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sabato 4 dicembre 2010

Intervista a Elastigirl alias Claudia De Lillo - Interview with Elastigirl alias Claudia De Lillo


Prossimo post Next post Tuesday/martedì 7 dicembre

 Scroll down for English version


Claudia De Lillo è un fenomeno mediatico, un vero personaggio del web, giornalista e intervistata da tutti.

Con profonda invidia leggo quotidianamente il suo blog, dal quale sono stati tratti due libri, e ogni volta fremo davanti al contatore che ormai si appresta a superare il confine dei 7 milioni di visite. E’ interessante cercare di comprendere perché il blog della Elastifamily attira così tanti lettori, la maggior parte donne e mamme. Non è solo la sagace ironia, la brillante scrittura, la semplicità di temi profondissimi, la dolcezza delle (dis)avventure di Elastigirl, Mr. Incredibile e dei loro tre hobbit che ha permesso all’autrice di conquistare un successo planetario, limitato solo dalla lingua italiana. E’ la voglia di mettersi a confronto con se stessi, credo, che alberga in ognuno di noi. Possiede un misterioso fascino la sequenza di commenti, che sono centinaia ad ogni post, nei quali si susseguono consigli all’autrice –la quale fortunatamente non ne ha assolutamente bisogno- ai quali fanno da contraltare approvazioni e contestazioni che in alcuni sciagurati casi giungono fino alla soglia dell’insulto e della rissa. E’ la voglia di dialogare su temi vivi, concreti, sanguigni che turbano dentro. 

Ma che cosa pensa Elasti di tutto questo? Lasciamo parlare lei.

Da dove e perché è nata l'idea del blog nonsolomamma?
"E' nata per gioco, per caso o forse per sfinimento. Rientravo a lavorare dalla mia seconda maternità e volevo raccontare a me stessa e a un indefinito e informe interlocutore come è difficile conciliare professionalità e pannolini, sensi di colpa e deliri di onnipotenza, desiderio di fare bene la mamma senza esserlo esclusivamente. E volevo far ridere, o almeno sorridere".



Più di sei milioni di visite in 4 anni, oltre 50 commenti per post: come questo influenza il tuo modo di scrivere e quale responsabilità ti senti addosso?
"Non posso negare che passare da un lettore ogni tanto a 5-6.000 lettori al giorno cambi un po' l'approccio alla scrittura. Innanzi tutto se mi accorgo in ritardo di un refuso mi viene il mal di stomaco ma soprattutto devo stare molto attenta a non urtare sensibilità individuali, a non mettere alla berlina conoscenti che possono riconoscersi e infuriarsi. Quello che è cambiato o si è affinato è l'uso di un filtro tra il mio privato e quello che racconto di esso".

Hai sicuramente un osservatorio acuto sulla realtà della famiglia: quali sono i temi che interessano di più i tuoi lettori?
"E' difficile dire cosa interessi i miei lettori. A volte scrivo un post che mi sembra demenziale e trovo l'indomani 150 commenti, altre volte ho l'ambizione di trattare temi alti e non mi si fila nessuno. Interessano i problemi legati all'educazione dei bambini ma anche quelli legati alla percezione di sè, come donna, mamma, moglie. Ai lettori credo interessi la condivisione di esperienze comuni e il confronto".

Quali li preoccupano di più?
"Aiuto! non so rispondere!"

Di che cosa hanno paura?
"Nemmeno a questa!"

Quali quelli che suscitano più dibattiti o addirittura conflitti?
"Suscitano moltissimo dibattito i post sull'educazione al sonno, sugli equilibri nel rapporto di coppia, sul senso di isolamento e paura delle mamme, sulla conciliazione tra famiglia e lavoro quanta fiducia hai nella rete come strumento per influire positivamente? ho una enorme fiducia nella rete che mi stupisce quotidianamente per la forza, la partecipazione, la condivisione e la solidarietà".

Partendo da questa esperienza particolare quali sono i tre consigli che offri ai genitori per rendere migliore la propria vita di famiglia?
  1. "Imparare a ridere in famiglia. La famiglia deve essere un luogo piacevole, divertente e gioioso.
  2. Parlare dei propri problemi, delle insicurezze, delle ansie, al partner o agli amici ma mai tenersi dentro i buchi neri.
  3. Essere sinceri sempre anche con i figli, per quanto siano piccoli. Pur essendo fermamente convinta dell'importanza del ruolo educativo dei genitori e di una certa rigidità nell'educazione, credo che non bisogna mai mostrarsi diversi da quello che si è. Non bisogna vergognarsi delle proprie debolezze, dei propri sbagli. I bambini colgono e apprezzano la trasparenza e la buona fede".
 Come abbiamo menzionato in questo post.
English version
I read daily her blog with envy and every time I throb seeing the page counter which is ready to overcome the threshold of 7 millions visits. It’s interesting to understand why her blog capture so much readers, mostly women and moms. Undoubtedly posts are written with a wonderful language, they are full of humor and Claudia, or Elastigirl, is able to discuss simply very profound subjects talking about the (dis)adventures of her family but these are not the only reason why nonsolomamma.com reached a global success, only limited by the fact that she writes in Italian. I believe it’s the inner desire to discuss oneself that can find a way out here. The long lists of comments, more than one hundred for every post, has a particular charm: you can find suggestions –as if Elasti was really asking for suggestions…- approvala, protests, disputes that in some unlucky cases could reach the verge of insults and fights.  It’s the wish for discussing heartily subjects, those who are concrete, bloody, disturbing.
What does Claudia think about that?
Why did you start writing your blog?
"In the beginning it was a game, or maybe a way out. I was just back from my second maternity leave and I wanted to tell about me to an imprecise reader, explaining how difficult it was to conciliate professionalism with napkins, rave of omnipotence with sense of guilty, the string desire to be a good mom and the wish for being also a good journalist. And I wanted to make people laugh, or at least smile". 

