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giovedì 8 dicembre 2011
Dillo pure con parole mie - Lost in translation
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Diciamo che si chiama Giovanni. Ha appena portato i figli a scuola e lì ha incontrato Marco. Hanno preso un caffè insieme. Poi guidando verso l’ufficio telefona a sua moglie e gli capita di raccontare “Ho incontrato Marco”. Lei attacca: “E sua moglie Paola come sta? La scorsa settimana era influenzata, ed è stato un peccato perché avevamo deciso di andare insieme a fare compere per Natale”. “Bè, non lo so, non me l’ha detto!” “E tu non gliel’hai chiesto?” Realmente stupito lui risponde “Perché avrei dovuto?”
Io credo che in ognuna delle nostre famiglie si sia svolto almeno una volta questo stesso dialogo o uno molto simile, giusto? Come mai?
Perché siamo differenti, uomini e donne intendo, e parliamo linguaggi differenti. E amiamo cose differenti, come sottolinea questo brillante spot.
All’inizio ci sono stati studi di sociologia, o di psicologia se preferite, o anche un approccio antropologico.
Ci sono stati i libri di John Grays o i divertenti studi di Barbara e Allan Pease.
Ma poi la scienza ha calcato la scena e abbiamo scoperto che non è solo questione di comportamenti, ma di struttura cerebrale come hanno spiegato Barbara Annis e Michael Gurian nel loro libro “Leadership and the sexes”, libro che ha avuto un grande successo e scatenato diverse discussioni.
Non è nelle nostre intenzioni discutere qui i risultati della ricerca, li prenderemo per validi e saranno il nostro punto di partenza. Ciò che ci interessa è analizzarne le conseguenze, com’ è stato fatto così bene e in modo pungente da uno spettacolo di Broadway che sta diventando sempre più popolare anche in Italia. (No. Non stiamo parlando di Mamma mia degli Abba, o Fame. Stiamo parlando di una commedia piacevole e intelligente, un monologo per essere precisi: The Caveman.)
Le differenze sono così grandi che potrebbe quasi sembrare un miracolo che uomini e donne riescano a comprendersi reciprocamente.
In questo primo post sull’argomento vogliamo concentrarci su due differenze principali e su alcuni suggerimenti.
Utilizziamo in modo molto diverso le parole ed il silenzio: ognuno di noi sa che le donne parlano molto più degli uomini e che gli uomini amano il silenzio molto più delle donne. Ma come li usiamo?
Le donne hanno bisogno di esprimere pensieri ed emozioni: sanno farlo e sono abituate. Le donne parlano per dare forma ai loro pensieri, mentre gli uomini sono soliti pensare prima di parlare, e quasi mai esprimono i loro sentimenti per due ragioni principali:
- Non sanno esprimere facilmente le emozioni: noi uomini non abbiamo le stesse parole che hanno le donne per descrivere pienamente le emozioni, soprattutto quando siamo sopraffatti dalla rabbia. Certo, ci sono molti fantastici scrittori che sanno descrivere magicamente sentimenti e stati d’animo. Ok: ma quanti sono rispetto il numero degli uomini? Quale percentuale? Raggiungono l’1% del totale?
- Non vogliono rivelare le emozioni! E’ percepita come una debolezza! Perché? Non lo sappiamo, ma è un dato di fatto.
Il problema si presenta quando una donna parla con un uomo: gli esprime i suoi sentimenti e vorrebbe ricevere lo stesso dono. Ma non riceve ciò che si aspetta. Non è malizia o cattiveria. E’ che non ci interessa. Oltretutto le emozioni tendono ad avere vita breve per gli uomini, soprattutto quelle forti come rabbia, ira o paura. Possiamo essere furibondi e cinque minuti dopo il picco di collera parlare con calma, addirittura bere una birra con la nostra “vittima”. Le donne non ne sono capaci: hanno bisogno di dissolvere i sentimenti parlandone.
Dobbiamo essere consapevoli di questo per mostrare pazienza, che è uno degli ingredienti principali dell’amore, e cercare di parlare, e ascoltare, il linguaggio dell’altro.
Una seconda principale difficoltà si verifica a causa di questa differenza di linguaggio.
Le donne sono molto più capaci degli uomini di soffrire, e più che mai di sopportare la sofferenza psicologica. Le donne hanno quel particolare, straordinario dono di tenere tutto dentro, senza dire una parola, finché … finché viene versata l’ultima goccia. Allora scoppiano! Lasciateci però dire chiaramente che molto spesso gli uomini non sanno perché le donne scoppiano! Non si sono resi conto di nulla, non sono consapevoli dei dispiaceri che le loro mogli hanno sopportato.
