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domenica 27 novembre 2011
Welcoming kids: till when? - Fino a dove l'accoglienza dei figli?
Scroll down for English version - thanks!
Prossimo post/next post Tuesday/martedì November 29th
Segnalazioni
un interessante post di Chiara Pugni sulla necessità di educare con fermezza
e un incontro al quale non mancare:
Mariolina Migliarese La famiglia imperfetta
domenica 27 novembre a Milano ore 11 Cinema Teatro Palestrina Via Palestrina, 7: qui i dettagli
Fino a dove, fino a quando dobbiamo spingere la nostra accettazione, o ancora di più la nostra accoglienza?
Fino a che punto i genitori devono accettare le follie dei figli?
Credo che per rispondere correttamente queste domande dobbiamo prima definire alcune di queste parole perché la corretta comprensione dei loro significati potrebbero cambiare le nostre azioni, i nostri comportamenti e finanche i nostri atteggiamenti.
Follie: potremmo definirlo come qualche cosa che è molto lontano dal nostro sistema di valori. Ora c’è chi mi contesterà che non esistano valori uguali per tutti. Rispondiamo che per noi, per noi personalmente, esistono eccome dei valori non negoziabili, basati sulla persona umana; non dimentichiamo che appare evidente che nel mondo di oggi ci sia chi è in disaccordo con questa affermazione. Ciò detto è possibile condividere che tutti abbiamo dei valori che guidano la nostra vita e con i quali tendiamo ad essere coerenti e quindi definiamo pazzia ciò che si trova all’estremo opposto di questa scala di certezze: rubare o drogarsi, ad esempio, è ciò che definiremmo follia.
Accettazione: non è approvazione, iniziamo a dire. Puoi prendere atto di ciò che i figli fanno, mostrare anche una sorta di empatia per loro, mentre disapprovi i loro comportamenti. L’accettazione è semplice sintonia, mentre l’accoglienza è amore puro, amore per la persona in sé, al di là dei suoi comportamenti, dei suoi errori, delle sue follie.
E quindi?
Quindi noi genitori dobbiamo sempre accogliere i nostri figli, a prescindere da ciò che fanno. Dobbiamo amarli fino al sangue perché siamo stati noi a dare loro la vita, sostenerli, incoraggiarli, correggerli. Perché siamo responsabili di loro fino alla nostra scomparsa: chiaro, in modi molto diversi e senza mai confondere questa responsabilità e il nostro grave dovere educativo con la libertà personale e il loro diritto di fare scelte personali.
Ma ci tocca aspettarli sulla collina, ogni giorno ed ogni sera, e quando li vediamo arrivare da lontano commossi correre loro in contro, gettarci al loro collo e baciarli.
La nostra accoglienza deve essere senza limiti.
Come la nostra correzione: mentre li amiamo così profondamente non dobbiamo mai e poi mai dimenticare che il nostro compito e dovere è mostrare loro i loro errori, le loro follie e correggerli e in ogni caso pregare per loro.
Abbiamo il forte sospetto che oggi si privilegi il contrario: approvazione a prescindere e assenza di correzione. La tomba dell’educazione e l’infelicità per i figli.
Ecco che cosa vuol dire essere genitori: è duro e difficile e con poche soddisfazioni. Perché? Pensavate a qualche cosa di diverso?
English version
Till when do we have to push our acceptance, better say our welcome?
Till when a parent should take in his/her kids madness?
I think that to answer properly to these harsh questions we need to define some of this words because their meaning can affect profoundly our actions and change our behaviors and, what is even more important, our attitude.
Madness: something which is far away from our set of values. We could argue that values are not the same for everyone. That’s true. We do personally believe that there are some not negotiable values based on the human being, although we know that there are people, and quite a lot, who disagree with this claim. Anyway, since we all have values and we tend to be consistent with these ones, we end up defining madness, insanity, something which is at the opposite end of our values measurement system: stealing or making use of drugs is something that we would define unbearable behavior.
Acceptance: acceptance is not at all approval. You can acknowledge what your kids are doing, feeling a sort of empathy with them, while disapproving their behavior. Acceptance is bare sympathy while welcome is pure love, love for the person over her/his behavior. And it’s hard and it hurts a lot.
Having said so, what could we say?
Parents should always welcome their kids, not matter what they are doing. We should love them till blood, because we gave life to them and we will be responsible for them till our death. Of course in very different ways and never mistaking our education duty, our obligation to love with their personal freedom and right to take personal decisions. But we should wait from them from the top of the hill every day and night and when we saw them approaching have compassion, and run and fall on their neck and kiss them.
Our welcome should be unlimited.
And while loving them so deeply, we should never never forget that we also have to duty to show them their mistakes and try to amend them, and in any case go on praying for them.
That’s being parents: did you believe it was something different?
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