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mercoledì 16 novembre 2011
Il problema dei padri - The father factor
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Prossimo post/next post Sabato/Saturday November 19th
Padri: che diavolo stiamo facendo?
Questo è in pratica ciò che Aldo Naouri, un pedagogista francese, sta
gridando a gran voce, interessato dal fatto che i padri infine hanno rifiutato
il loro ruolo, o sono stati allontanati da una società femminile che li confina
ad essere solo donatori di seme, finché le donne non troveranno un modo di procreare senza il supporto di
un uomo.
Potrebbe essere doloroso e provocante. Credo sia proprio
quello che Naouri voglia suscitare: sta provando a svegliarci, a spingere i
padri – o meglio gli uomini – a combattere per riavere indietro il proprio
ruolo, che si erano conquistati a proposito dell’educazione dei figli.
In questo interessante articolo apparso sul Corriere della
sera on-line, Paolo di Stefano e Rossella Burattino analizzano ciò che resta
della figura del padre.
Di
Tullio conclude che i padri sono più focalizzati sull’essere amati che sull’educazione:
potrebbe essere interessante capire le cause che stanno alla base di questa
ricerca di amore e ascolto -forse non si sentono abbastanza amati neanche dalle
loro mogli- ma ciò che è più rilevante sono le conseguenze che ne derivano: se
cerchi apprezzamento provi come meglio puoi a facilitare il sentiero dei tuoi
figli, che è esattamente l’opposto di ciò che un padre dovrebbe fare, come
chiarifica Burattino nel suo post.
Ora sappiamo che il problema è reale ed è tosto: libri,
articoli, post, grida stanno aumentando esponenzialmente quindi non può essere solo un’ipotesi bizzarra di alcuni uomini vecchio stile
incapaci di capire i grandi cambiamenti e la valorizzazione della parte
femminile del mondo.
È una guerra alla sopravvivenza: e non per la nostra. Per la
sopravvivenza dei nostri figli e dei nostri figli. Per la lora salute.
Cosa dovremmo fare dunque? Ecco qui cinque punti che
potrebbero aiutare
1. Non
abbiate paura di essere impopolari: essere corretti non implica di essere
simpatico ma di essere saggio
2. Impostate
valori e siate i primi a seguirli e poi potrete chiedere lo stesso
comportamento dagli altri membri della famiglia
3. Non
confondete passione ed emozione con amore: l’amore amare è un verbo, non un sentimento
4. Essere
costanti non significa essere severi o duri: sorridendo imposta il tuo ruolo
5. Parla
delle tue decisioni con tua moglie
Altri consigli da aggiungere?
Father:
what the hell are we doing?
That’s
essentially what Aldo Naouri, a French
pedagogist, is screaming,
concerned that fathers have finally declined their role, or have been dismissed
by a female society confined just to be semen donors and just till when women
will find a way to procreate without the support of a male.
It may be
hurting and provoking. I believe this is what Naouri really wanted to do: he is
trying to wake us up, to push fathers –or better say males- to fight back to
retrieve their role, the role they have gave up in education.
In these
interesting articles appeared on the on-line edition of Corriere della
Sera, Paolo di Stefano and
Rossella Burattino analyse the remaining of the father.
Di
Tullio concludes that fathers are more focused on being loved than in
educating: it could be interesting to understand the root cause of this search
for love and audience –maybe they felt not enough loved by their spouses- but
what is more relevant are consequences of these fact: if you look for appreciation you try to do the best you
can to ease the path of your kids, and that is exactly the opposite of what a
father should do, as Burattino
clarifies in her post.
Now we know
the problem is real and an hard one: books, articles, posts, screams are
skyrocketing therefore it cannot just be a strange position of some old style
men unable to understand the great changes and the valorization of the female
part of the world. It’s not a matter of sex war, a resisting force that tries
to slow down the growth of women’s power.
It’s a
fight for survival: and not our one. For the survival of our kids and their
kids. For their sanity.
What should
we do then? Let’s share five hints
1.
Don’t
be afraid to be unpopular: being fair does not imply to be fashionable but to
be wise
2.
State
values and be the first one to follow them and then require the same from
anyone else in the family
3.
Do
not mistake passion and emotion with love: love is a verb not a feeling
4.
Being
steady does not mean to be rude or harsh: smile and impose the rule
5.
Share
your decision with your spouse
Do you have
other clues to share?
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4 commenti:
tanto per fare la precisina: "amore" è un sostantivo, non un verbo.
ok, in italiano non funziona come in inglese con love, diciamo che è una licenza poetica.... ;-)
correggo
Great post thank yyou
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