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mercoledì 21 dicembre 2011
Il Natale delle mamme
Speciale Natale Italiano
Prossimo post Giovedì 22 dicembre
Abbiamo chesto a mamme attive in rete di darci i loro
consigli per trascorrere bene le feste natalizie in famiglia. Ecco i loro
consigli.
Stiamo imparando a vivere il Natale
all'insegna della semplicita'.
1. Semplicita' nel valorizzare il vero
significato del Natale, cercando di mettere Gesu' al primo posto e poi tutto il
rsto.
2. Elegante semplicita' nel preparare la
casa con decorazioni e canti che portano gioia.
3. Eliminare lo stress, ma puntare molto
su un attegiamento di gioia e serenita'. Altrimenti come si ricorderanno del
Natale i nostri figli da grandi? Non vorrei che si ricordassero di me stressata
con una lista infinta di cose da fare.
4. Sfoltire gli impegni e essere
presente a quelli davvero importanti.
5. Aprire la porta di casa a famiglia ed
amici, senza puntare sulla riuscita perfetta, impossibile!
6. Con bimbi piccoli, cerco di inviatre
amichetti e preparare qualche attivita' legata al presepe, tipo lavoretti
natalizi...
7. Io e mio marito cerchiamo anche di
goderci il tempo di Natale con una bella passeggiata o uno spettacolo a teatro
adatto ai bambini.
Il nostro Natale in famiglia è
all'insegna di 4 parole.
1 - Attesa: usando a fondo il tempo
dell'Avvento, con tradizioni come il calendario e la corona dell'Avvento, i
racconti natalizi, il presepe, l'albero, i biscotti di pampepato...
2 - Semplificare: sfoltire soprattutto i
mille impegni tipici di questa stagione; è bello stare tra amici, meno bello
impazzire per essere presenti a ogni bicchierata, serata d'auguri, ecc...
3 - Preghiera: fare dei piccoli
propositi, leggere i brani della Bibbia che parlano dell'attesa e della nascita
del Salvatore, intensificare la preghiera.
4 - Famiglia: di solito nonni e
famigliari si riuniscono a casa nostra, per me una bella faticata e a volte
qualche nervosismo, ma ora che i figli stanno crescendo condividiamo anche il
lavoro ( e qualche piatto di grande resa e poca fatica ormai lo conosco!).
Susanna Manzin
Nonostante
la fatica che abbiamo tutti sulle spalle (non per niente nella Salve Regina
si parla di una “lacrimarum valle”) a Natale si dà per scontato che si debba
riunire la famiglia. A volte è un piacere, a volte c’è un po’ di fatica, ma
si fa. Perché si percepisce che “fare famiglia” è un valore insostituibile.
E’ come se a Natale si volesse dire, magari inconsapevolmente, ai propri
famigliari (genitori, fratelli, sorelle, coniuge, figli, nipoti, nonni): «Io
sono qua, sono con te, sei la mia famiglia. Oggi siamo intorno ad un tavolo,
e forse istintivamente avrei preferito essere altrove, ma ho capito che è
giusto essere qui affinché tu sappia che io sarò accanto te ogni giorno, se
avrai bisogno di me. Puoi contare su di me. Perché (posso dirlo per
esperienza personale) nel momento della difficoltà, della sofferenza, non c’è
nulla come la famiglia che sappia sostenere, aiutare, essere disposta anche
al sacrificio».
|
Annarosa Rossetto
Noi
cementiamo lo spirito di famiglia con un pranzo tutti insieme nella casa più
grande. Chi ospita si occupa della logistica (tovaglie, piatti -di carta ma
belli, segnaposto, candele ecc.) e dell'organizzazione del lavoro altrui:
assegna a ciascuno cosa preparare in modo che a turno ogni famiglia porti
antipasti, primi, secondi, contorni e dolci. Alla fine ci ritroviamo con
scambi di teglie, piattoni, terrine, tanta confusione e allegria..
|
Da
generazioni nella mia famiglia abbiamo adottato un "gioco" molto
usato in Brasile nelle aziende o gruppi di amici: l'amico segreto. Ci si
riunisce a novembre e si scrivono su bigliettini i nomi di ogni adulto che
sarà presente nella cena della vigilia. Ognuno prende un nome che non verrà
svelato fino a Natale. Ognuno fa un regalo solamente a chi ha preso nel
sorteggio. In questo modo si mantiene la tradizione del dono, ma non diventa
un incubo fare mille "pensierini". Il gioco fa aumentare l'attesa e
toglie molto consumo, aggiungendo gioia e complicità. Tale tradizione che si
faceva a casa dei miei nonno paterni, poi a casa dei miei, adesso l'abbiamo
esportata alla famiglia di mio marito!
Anonima giornalista del
nordest
|
La cosa migliore per
valorizzare lo spirito di famiglia a Natale è scappare via! Io quest'anno,
per la prima volta nella storia del mio matrimonio, prendo marito e figlio e
fuggo dal 23 al 26 dicembre in località segreta, per evitare che come al
solito il Natale si trasformi in un incubo. Ma non ti autorizzo a pubblicare
queste righe con il mio nome e cognome per paura che il parentado malvagio da
cui fuggo legga e s'infuri.
|
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