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domenica 13 novembre 2011
Intervista alla prof. Milani seconda parte
Scroll down for English version - thanks!
Prossimo post/next post Mercoledì/Wednesday November 16th
Il bellissimo disegno della prof è di Paolo Moisello, in arte "Moise".
Proseguiamo con la seconda parte dell'intervista alla prof. Milani, qui trovate la prima parte.
Seguirà una terza puntata.
La prof. Milani è autrice di un interessante blog “La professoressa Isabella Milani è online”, molto seguito da insegnanti e genitori, e di un libro: “Consigli pratici per giovani insegnanti”.
3) Quali sfide
devono affrontare oggi le famiglie?
Devono imparare a
vivere in modo meno consumistico, e recuperare valori non legati al denaro, ed
è molto difficile.
Dovrebbero
riuscire prima di tutto ad individuare quali sono i valori che servono per
affrontare le difficoltà che ci aspettano e – solo dopo – cominciare a
recuperarli, per insegnarli ai figli. La Scuola, da sola, non può farcela.
Le “perle di
saggezza” che vengono somministrate ai bambini e ai ragazzi sono tratte da
trasmissioni televisive, e riviste, e sono pressapoco queste: la vera realtà è
quella che vi facciamo vedere noi attraverso i media, perché siamo i vostri
veri amici. Vi insegniamo quello che c’è da sapere per avere successo e vi
facciamo vedere quello che gli altri, i nemici della società, vogliono
nascondervi. Seguiteci e sarete al sicuro. Sarete belli, in forma, alla moda,
accettati da tutti. Avrete successo. I programmi o gli articoli che facciamo li
facciamo per voi: il vostro benessere è l’unico nostro interesse. I prodotti
che pubblicizziamo sono ottimi, tanto che li usiamo anche noi e li usano anche
calciatori, attori e tutti i personaggi famosi. Anzi, non sono pubblicità, sono
consigli disinteressati per gli acquisti. Anche chi produce shampoo, creme,
elettrodomestici, formaggi, profumi e tutto ciò che potete comperare, lo fa
perché pensa a voi, cerca in ogni modo di rendervi la vita facile. E i
supermercati? Se vi fanno gli sconti non è per fare il loro interesse, ma
perché, preoccupati perché siete in crisi, vogliono aiutarvi. Dovete fidarvi
anche di loro. Noi vi facciamo divertire, perché stiamo in vostra compagnia.
Noi siamo in televisione e voi a casa, ma siamo amici, vedete? Ci diamo del tu,
vi chiamiamo al telefono e vi chiediamo notizie dei vostri bambini; ci facciamo
chiamare per nome, come amici; vogliamo sapere che tempo fa dalle vostre parti;
vi diciamo che il posto dove vivete è stupendo, che è il nostro preferito,
qualunque esso sia. Ci interessa che cosa state mangiando e ci lecchiamo i
baffi quando ce lo dite; vi raccomandiamo di invitarci a cena, un giorno o
l’altro. Vi raccontiamo piccoli particolari della nostra vita; ridiamo e
scherziamo con voi, ci mostriamo “alla mano”; conduciamo il programma in
camicia, con le maniche arrotolate come se fossimo a casa; assaggiamo in
diretta dei piatti preparati per voi in trasmissione, e magari usiamo anche le
mani, visto che siamo tanto in confidenza. Ci sediamo in terra e ridiamo e
scherziamo con gli altri conduttori, lasciandoci vedere in tutta la nostra
spontanea umanità. All’occorrenza, piangiamo con voi e per voi. Prepariamo per
voi dei bei servizi sui fatti tragici, anche se “la famiglia ha chiesto il
silenzio stampa”: voi siete più importanti delle famiglie delle vittime.
Proprio in questi giorni lo spot di un’automobile suggerisce “Dite ‘no alle regole!’”
Questo è quello
che vedono gli occhi dei nostri ragazzi.
La sfida
delle famiglie di oggi è quella di imparare a vedere quali sono i messaggi che
vengono propinati i figli e, insieme alla Scuola, proporne altri: i valori
veri.
Anche se sembra assurdo, è possibile che la
grave crisi economica che stiamo vivendo in questo periodo possa,
paradossalmente, essere considerata una fortuna, nel momento in cui
contribuisce decisamente a focalizzare la nostra attenzione (per necessità, e
non per scelta) sulla differenza fra utile e futile, a rivalutare il
necessario, accantonando il superfluo e a rivedere la nostra scala di valori.
4) quali sono i
loro limiti e i loro punti di forza?
Vedo punti di
forza soltanto nelle famiglie che riescono, nonostante tutto, ad offrire
un’alternativa educativa ai figli. Ce ne sono molte. Ma questi punti di forza
sono molto difficili da conservare, perché, se si insegnano dei valori diversi
da quelli della maggioranza, capita di trovarsi con un figlio disadattato
e infelice. Spesso le famiglie più sane e resistenti all’assalto negativo dei
media e del consumismo, devono cedere almeno un po’, per permettere ai figli di
integrarsi con gli altri.
E non parlerei di limiti nei confronti di chi si
adatta ad un mondo che viaggia a grande velocità macinando tutto ciò che
incontra: non si tratta di avere dei limiti, ma di essere vittime delle
circostanze. E questa non intende essere un’assoluzione, ma una constatazione.
<segue>
English version
This nice portrait of prof. Milan was made my Paolo Moisello, aka "Moise".
Let's get back to prof. Milani. The first part of the interview was posted here. A third one will follow in a short time. Don't miss it!
Prof. Isabella Milani is on the web, thanks to her Blog and her Facebook profile. She is a Tuscan professor working in a public school. She spent all her career searching new teaching methodology that she then start sharing through specific seminars.
3) Which are
the main challenges families have to face nowadays?
They have
to learn again to live in a less material way, less consumer way. They have to
win back values which are not money-based. And I believe it’s really hard.
The
starting point is to spot which are the human values that are useful to face
the difficulties we actually have to overcome and we have to lean how we could
teach them to the kids. And this is not a task the school could perform without
the support of the families.
What kids
are taught just came from the tv shows or serials and the message is this one:
do what we do, act as we act, buy what we buy, live as we live because we are
famous, rich, handsome, trendy, stylish.
Follow us
and you will be safe. We are the only ones who care for you, we do not
advertise, we just suggest you the best products for your health and welfare.
We are your
friends, we call you by your name, we want to know what you are doing because
we care.
We cry with
you and laugh with you because we are so human and friendly.
We break
rules because we want to provide all the news for you. Follow us!
The
challenge for the families is then to be able to understand which are the
messages that are sent to their kids and be able to offer them new ones truer.
You may believe
it’s foolish and absurd, but this harsh crisis could really help us to discover
again the truth, because it’s obliging us to focus on the difference between
useful and trifling. It’s helping us to define a new set of values.
4) Which are
their strengths and weaknesses?
I can see
strengths only in those families that are able to offer an alternative
education to their kids. I can see many of them I have to say. But they are
striving: if you teach upstream values to your kids, values which are
profoundly different from the ones of the majority, you could end up with
unhappy and misfit guys.
Healthier
families, the ones who are able top resist the most to the assault of the
media, have to give up on some points just to allow their kids to bland with
their friends.
On the
other hand I won’t talk of weaknesses, I would say that those who aren’t able
to withstand the quick flow of the world, cannot be defined as weak, rather
victims of the situation. And this is not an alibi or a discharge: just a
matter of fact.
<next episode in 10 days>
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