You reached almost seven million visits in four years, you have about 100 comments for every text you post: how this influence your way of writing and which responsibility you feel?
"I cannot hide the fact that having 6000 readers everyday changes my way of writing. If I discover a printing error when it’s too late I feel lost. I have to take care of what I write not to hurt anyone, to wound the sensibility of my readers or to make jokes about people I know and that can be identified or recognize themselves and get furious. What really changed is my way of filtering my private life in telling about what happens in our family". 

Which are the subjects that your reader like the most?
"It’s hard to tell what they are interested in. Sometime I write a post that I consider just stupid and found 150 comments, sometime I try to talk about noble subjects and no one seems to be passionate about. Education seems to get the attention of the reader. Anything about the self-perception too: what does it mean to be a woman, a mom, a wife. What I do believe is that readers love the partaking of common experiences and the possibility to discuss personal occurrences".

Which of your posts get more comments and can generate conflicts?
"Let me list them:
  • Sleep education for very young kids
  • The balance in the couple life
  • The sense of fear and isolation that moms can feel
  • The balance between work and family life".

Do you trust the net as a tool to positively influence people?
"I trust immensely the web, I’m daily surprised by the strength, the participation, the desire of sharing and the solidarity that you can find in it".

Which are the three suggestions you would like to share with parents about their family life?
  1. "Learn to laugh together in your family. Families should be a wonderful place ehere to live, fun and joyful.
  2. Talk, talk, talk.  Discuss your problems, your anxieties, your insecurities with your spouse or your friends. Never keep inside your fears.
  3. Be always sincere with your children too, even when they are very little. Although I’m firmly convinced that parents must educate their kids and that education has to be almost rigid, I definitely believe that you should never try to appear different from what you really are. You don’t have to be ashamed of your mistakes, of your weaknesses. Kids notice and love honesty and goodwill".
As we mentioned in this post.


9 commenti:

isabel ha detto...

Intervista scoppiettante, proprio come la nostra Elasti... Sarebbe bello che chiarisse a noi mamme blogger cosa significhi per lei "mettere un filtro" all'esperienze personali vissute e poi raccontate nel blog. Sul punto mi interrogo da tempo.

Paolo Pugni ha detto...

Ho girato la domanda alla diretta interessata, speriamo riesca a rispondere.
Grazie!

Rossella - Casa Lellella ha detto...

bella intervista!

anch'io sono curiosa riguardo al filtro...

Anonimo ha detto...

grazie a paolo per avermi ospitata qui. grazie per l'introduzione anche se mi sovrastima di un bel po'.
per quanto riguarda il filtro. filtrare è dire di avere un capo francese quando è invece tedesco, raccontare del dialogo con una orrenda collega in tailleur quando magari è un collega con i baffi e i jeans, evitare di raccontare, come avrei fatto nei primi tempi del blog delle mie frizioni eventuale con madre, padre, fratello, suoceri o mettere alla berlina amici o maestre dei miei figli. le suscettibilità individuali vanno rispettate e protette. posso prendere in giro mio marito raccontandolo come il fumetto che è, perché so che non se la prende, ma non mio suocero, per dire. filtrare significa confondere un po' le acque, fare in modo che chi non ne ha piacere non si riconosca.
elasti

Paolo Pugni ha detto...

grazie Elasti, e devo dire che sono molto onorato di avere avuto un tuo intervento diretto.
Se posso aggiungere, nano sulle spalle di giganti (nessun riferimento ad aspetti fisici: con le donne è bene precisare, non si sa mai...;-),
che quando ho iniziato a scrivere il blog delle vicende di casa http://dellegioieedellepene.splinder.com/ mi sono trovato anch'io nelle pesti, perché un conto è scrivere di infanti nell'età pre-ragione, come vedo fanno molte mamme e papà bloggatrici, un altro è scrivere di una famiglia tutta maggiorenne e soprattutto webpratica.
Il filtro per me consiste in tre elementi:
1) dichiarare che cosa scriverò così che nel caso:
2) la famiglia può apporre il veto, (vedi ad esempio foto di Letizia vestita da Enrichetta Blondet)
3) romanzare, diluire, inventare: insomma in alcuni casi partire da per ispirarsi e raccontare altro.
Paradossalmente sono i lettori a prendere per oro colato quello che scrivi, negandoti il diritto di romanzare....
Grazie!
Paolo

Rossella - Casa Lellella ha detto...

sono assolutamente daccordo.

anch'io spesso filtro, le buone maniere vanno rispettate anche nel web.

e romanzare è una gran bella cosa!

isabel ha detto...

Grazie Elasti, grazie Paolo.
Mi pare di capire che filtrare per voi non è "falsare" ma sfuocare la realtà che raccontate come atto di cortesia verso i protagonisti di questa. Mi sembra un punto importante questo...
Vi aspetto con i vostri suggerimenti su www.viaggioinaltomare.blogspot.com

Paolo Pugni ha detto...

Isabel: falsare... ma rispetto a che cosa? nessun blogger ha fatto giuramento pubblico di riferire la verità e solo la verità di ciò che accade tra le mura della sua famiglia. Ogni blog si pone un obiettivo, quando non è mero esibizionismo: di coinvolgere in quale modo i lettori per condividere. Ora condividere non vuol dire fare giornalismo, cronaca. Vuol dire riflettere e scrivere: la vita di famiglia è un ottimo spunto. Quand'anche partendo da essa narrassi l'esatto opposto con uno scopo, non credo ce sarebbe falsare, quando narrare. Che ne dite?

Kevin Marshall ha detto...

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