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giovedì 4 novembre 2010

Amami con parole mie - Love me my way

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Friday- Venerdì 5th novembre
Intervista a - Interview with - Shara Lawrence-Weiss
Scroll down for English version thanks






 Amami con parole mie
Piange in cucina, la testa bassa. Singhiozzi lenti. Poi un scatto di nervi. Sei lì che la guardi e non sai che cosa fare. Provi ad abbozzare una frase, una domanda. Piange più forte.

Quante volte ci è successo? Quante volte siamo stati incapaci di capire quale fosse la strada per entrare in sintonia con i nostri figli e avvolgerli con un amore che non riusciva a farsi accettare?

L’amore, che non è solo emozione, ma soprattutto volontà, ha un linguaggio tutto suo. Anzi, secondo Gary Chapman ne ha cinque. Cinque modi diversi per farsi capire, per amare e farsi amare, e che contraddistinguono ognuno di noi.
Perché se è vero che possiamo parlarli tutti, come un poliglotta riesce a parlare molte lingue, è anche vero che il nostro dialetto, la lingua madre, è una ed è in quella che vogliamo esprimerci e farci parlare per sentirci più accolti.
Chapman, che insieme a sua moglie ha scritto molti interessanti libri sul tema, tra cui uno con il quale questo blog condivide il titolo –Famiglie felici appunto-, declinando i cinque linguaggi nelle età della vita: dall’infanzia, all’adolescenza, alla coppia. Su YouTube si trovano anche dei filmati di Chapman che meritano una visita

C'è chi ne ha tratto un gradevole spettacolo: questo è il suo trailer.

Ecco i cinque linguaggi secondo l’autore americano:
  • Parole di rassicurazione
  • Contatto fisico
  • Ricevere doni
  • Gesti di servizio
  • Momenti speciali

Già, e adesso? Che cosa vogliono dire queste cinque categorie? In quale modo possono migliorare la nostra vita di famiglia?

Due sono le tappe da seguire perché la comprensione e l’applicazione dell’approccio suggerito da Chapman diventi un significativo vantaggio per la nostra famiglia.


  1. Comprendere quale sia il linguaggio principale dei membri della nostra famiglia.
  2. Iniziare a parlare a ciascuno di loro con queste specifiche parole.

E’ opportuno dunque scendere più nel dettaglio dei cinque linguaggi per imparare a riconoscerli nella relazione con gli altri.

Rassicurazione
In un certo senso è collegato a quello che nella piramide di Maslow è definito bisogno di riconoscimento. Alcuni di noi sentono il proprio conto corrente crescere se le persone che amano riconoscono il loro valore: “è un ottimo pranzo, hai cucinato proprio bene ” “grazie per aver caricati la lavastoviglie” “ho notato che hai messo in ordine la stanza: brava”. I complimenti sono un modo semplice ed immediato per esprimere amore. Certo, dobbiamo avere sufficiente sensibilità per vedere che cosa è stato fatto e come esprimere la nostra stima e il nostro rigraziamento.

Contatto fisico
E’ un modo molto efficace per comunicare amore a livello emozionale, sensibile. Specie verso i bambini più piccoli, che cercano il contatto dei genitori anche come rifugio. Il pianto di una figlia adolescente può spezzarsi all’interno di un abbraccio e la rabbia di un ragazzino trovare pace in una stretta. Anche l’amore coniugale viene veicolato fortemente in questo modo: a volte basta che i piedi si tocchino nel letto per dire molte cose


Ricevere doni
Certo, regalare. Nella nostra società è quasi diventato un succedaneo degli altri linguaggi, una via d’uscita per lenire le proprie colpe. Il linguaggio del dono è speciale se parlato correttamente: regalare ciò che l’altro desidera, donarlo con una cerimonia così da valorizzarlo, scegliere la circostanza corretta per donare.


Gesti di servizio
Alcuni di noi si sentono amati quando vedono che gli altri fanno cose per loro. Azioni semplici: cucinare, appendere un quadro, passare l’aspirapolvere, andare a dare la spesa, dipingere le pareti di una stanza, tagliare l’erba. Ci sentiamo amati se qualcuno fa cose al nostro posto per noi senza chiedere nulla in cambio. Richiedono inventiva, caparbietà, e soprattutto tempo, che, pare, oggi sia la risorsa di cui disponiamo meno: metterlo a disposizione di altri è un vero gesto di amore. “Grazie che mi prepari tutte le mattine la colazione!” “Grazie a te che mi prepari tutte le sere la cena”.