Non lo stiamo dicendo per trovare un alibi ai mariti o compagni. Per nulla. Solo per mettere in guardia contro un problema concreto: donne e uomini non condividono la stessa sensibilità e capacità di leggere fatti e intenzioni. Gli uomini stanno in superficie, si concentrano sui fatti, comprendono le parole. Le donne vanno più a fondo: colgono le implicazioni, afferrano le intenzioni, comprendono le allusioni, talvolta fraintendono leggendo significati che nessuno aveva intenzione di attribuire alle situazioni. Ed in genere tengono duro.
Ora, in quale modo volete utilizzare tutto questo applicandolo alle vostre famiglie dipende da voi. Ma ponete la questione sul tavolo ed affrontatela!
Le madri insegnino tutto questo ai figli e i padri alle figlie. Fate in modo che sia compreso e indubbio. Li aiuterete davvero tanto, evitando loro delle sofferenze non necessarie.
Cosa ne pensate? Quali sono i vostri suggerimenti per rendere più semplice la comunicazione? Quali le vostre esperienze?
English version
Let’ say his name is John. He just took the kids to the school. He meet there Mark. They had a coffee together (that’s what happens in Italy: just imagine something similar in your country). Then driving to the office he calls his wife and he happens to say “I met John”. She jumps on it saying: “What about Meggy, his wife? Is she well? She gotta flu’ last week and that was a pity because we had planned going shopping for Christmast”. “Well, I don’t know. He didn’t me!”. “And you didn’t ask?”. Truly astonished he replies: “Why should I?”
Now, I assume that in any of your families the same dialogue or a very similar one, took place at least once in your family history, didn’t it? Why then?
Because we are different, women and men I mean, and we speak different languages. And love different things, as this brilliant commercial point out
In the begging it was a sociological study, or psychological ones if you prefer, even an anthropological approach. It was John Grays’ books (Venus on fire Mars on ice; Men are from Mars, Women are from Venus; Mars and Venus in the Bedroom; ...) or Barbara and Allan Pease funny studies. But then science hit the stage and we discovered that it was not just a question of behaviors, but of cerebral structure as Barbara Annis and Michael Gurian presented with their text Leadership and the sexes, a book which made a big success and provoked several discussions.
Now, we do not want to argue here about the results of the research, let’s take it for granted as a starting point. We want to discuss the consequences as it has been done so nicely and sharply by what was once an hit in Broadway, it’s now becoming more and more popular in Italy too. (No. We are not talking of Abba’s Mamma mia, or Fame. We are talking of a nice and clever comedy, a monologue to be precise: The Caveman ).
Divergences are so big that it could seem a miracle that women and men can understand each other.
In this first post on the subject we like to point out two major differences and some suggestions.
We use in a very different way words and silences: well everyone knows that women uses to talk much more than men and that men love silence much more than women. But how do we use them?
Women need to talk thoughts and emotions: they can do this and are used to. Women talk to make up their minds, while men tend to think before speaking, and almost never telling feelings for two main reasons:
- They cannot speak easy emotion: we, the men, have no such words to describe fully emotions like women do, especially when we are overwhelmed by anger. Ok, there are a lot of wonderful writer who can draw magically feelings and moods. Ok: how many they are compared to the number of men? Which percentage? Do they reach 1% of the total?
- They do not want to tell emotions! It’s perceived like a weakness! Why? We do not know, we just realize a fact.
Now, the problem is when a woman talks to a man: she tells her feeling and would like to have the same gift back. But she doesn’t get what she expects. It’s not a malice, or a wicked action. It’s that we are not interested in it. Furthermore emotions tend to have a short life for men, especially strong sensation like anger, fury or fear. We can be livid and five seconds after the peak of rage talk calmly, even drink a beer with the “victim”. Women can’t: they need to dissipate feeling talking.
We need to know this to show patience, which is one of the principal ingredients of love, and try to speak, and listen, to the other language.
A second main hurdles can occurs due to this difference in languages:
Women are mach more capable then men to suffer, more than ever to bear psychological sufferance. Women as that particular damned gift to keep everything inside, without saying a word, until… until the last drop is poured. Than they burst! Let us clearly explain that very often men do not even know why their woman blow up! They have noticed nothing, they are not aware of the pains her spouse underwent.
We are not saying this to find alibi for husbands or partners. Not at all. Just to warn about a very concrete problem: women and men do not share the same sensibility and capability ro read facts and meanings. Men stay on surface, focus on facts, understand words. Women goes deeper: catch implications, seize intentions, grasp allusion, sometime misunderstand reading meanings that no one intended to inject in the situations. And usually endure.
Now which way you want to use to make this clear in your family it’s up to you. But please, drop it on the table and discuss it! And mothers teach your sons and fathers please teach your daughters. Do something to make it understandable and unmistakable. You will help them so much, preventing them from unnecessary sufferance.
What do you think about? Which are your suggestions for easing the communication? Which are your experience?
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