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giovedì 9 dicembre 2010

Due lezioni natalizie - Two Christmas lessons

Prossimo post Next post Saturday/sabato 11 dicembre
 Scroll down for English version



Scena prima

Siamo sotto Natale e i negozi sono imbellettati con nastri, cascate di lustrini, palle, cotillon… Una famiglia decide di entrare in un negozio, il papà spinge il passeggino che ospita un bimbo sui tre anni circa. Il quale, nel varcare la soglia del negozio, si sporge e afferra con energia una grossa palla rossa dalla vetrina. I genitori non battono ciglio, non fanno una piega. Anzi, sorridono compiaciuti. La commessa un po’ meno.
Il bambino gioca con la palla rubata. Pericolosamente. Poi finalmente, completato l’acquisto e pagato, prima che si apprestino ad uscire, con garbo ed eleganza, la preoccupata commessa sorridendo un po’ nervosamente, si rivolge al bambino “adesso dovresti restituirmi quella palla, così la rimettiamo in vetrina”.
Sorprendentemente il padre risponde: “eh, sarà difficile. Una impresa quasi impossibile. Non saprei come fare”.


Scena seconda

Il reparto DVd di una grande libreria. Padre e figlia piccola, diciamo cinque anni. La bimba osserva ad occhi spalancati i DVd disposti sugli scaffali.
Il padre la guarda con affetto. Dice: “ne puoi scegliete uno”. “Solo uno papà? Sono tutti belli!”. “Certamente tesoro, ma ne puoi prendere uno solo”. La bimba, furba, ne afferra due e comincia a guardarli rivolgendo di tanto in tanto seducenti occhiate al padre: “che bello Heidi! E Scoobydoo, quanto mi piace!”.
“Hai ragione piccola mia, è proprio bello. Ma devi fare una scelta. Ne puoi prendere uno”. “Quanto mi piacciono entrambi!”.
Il padre si china, la guarda negli occhi con grande dolcezza. La accarezza. E sussurra: “capisco benissimo amore mio. Bisogna però che tu faccia una scelta: quale vuoi dei due, perché possiamo prenderne solo uno”.
Escono dal negozio con un solo DVD, non è dato sapere quale.


Conclusione

Ora chi di questi due bambini ha più chances di avere successo nel suo futuro?
Ovviamente non c’è una risposta a questa domanda: chi sa che cosa capiterà a questi due piccoli e quali sorprese la vita ha in serbo per loro. Quello che sappiamo è che entrambi hanno appreso una lezione, forte e chiara.
Il bambino della palla ora sa che gli è permesso fare di tutto, non solo che ciò che fa diverte ed emoziona i suoi genitori, anche quando non è propriamente lecito. Ha capito che anche quando sbaglia suo padre sarà lì a giustificare i suoi errori e a impedirgli di assumersi le proprie responsabilità.
La bimba invece ha appreso che la vita impone scelte, che non si può avere tutto ciò che si vuole, e che bisogna lottare per averlo, darsi da fare per meritarlo e conquistarlo. E che l’amore non consiste nel dire solo sì.

Come? Siamo troppo severi e esigenti?

Bene: che cosa pensate? Che cosa potete condividere con noi?
English version




Scene one


Christmas is close: shops are dressed to celebrate (and attract more clients). In the shop windows falls of spangles, balls, ribbons.
A family decides to visit a socks shop: daddy is driving a buggy with a two years kid on it. The child, while crossing the threshold of the shop, stretches out his hand and grabs a ball. His father smiles, his mother too. The shop assistant does not.
The kid plays with the stolen ball. Finally mommy buys something, daddy pays and a warried shop assistant, nervously smiling, says apparently to the kid  “now, you have to give that ball back”. Amazedly the father answers: “it won’t be easy, I don’t know what to do…”.


Scene two


A bookshop selling DVDs. Daddy states firmly: “you have right to choose one”. Little dolly smiles, and she takes from the shelf two boxes: “Uhm: this one or that one?” “Your choice darling, but just one”. “Oh, I like so much Heidi, and I love ScoobyDoo!” “I know dear, but you have to make a choice”. “Daddy, it’s so difficult to make a choice, can I take both?”. Father bends down, smiles, says in a lovely voice: “No, pretty, you can’t. You have to choose: you can have just one. Which one you want?”. She makes up her mind, put the unchosen one back and  stop smiling.


Conclusion


Now, which of these two kids will have more chances to be successful in his future?
Of course it’s not possible to answer to this question. Who knows what will happens to this two children. But we can guess that both have learned a lesson:
the little boy in the buggy learnt that he can do what he wants, even when he’s doing something wrong, his daddy will always be there to justify him and protect him from his own responsibility;
the little girl learnt that she has to strive for getting what she want, that she has to deserve it, she has to make choice in life and be responsible of her decisions. And that love does not mean to always say “yes!”.


What? Are we too harsh, severe and demanding?

Well, what do think about? Any suggestions, experiences, advises you want to share with us?



1 commenti:

Paolo Pugni ha detto...

A comment from Wendy Young,
unable to post directly due to some blogger interference (let's say Blogger is jealous that we reached 10.000 visitis!) she's been so kinf to send me an email so that I could post her contribution.
Let me thus thank her personally and share with you how honored I am for her comment!.

Ahhhh....so true! Raising a thinking a child...and one that must make choices (rather than being told what to do...or having the parent make each decision for her...or be too lenient and do nothing) requires a little more effort on the parent's part, but the payoff is so much bigger and better and just plain helps grow good kids that turn out to be great adults!
Wendy Young @Kidlutions =)

Wendy Young, LMSW, BCD
Founder, Kidlutions(tm):Solutions for Kids and
The Kidlutions Preferred Product Awards