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giovedì 29 dicembre 2011
Vivienne Borne
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Vivienne è una delle più interessanti blogger di temi familiari. La sua pagina ("My Real Life Parenting") è una vera miniera per i genitori che cercano suggerimenti e spunti per la loro quotidiana fatica educativa. Vivienne non condivive con noi solo le sue esperienze personali ma le arricchisce con considerazioni sagge motivando perché ha agito in un certo modo e fornendo così sempre più stimoli ai suoi lettori. La sfida quotidiana che ogni genitore affronta per dare il meglio ai propri figli e prepararli alla vita si basa, nei post di Vivi, su valori solidi e si può realmente toccare con mano lo sforzo di cercare sempre la soluzione migliore: per i ragazzi ovviamente, non per la nostra comodità. Non ci sono scorciatoie nell’educazione. E questo appare in modo evidente nel suo blog. Vediamo che cosa ha da dirci in questa intervista sulla famiglia e sull’educazione.
1. Com’è iniziata la tua carriera di “blogger”? Per quale motivo hai deciso di pubblicare un blog sulla famiglia?
"La mia carriera come blogger è abbastanza recente, mentre la passione per la scrittura risale alla mia infanzia. Mi ha sempre divertito scrivere. Sto lavorando ad un libro sulla mia vita con i figli ormai da molti anni. Ma con una vita così impegnativa e 4 figli da crescere, ho deciso di creare almeno un blog e di iniziare a tenere traccia degli avvenimenti dal momento presente in avanti visto che nessuno può sapere quando riuscirò finalmente a portare a termine il libro.
Ho sempre scritto soprattutto sulla mia famiglia perché ho sempre avuto tanto da scrivere. Con una famiglia così numerosa che fa così tante cose – cose ne succedono. Io ne sono il magnete. “Se qualcosa sta per accadere, sta per accadere a me”. Alcuni giorni riesco a trovare dell’umorismo in quelle parole e a sentirmi divertita da tutto questo. Altri giorni no. Si tratta comunque della verità. Per motivi a me sconosciuti, le cose più divertenti e più strane capitano in mia presenza o in un modo che senza dubbio ha un impatto sulla mia vita. E’ diventato prevedibile da parte di amici e parenti quando racconto qualche storia del mio viaggio. Dico “viaggio” perché dal momento in cui io e mio marito ci siamo sposati siamo salpati in questo viaggio attraverso la vita. Alcune giornate sono soleggiate e con una navigazione tranquilla, altre sono tempestose ed il mare imperversa. Alcuni giorni vorresti fermare la barca e scendere! Comunque è il nostro viaggio insieme, che abbiamo intrapreso volontariamente. Le probabilità che a qualcuno capitino le cose nel modo in cui sono capitate a me hanno dell’incredibile. Ma io sono la donna fortunata che Dio ha scelto per vivere questo viaggio. Non so dove siamo diretti, cosa sta per succedere - ma almeno una cosa la so – ho voluto tutto questo. L’ho programmato. L’ho creato."
2. Tre dei tuoi quattro figli sono adolescenti: com’è la vita per un genitore in questa strana fase?
"E’ simile ad una montagna russa. Ci sono giorni in cui scaliamo un’alta vetta, procedendo lentamente e cercando di raggiungere la cima. Altri giorni è spaventoso come stiamo scivolando giù. Alcune giornate sono tranquille e sono orgogliosa delle persone meravigliose che vedo emergere in loro. Ci sono poi giornate in cui mi guardo indietro e sento male al mio stomaco e mi chiedo come siamo riusciti ad andare finora così fuori pista e per questo devo prendere la corsa per ricominciare. Si tratta certamente del periodo più difficile per un genitore. Mi fa porre domande e rivalutare me stessa quotidianamente. Mi sfida come genitore e come persona. E’ anche un modo per riflettere sulla mia stessa adolescenza e ricordare i miei sentimenti ed incontri. Talvolta è piacevole, talvolta è dura."
3. Hai scritto abbastanza spesso riguardo le mamme ed il lavoro materno: cosa dovrebbe essere una mamma per te? Più simile a Bree van der Kamp o molto meno perfetta, qualcosa di simile ad una mamma “sfaccendata”? E perchè?
"Penso che sia importante trovare un equilibrio. E 'così facile farsi prendere in un'immagine che pensiamo sia quella in cui il mondo ci vuole ritrarre. E’ fondamentale rimanere fedeli a se stessi. Sto imparando che il tempo passa davvero in fretta. Le persone te lo dicono – ma non ci credi mai. E’ fondamentale rallentare e godersi il tempo a disposizione con i figli. Può sembrare di avere tutto il tempo del mondo – ma prima che te ne accorga sono adolescenti e si stanno preparando a lasciare il vostro nido. E’ molto importante prendersi il tempo per essere presenti e prendersi cura dei propri figli. Devono venire per primi. Vogliono il vostro amore ed attenzione più di qualsiasi altra cosa. Ma è importante anche che ti vedano come esempio responsabile che si prende cura anche di altre cose importanti per te stesso. Li aiuta a sviluppare la loro individualità e li prepara per una vita di responsabilità. Io ho imparato che la maternità è la mia priorità numero uno. Non ci sono seconde opportunità."
