di molto povero, perché
molte delle potenzialità sviluppate </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">con il video non vengono coinvolte
in quell’attività;</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #222222;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">il risultato è che sente una
profonda noia, che scatena<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #222222;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">una reazione di rigetto. Questi
ragazzi «digitali»<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #222222;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">raramente hanno la pazienza
di leggere una pagina intera, </span></span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">riga dopo riga, e di
seguire un racconto sequenziale, </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">pagina dopo pagina. Sono ragazzi
che cercano «l’essenziale» e lo vogliono in</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #222222;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">modo interattivo: perciò leggono le pagine in diagonale </span></span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">e poi saltano alcuni capitoli:
magari iniziano proprio con la fine, come con i Manga.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #222222;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Il libro di Alessandro
d’Avenia <i>Bianca come il latte, rossa </i></span></span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><i>come il sangue </i>mi sembra un
capolavoro anche perché </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">riesce a coniare nel
formato cartaceo la tecnica di lettura </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">dei ragazzi digitali:
capitoli molto brevi, linguaggio </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">molto orale e vivo: quasi
«interattivo»; il capitolo, prima </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">di finire, introduce già il
successivo, così il ragazzo è </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">motivato a iniziare il
nuovo capitolo, prima di finire il </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">precedente.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #687ab9;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Se non è più così facile
utilizzare i libri per la formazione </span></span><span style="color: #687ab9; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">di un ragazzo, quale metodo
usa nel suo lavoro di formazione?</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #222222;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Nel mio lavoro con
adolescenti, ho sperimentato e verificato </span></span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">l’efficacia di questo
metodo: commento brani di </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">film e faccio un uso misto
di testo, video e audio. Questo </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">metodo non può funzionare
se il ragazzo ha meno di 13 </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">anni e la ragazza meno di 12
anni. Le storie, i film, che </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">uso di più sono queste
(l’età indicata serve soltanto per </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">dire in che momento può essere efficace un commento pedagogico
del film; non mi riferisco all’età minima per vederlo): Star Wars (13-15); Il
Signore degli anelli (13-16); Buchi nel deserto (13-16); Il Club degli
Imperatori (14-17); Matrix I (> 15); I passi dell’amore (> 16); Seventeen
again (> 16); L’ultimo dono (> 16); Quasi amici (> 17).</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #687ab9;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #687ab9;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Nel mondo, specie in
Europa, cresce la tendenza a spostare </span></span><span style="color: #687ab9; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">sempre più in avanti il
momento di decisioni importanti </span><span style="color: #687ab9; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">quali la formazione di una
famiglia: come valuta questa </span><span style="color: #687ab9; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">tendenza?</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #222222;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Io dico spesso ai ragazzi:
Dio perdona sempre, gli uomini </span></span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">ogni tanto, la natura non
perdona mai. Una volta si parlava </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">di «fidanzamento». Oggi,
questa parola è stata sostituita </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">dal concetto di «stare
insieme». Si tratta semplicemente </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">di un «consumismo affettivo».</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #222222;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">«Stiamo insieme», finché
dura… In </span></span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">realtà, manca ordine nelle
relazioni </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">affettive. Siccome possiamo
ingannarci, </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">ma non possiamo ingannare
la</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #222222;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">natura, è lei che fa pagare
a questi giovani<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #222222;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">il conto del loro
disordine: il prezzo è caro, particolarmente </span></span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">per le ragazze, le quali,
di solito, sono quelle che hanno iniziato «il gioco dello stare</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #222222;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">insieme». Dopo alcuni
clamorosi fallimenti (di solito tra </span></span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">i 13 e i 19 anni) i giovani
rischiano di diventare cinici e </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">di non credere più al
matrimonio, alla famiglia, alla </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">fedeltà, all’amore. La mia
valutazione di questa tendenza </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">è che ci porti alla
sterilità e all’invecchiamento demografico, </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">come si può già vedere. Con
il tempo ci sarà, come </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">capitò alla fine
dell’impero romano, una sostituzione</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #222222;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">demografica con gente
appartenente ad altri popoli che, </span></span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">su questo punto, hanno un
atteggiamento più sano, perché </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">sono più rispettosi della
natura umana.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #687ab9;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">I modelli: da sempre i giovani
