Tutti i nostri link
La mia pagina web,
I blog professionali
la vendita referenziata/referral selling,
vendere all’estero low cost & low risk
I blog non professionali
Famiglie felici/italian and english educazione e pedagogia
Per sommi capi: racconto
Il foietton: la business novel a puntate,
Sono ospite del bellissimo blog di Costanza Miriano che parla di famiglia e di…più
Delle gioie e delle pene: della vita di un cinquantenne
Happy Child Zona Gioia: il blog per i piccolissimi (0-3 anni)
Social network
Tra i nostri preferiti
-
Chi era padre Aldo13 ore fa
-
-
-
Le console nelle famiglie italiane13 anni fa
-
-
Post più popolari
-
Sabato Italiano: i padri separati Next english post: Monday Feb 13th Volentieri lasciamo spazio ad Andrea che ci introduce i...
-
Scroll down for English version thank you Next post saturday Jan 28th Prossimo post sabato 28 gennaio Giovedi Mooreeffoc ...
-
Prossimo post Next post Tuesday/martedì 7 dicembre Scroll down for English version Claudia De Lillo è un fenomeno me...
-
Reblog: i post migliori retweetati per voi Reblog: the best post retweeted for you Scroll down for English version...
-
Post speciale solo in lingua italiana Ho conosciuto Daniela grazie a Internet, e non ricordo neppure come. Uno di quei doni della...
Feedjit
Visualizzazioni totali
Blog Archive
-
▼
2011
(124)
-
▼
ottobre
(11)
- Looking in the mirror - Famiglie allo specchio
- Romanzo familiare: la televisione al servizio dell...
- Logica vo' cercando - Quest for the reason
- Genitori deboli - Weak parenting
- Assecondare i figli - Pride and indulgence
- Contro gli esperti - Unreliable experts
- Il sindaco degli schiaffi - Slapping Mayor
- Our google life - Googolare la vita?
- Guiltless kids? - E' solo un bambino!
- Non li lasciamo andare - The Italian syndrome
- Can we measure love? - L'amore è misurabile?
-
▼
ottobre
(11)
Lettori fissi
share this
Powered by Blogger.
sabato 1 ottobre 2011
Can we measure love? - L'amore è misurabile?
Scroll down for English version - thanks!
Prossimo post/next post Giovedì/Thursday October 6th
Come possiamo amare i nostri figli? La risposta sembra così
banale da far apparire la mia domanda come più stupida che stravagante.
Siamo sicuri?
Sappiamo esattamente come amare i nostri figli, nel modo in
cui loro vorrebbero essere amati? Nel modo in cui è giusto amare?
Siamo perfettamente consapevoli di che cosa voglia realmente
dire amare?
Una delle frasi più abusate, fino a divenire sdrucita e
lisa, più vuote, più odiate eppure utilizzate dai genitori, è senza ombra di
dubbio la famosa pretesa: “l’ho fatto per il tuo bene!”.
Se chiedo questo è perché vedo attorno a me una strisciante
degenerazione dell’educazione dovuta, credo, in gran parte da un profondo
malinteso su che cosa sia l’amore.
Ci è stato insegnato dalla società che il sommo bene consiste
nel fare quello che vogliamo senza nessun limite –cosa che tra parentesi è
tutto TRANNE CHE il sommo bene- e quindi abbiamo la sensazione che amare i
nostri figli voglia dire diventarne schiavi per permettere loro tutto ciò che
vogliono, così da soddisfare ogni capriccio.
E amare questo?
E se non lo è, che cosa è amare e come possiamo misurare
l’amore?
Avete dei consigli da condividere con tutti? Vostre
esperienze?
English version
How can we
love our kids? I mean, the answer seems so easy so that this question seems
even more silly than weird.
Really?
Do we know
actually how we can love our kids in the way they want to be loved?
Are we
totally aware of what loving means?
One of the
most worn sentences, one of the most used sentence, one of the most hateful
sentence that a parent could say is without any doubt: “I did it for your own
good!”.
Now, I’m
asking this because I believe to see all around me a degeneration of education
mainly due to a profound misunderstanding of what love is.
Since we
have been taught by society that the supreme good for everyone consists of
doing what we want without any restriction, which by the way is anything BUT
the supreme good, we tend to love
our kids becoming their slaves, their bond servants, protecting them from any
possible trouble and allowing them any single maggot, which we satisfy almost immediately.
Is this
loving at all?
So how can
we measure our love?
Do you have
suggestions that we can share to help each other?
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
6 commenti:
Consigli non ne ho qualche riflessione si.
Sicuramente devo amarli per quello che sono e non per quello che daranno, faranno o peggio per come vorrei che fossero.
Il problema sta nell'essere non genitori pre-occupati ma occupati ad osservare il processo di maturazione.
Occorre separare la persona da ciò che fa: amare è questo: accettare l’altro senza volerlo cambiare.
Bisogna credere nella potenza del seme. “Ti voglio bene”. Bisogna crederci, e crederci è un seme, che si lascia cadere delicatamente. La forza non sta nel seminatore. E la pazienza del seminare è un’arte. Ma l’efficacia sta nel seme seminato delicatamente, con la consapevolezza che i frutti maturati si possono cogliere anche nell’arco di una intera vita!
E una dose di fortuna in tutto questo non guasta di certo!
Grazie mille Paola, e la pazienza è probabilmente la qualifica migliore per l'amore.
Credo che l'educazione consista nel cambiare gli altri, non però come suggerisci tu in modo arbitrario, ma per il loro bene, amandoli già per quello che sono ora e sperando di poterli aiutare ad essere migliori.
Grazie!
Sono d'accordo con te Paolo solo forse nell'uso del termine 'cambiare'
chiaro che i semi che noi gettiamo sono allo scopo di renderli sicuri e migliori,
'sperando' come hai detto bene tu quindi, altrimenti si inciampa sul quel 'è per il tuo bene' dannoso a cui ti riferivi nel post.
Sempre un piacere leggerti
il dramma è che il confine è così labile... ma questo è il bello dell'essere genitori, che ti costringe ad aguzzare l'ingegno e la sensibilità per non sbagliare, o per lo meno per farlo il meno possibile...
E' importante dargli i limiti, fargli capire fin dove possono andare, ma per farlo occorre tenerli continuamente sotto controllo dalla giusta distanza. E' un continuo lavorare sugli equilibri, dare qualcosa ma aiutarli a diventare consapevoli e responsabili, facendoli sentire amati e protetti... ma gradualmente renderli sempre più indipendenti. A volte sembra un lavoro impossibile e richiede una continua trasformazione ed elasticità, si cresce insieme, noi come genitori e loro come figli e non si finisce mai di imparare...
grazie Violetta!
Posta un commento