4. Grazie al tuo blog hai un punto di vista privilegiato: quali sono i soggetti che sembrano destare maggior interesse tra i tuoi lettori?
"Penso che i miei lettori apprezzino la mia onestà e la mia sincerità. Non vogliono sentire quanto tutto sia meraviglioso. Vogliono qualcuno che partecipi alle loro difficoltà e riconosca le loro emozioni. Ognuno sa cosa succede davvero nelle nostre case e nelle nostre famiglie – ma solo pochi sono disposti a mettersi là fuori e dirlo. La società si preoccupa così tanto delle apparenze invece che della realtà. A me piace essere sincera. I genitori possono raccontare. Si sentono sollevati e non soli. Fa sentire uniti i genitori di tutto il mondo".
5. Da quanto puoi vedere dai commenti lasciati nel tuo blog quali sono le principali preoccupazioni delle famiglie americane?
"Le famiglie americane lottano cercando di fare troppe cose e di essere perfette in ognuna. La semplicità è un ideale oramai perso. Abbiamo abbandonato il tempo della vita familiare tranquilla, delle cene attorno a un tavolo e i nostri figli al primo posto. Abbiamo indossato i panni dei “supergenitori” che corrono da una cosa all’altra, da un’attività all’altra. Ci impegniamo in molto più di quanto dovremmo- e non abbiamo ancora visto come rompere il cerchio. Nessuno è disposto a esporsi dicendo che tutto questo è troppo. Crescere dei figli è diventato un lavoro molto competitivo. Ognuno cerca di far sì che i suoi figli siano i migliori in ciascuno sport o attività. I bambini non possono mai essere semplicemente bambini. Spesso ho ricordato che quando ero giovane passavo ore a dondolare su un’altalena, a cantare canzoni e a guardare le nuvole. I bambini hanno bisogno di tutto questo. Sono super impegnati. I genitori si ammazzano cercando di accontentare tutti e tutto piuttosto che cercare le loro priorità. Nella nostra ricerca di perfezione siamo molto deludenti."
6. Potresti dare tre suggerimenti ad una famiglia che sta crescendo? Cosa dovrebbero fare i genitori?
"Primo – vivete nel momento. Non abbiate fretta di porre fine a qualcosa perché pensate di avere qualcosa di più urgente da fare. Ascoltate i vostri figli quando vi parlano. Dategli la vostra piena attenzione – la meritano. Il tempo scorre troppo in fretta per non farlo. Prima che ve ne accorgiate saranno adolescenti interessati solo a trovare una strada fuori dalla vostra casa.
Secondo – insegnate l’importanza della famiglia. La famiglia viene seconda solo a Dio. Io ho detto ai miei figli che la famiglia è ciò che è con te quando nasci ed è con te quando lasci questo mondo. In mezzo tutte le altre persone vengono e vanno. La famiglia è tutto.
Terzo – vivete le vostre vite come vorreste che i vostri figli vivessero le loro. Non pensate di poter dire loro una cosa mentre gli date un diverso esempio! Se volete che i vostri figli siano onesti, lavoratori, individui rispettosi è questo ciò che dovete essere. Voi siete l’esempio da cui impareranno. Non potete rendervene conto quando sono molto piccoli ma ad ogni momento stanno guardando qualsiasi cosa fate e dite. Quando saranno adolescenti vi faranno notare ogni momento ipocrita che avete vissuto. Fa molto riflettere. A volte devi trovarti faccia a faccia con i tuoi difetti di carattere per essere un genitore migliore e crescere un figlio migliore."
English version
Vivienne is a smart and sharp blogger. Her blog ("My Real Life Parental") is a mine for parents looking for suggestions and clues in their everyday duty. Sharing her personal experiece Vivienne enrich her texts with wise consideration about the reasons that move her to act that way. The daily strive to be a good parent and to raise kids so to prepare them for life is based, in her posts, on solid values, and you can truly sense and even touch the efforts to always look for the best solution: for the children of course. Not for our pleasure. There are no shortcuts in education and this is clearly evident in her blog. Let’s read what she as to tell and suggest us in this interview.
1. How did your blogger career started? Why you decide to publish a blog about family?
"My blogging career is fairly recent while my personal writing goes back to my childhood. I have always enjoyed writing and journaling. I have been working on a book about my life raising my children for what seems like many years now. But with such a busy lifestyle raising 4 children, I decided to at least put a blog together and start recording events from the present into the future as one will never know when the book will finally be finished.