sono affascinati dal mondo </span></span><span style="color: #687ab9; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">dello spettacolo: cinema,
teatro, musica, sport. Come si può </span><span style="color: #687ab9; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">aiutarli a distinguere i
buoni dai cattivi maestri?</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #222222;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">I giovani, come gli adulti,
sono affascinati dal successo.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #222222;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Soprattutto adesso che
molti di loro hanno l’autostima </span></span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">molto bassa. Pensano che con il successo otterranno </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">quella considerazione che a
loro manca... e che questa </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">considerazione sarà la
porta del loro paradiso (un po’ </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">come il lavoro per Will
Smith nel film Alla ricerca della </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">felicità). Ma il successo
di queste «star» porta a una felicità </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">soltanto apparente, come
mostrano le loro vite quando </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">hanno smesso di «essere
famosi». Per i giovani di oggi è</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #222222;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">molto difficile distinguere
tra buono e cattivo perché è<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #222222;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">molto difficile distinguere
tra vero e falso. Pensano che «il </span></span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">male» è ciò che si fa con
cattiveria. Siccome non fanno </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">quasi mai niente con
cattiveria, non vedono perché non </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">dovrebbero poter fare certe
cose che gli adulti non vogliono </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">che facciano: «Che male
c’è?» si sente chiedere spesso.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #222222;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">In realtà il male è quello
che si fa con disordine, ma loro </span></span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">fanno fatica a capire quale
sia l’ordine giusto (basta guardare </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">in certe camere da letto).
E poi, anche se lo sapessero, </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">bisognerebbe vincere la
noia, la mancanza di </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">voglia...; ma sono pochissimi
i giovani capaci di gestire </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">la noia o di fare con
motivazione delle attività senza </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">voglia. Penso che la cosa
migliore sia dare loro una </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">motivazione che sia
superiore al «successo», e che li avvicini il più possibile alla vera felicità.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #222222;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">L’unico modo di aiutarli a
essere sé stessi è quello di<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #222222;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">far loro sperimentare
l’amore autentico, che solo un vero </span></span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">cristiano può dare.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #687ab9;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Oltre alla famiglia e alla
scuola, quale le sembra il ruolo di </span></span><span style="color: #687ab9; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">altre agenzie educative,
come quella che lei dirige a Lugano?</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #222222;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Oggi è molto difficile
educare senza l’aiuto di un’agenzia </span></span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">educativa dove i ragazzi
possano trovare un ambiente </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">sano. La scuola e la
famiglia, per certi aspetti, sono veramente</span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">insufficienti. Coloro che
non cercano l’aiuto di</span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">agenzie educative per
gestire il tempo libero dei loro figli </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">finiscono spesso per
scoprire, con sorpresa, che questi si </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">ritrovano «per strada» con
gli amici, senza scopo, senza</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #222222;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">ordine, di negozio in
negozio... Un «divertimento noioso</span></span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">» che crea in loro il
bisogno di «sfogarsi» dal venerdì </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">alla domenica con delle
feste in discoteca che sembrano </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">non finire mai.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #687ab9;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #687ab9;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Si dice che fa più rumore
un albero che cade di una foresta </span></span><span style="color: #687ab9; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">che cresce: che cosa si può
fare affinché il «rumore della foresta </span><span style="color: #687ab9; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">che cresce» sia più
avvertito dall’opinione pubblica?</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #222222;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Quello che sto cercando di
fare a Lugano è creare le condizioni </span></span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">per recuperare quei ragazzi
che «vorrebbero essere </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">bravi ma che non ci
riescono». Ho creato con degli amici </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">un’accademia di tipo
liceale (</span><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">www.everest-lugano.ch</span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">), </span><span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">orientata verso il futuro, in un ambiente dove i ragazzi abbiano
la possibilità di sperimentare un tipo di scuola che, per loro, sia bella e
motivante. Siamo partiti a settembre con 9 ragazzi. Per il momento tutti sono
entusiasti: tanto loro come i genitori. Questo modo nuovo di «fare scuola» sta
attirando molto l’attenzione dell’opinione pubblica e contribuirà sicuramente a
creare delle condizioni migliori per le giovani generazioni.</span></div>
Paolo Pugnihttp://www.blogger.com/profile/04984192431630717986noreply@blogger.com0