Momenti speciali
Lei è lì, nel suo negozio, un po’ arrabbiata con il marito che, ha scoperto, da un anno si dedica alla danza. Parla con le sue commesse. Poi, dalla scala mobile, compare lui, in smoking. Una rosa in mano. Sorride. Gliela porge. La invita a ballare, lì, nella grande sala deserta.
Certo, questa famosa scena di Shall we dance non può capitare tutti i giorni, o a tutti: è un buon esempio di che cosa si intenda per momento speciale. Il dono di una circostanza tutta per l’altra persona, un po’ magica, un po’ romantica, un po’…. speciale… Andare insieme allo stadio, andare a pesca, sciare insieme, andare a fare spese insieme, una vacanza inattesa. E’ il riconoscimento che questo momento è solo per noi, anzi solo per te.

Qual è il linguaggio che preferisci parlare? E come fai a capire quale invece parlano le persone che ami? Avete dei suggerimenti, delle storie da raccontare?



English version
Love me my way

She cries. Head down. Weeping slowly. Than she screams, raging, mad. You watch her. Don’t know what to do. Try to say something. A word. A questions. She mourns more and more.
How many time this happened to you too? How many times we have been unable to understand which was the best way to connect with our children and wrap them with our love, overcoming their resistances?
Love, which is a verb not an emotion, being especially will, speaks its own language. Actually, five of them, following Gary Chapman. Five different ways to love, and to be loved.
To tell the truth we can speak all of them, like a polyglot can talk different tongues. But even the most fluent polyglot has her own preferred slang, the one she listen to when she wa a baby, the wan she wants people speak love to her.  
Chapman, and his wife, wrote several very interesting, and useful, book on this subject, explaining how to talk love languages in different family situation. You can find also some worthy videos on YouTube  

And here they are, these famous five languages:

  • Words of affirmation
  • Physical touch
  • Receiving gifts
  • Acts of service
  • Quality time

That’s it. So what? What do these labels mean? How can they improve our family quality?
Two steps to follow, in my suggestion, to bring their power to life and thus improve our family  life:

  1. First: strive to understand the preferred language of your beloved
  2. Second: speak that langue to them

Let’s then explain deeper the five languages to help us.

Words of affirmation
In some way this langue is directly linked to Maslow’s Esteem needs. We need deposits talking straight to our proud.  Unsolicited compliments mean the world to you. We want people recognize what we did. “That was an excellent meal”. “Thank you for clearing the table”. “I notice you put in order in your room” can be an easy and direct way to show your love. You need than to be able to perceive those actions, recognize them and show your gratitude.

Physical touch
It’s an easy and very powerful way to express love at emotional level. Babies and young kids tend to prefer this kind of language because they also need reassurance and to feel safe. You can stop a teen’s tears this way, hugging her, or holding firmly a boy’s rage.
Hugs, pats on the back, holding hands, and thoughtful touches on the arm, shoulder, or face—they can all be ways to show excitement, concern, care, and love.  

Receiving gifts
“Don’t mistake this love language for materialism; the receiver of gifts thrives on the love, thoughtfulness, and effort behind the gift”, suggest Gary Chapman in his own website. Truly in this age many parents abused gifts using them as a false replacement of true love. That’s not what we suggest.  The gift should be message with whom you say “I love you”. Therfore give what the other person would like to receive and give it in the right circumstances.

Acts of service
We feel love when people take care of us. Help us. Do something for us. Even vacuuming the floors can be a true expression of love! Absolutely! Anythig you could do to ease the burden can be decribed as a poem in this language of love: “Let me do that for you.”
Clear the table, wash the car, fix the window, paint the wall: all sonnets for those who love acts of service.

Quality time

There she is. In the middle of her shop, talking with her salesclerks, worried with her husband who, she recently discovered, is attending a dance class. And then, here he is, on the escalator, dressed in smoking, a rose in his hand. He smiles. Give it to her and ask her: “shall we dance mrs Clark?”.  
Well, quite like this. Doesn’t happen everyday. But. But it’ a good example of what quality time, or special events, means! Let us give to whom we love something really special, for just us two: a romantic dinner, an afternoon at the ball game, a tennis match, a ride; let’s go fishing, go shipping, go biking, go climbing, just you and me. That’s quality time.