I have always written about my family mostly because I have had so much to write about. With so many family member doing so many things – stuff happens. I am the “stuff magnet”. “If some stuff is going to happen it’s going to happen to me.” Some days I can find the humor in those words and feel amused by it all. Other days it just ticks me off. None the less, it is the truth. For some unknown reason, the funniest but most odd things occur either in my presence or in a way that no doubt will impact my life. It’s become a predictable comeback from friends and family when I tell a tale from my journey. I say “journey” because from the moment my husband and I married we have set sail on this trip through life. Some days are sunny and smooth sailing, some days are stormy and the seas are raging. Some days you feel green like you just need to stop the boat and get off! However, it is our journey together that we started purposely. The odds of someone having things happen to them the way they have happened for me, have got to be incredible. But here I am the lucky woman that God has chosen to navigate this journey. I have no clue where we are headed, what is coming next and for that matter most of the time it's beyond me where we have been the day before – yet one thing I do know – I wanted this. I planned this. I created this."
2. Three out of your four children are all teens: what is life for a parent in this weird époque?
"It is similar to a roller coaster. There are days that we climb an enormous hill, ticking slowly along trying to reach the top. Other days it is horrifying like we are taking the plunge down the huge hill. Some days it is peaceful and I am proud of the wonderful people that I see them emerging into. Then there are the days that I look back and feel sick to my stomach and wonder how we have managed to get so far off track and why I got on the ride to begin with. It is most certainly the most difficult stage of life to parent by far. It makes me question and reevaluate myself on a daily basis. It challenges me as a parent and as a person. It also is a way to reflect on my own adolescence and remember my own feelings and encounters. Sometimes that is nice – sometimes that is rough."
3. You wrote quite often about moms and the "mom-job": what should be a mother for you? much more like Bree van der Kamp or much less perfect, quite close to a lazy mom? and why?
"I think it is important to find a balance. It is so easy to get caught up in an image that we think the world wants us to portray. It is critical to stay true to yourself. I am learning later rather than earlier that the time really does pass quickly. People always tell you – but you never believe them. It is imperative to slow down and enjoy the time you have with them. It might feel like you have all the time in the world – but before you know it they are teenagers and they are preparing to leave your nest. It is very important to take the time to be there to attend to your kids. They have to come first. They want your love and attention more than anything. But it is also important that they see you as a responsible example taking care of other things that are important to you. It helps them to develop their individuality and prepares them for a life of accountability. I’ve learned that motherhood is my number one priority. There are no second chances."
4. From your blog you have a special point of view: which are the subjects that seem to be more interesting for your readers?
"I find that my readers enjoy honesty and my candor. They don’t want to hear how wonderful everything is. They want someone who is going to commiserate with them about the difficulties and validate their emotions. Everyone knows what really goes on in our homes and our families – but so few are willing to put themselves out there and say the words. Society is so worried about appearances instead of being real. I just like to be real. Parents can relate. They feel uplifted and not alone. It brings unity to parents all over the world."
5. From what you can see from the comments left in your blog which are the main issue of american families?
"American families struggle with trying to do too many things and be perfect with all of it. Simplicity is a lost ideal right now. We’ve abandoned the time of quiet family time, dinners gathered around a table and putting our children first. We’ve taken on the roles of “superparents”, rushing from event to event and activity to activity. We engage in much more than we should– yet we can’t seem to break the cycle. No one is willing to stand up and say enough is enough. Raising children has become a very competitive business. Everyone is looking for their child to be the greatest in each sport or activity. Kids just never get to be kids. I’ve often said that when I was younger I spent hours swinging on a swing set, singing songs and watching the clouds. Kids need that. They are overscheduled. Parents are killing themselves trying to accommodate everyone and everything rather than finding their own priorities. In our quest for perfection, we are disappointing many."
6. Can you give as three suggestions for raising a family? What should parents do?
"First – live in the moment. Don’t be so quick to put off something because you think you have something more pressing to do. Hear your children when they speak to you. Give them your undivided attention – they deserve it. Time goes entirely too fast not to. Before you know it they are teens that are only interested in finding a way out of your house.
Second – teach the importance of family. Family comes second only to God. I’ve told my kids your family is there with you when you are born and there with you when you leave this world. In between all sorts of people come and go. Family is everything.
Third – live your life as you would have your children live theirs. Don’t think that you can say one thing to them then live another example. Do as I say and not as I do will backfire on a parent every time! If you want your children to be honest, hardworking, respectful individuals that is who you must be. You are the example they will learn from. You may not realize it when they are very young but they are watching everything you do and say at every twist and turn. Once they are teenagers they will point out every hypocritical moment that you lived. It is very sobering. Sometimes you have to come face to face with your own character flaws to be a better parent to raise a better child."
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