Now, which is your personal language? And how can we understand their personal language? And love them their way? Any suggestions, clues, cues to share? Ant story to tell?

9 commenti:

Rossella - Casa Lellella ha detto...

molto, ma molto interessante e istruttivo.

Leggendo questo articolo ho pensato ai miei figli e a come sono diversi.

Ariel sin da piccola è sempre stata indipendente, testarda, caparbia e un pochino scostante. Con lei il contatto fisico è sempre stato "difficile" nel senso che le piace ma solo quando lo dice lei! E' sensibile e molto introspettiva per la sua età e quindi a volte bisogna stare molto attenti a come ti comporti.

Il piccolino invece è un vero mammone, ed è molto "fisico", lui le cerca proprio le coccole e le attenzioni!

Concordo quindi con quello che dici : ognuno ha il suo linguaggio, e noi genitori per non perderli dobbiamo imparare a riconoscerlo e a parlarlo!

Rossella

Paolo Pugni ha detto...

Non solo è molto vero quello che dici, ma aggiungo anche che nel tempo cambiano i modi di "parlare" il medesimo linguaggio. Il piccolino "fisico" non tollererà più abbracci e baci raggiunta pre-adolescenza, l'età in cui i genitori sono così appiccicosi ed impazziscono, e gradirà una testata, un pugno o una pacca sulla spalla, uno spintone.... Non sto scherzando, l'esperienza, anche personale, me lo conferma.
Hai ragione: dobbiamo imparare presto i linguaggi dell'amore...
Paolo

Rossella - Casa Lellella ha detto...

tremo all'idea... ma sorrido anche!

credo che se educati bene anche gli adolescenti siano "simpatici" nonostante tendano a estrometterci.

Credo che un buon compromesso sia trovare qualcosa da fare con loro. Mi spiego. Nell'adolescenza, come tutti, non tolleravo le intromissioni di mia madre nella mia vita (che parolona, ma allora la pensavo così) e tendevo a rimbalzarla, ma c'era, e in verità c'è sempre, una cosa che mi piace fare con lei, che ci rende complici, è lo shopping. Sembra banale, forse frivolo, ma è così! Mia madre ha un gusto impeccabile e l'occhio lungo e io l'ho sempre adorata.

Paolo Pugni ha detto...

E ma così mi rubi il mestiere! Hai già detto tutto!
Scherzo. Lo shopping, se vogliamo parlare con parole di Chapman, sta nei momenti speciali... e fa parte del tempo da passare con i figli...
Ci ritorniamo sopra..
grazie!
F&P

Rossella - Casa Lellella ha detto...

aspetterò con ansia l'approfondimento!

Rossella

Paolo Pugni ha detto...

sto preparando il post sul tema, da quale linguaggio cominceresti? o da quale età?

The English Sisters ha detto...

Hello famiglie felice :-),
Very nice article - molto bello questo articolo.
It's true that when we communicate our love for our loved one's - è vero che quando comunichiamo il nostro amore per i nostri cari
It's good to understand what they understand as LOVE - e bello capire quello che loro interpretano come amore
and act accordingly - e mostralo cosi
getting into their shoes - mettendoci nei panni loro
love grows easily - l'amore cresce con facilità :-)
bye bye
The English Sisters

Paolo Pugni ha detto...

wow: not just you were so kind to post your comments, but you also did it... "sensurroundly"!
I tend two believe one of the two sisters is English speaking while the other one is Italian native...
An italian write we love so much, Giuseppe Pontiggia, once wrote: "tell me easily with my words" that could be a rough and bad translation of the Italian "lo dica pure con parole mie".
And as you mentioned, words can be much more than just... words!
Thanks and come back.

Unknown ha detto...

Hello Adwice,
Thanks so much,
so kind to answer so quickly :-)
We are both English and learnt Italian when we came to Italy:-) - Siamo tutte e due inglese e abbiamo imparato l'italiano quando siamo venute in Italia.
So you will have to excuse the odd mistakes - quindi scusateci per l'errori
Mistakes are not really important - l'errori comunque non sono veramente importante...
The important thing is to communicate - la cosa importante è comunicare don't you think? - non è vero?
Easily and with a smile - facilemente e con il sorriso :-)
bye bye
The English Sisters
P.s Have a great week and enjoy the moment - vi auguriamo una fantastica settimana e ricordatevi di godere ogni momento :-)