Tutti i nostri link
La mia pagina web,
I blog professionali
la vendita referenziata/referral selling,
vendere all’estero low cost & low risk
I blog non professionali
Famiglie felici/italian and english educazione e pedagogia
Per sommi capi: racconto
Il foietton: la business novel a puntate,
Sono ospite del bellissimo blog di Costanza Miriano che parla di famiglia e di…più
Delle gioie e delle pene: della vita di un cinquantenne
Happy Child Zona Gioia: il blog per i piccolissimi (0-3 anni)
Social network
Tra i nostri preferiti
-
Chi era padre Aldo12 ore fa
-
-
-
Le console nelle famiglie italiane13 anni fa
-
-
Post più popolari
-
Sabato Italiano: i padri separati Next english post: Monday Feb 13th Volentieri lasciamo spazio ad Andrea che ci introduce i...
-
Scroll down for English version thank you Next post saturday Jan 28th Prossimo post sabato 28 gennaio Giovedi Mooreeffoc ...
-
Prossimo post Next post Tuesday/martedì 7 dicembre Scroll down for English version Claudia De Lillo è un fenomeno me...
-
Reblog: i post migliori retweetati per voi Reblog: the best post retweeted for you Scroll down for English version...
-
Post speciale solo in lingua italiana Ho conosciuto Daniela grazie a Internet, e non ricordo neppure come. Uno di quei doni della...
Feedjit
Visualizzazioni totali
Blog Archive
-
▼
2011
(124)
-
▼
giugno
(10)
- Is teaching a duty? Ma dobbiamo proprio educare?
- Teaching humility - Insegnare l'umiltà
- The hidden messagge - Tra le righe
- Causa ed effetto - Cause and effect
- Mom and Warrior (II) - La guerra della mamma (part...
- The warrior mom - Mamma e guerriero
- Combattendo il tiranno - Fighting tyranny
- Teaching discipline - Disciplina vo' insegnando
- the value of camps - campeggiando pallidi e assorti
- The (education) thin line - Quella linea sottile
-
▼
giugno
(10)
Lettori fissi
share this
Powered by Blogger.
giovedì 2 giugno 2011
The (education) thin line - Quella linea sottile
Prossimo post Next post
Sunday/Domenica June 5th --> Tuedsay/martedì June 7th
Sottile è la linea che divide rispetto e autonomia.
Il rispettosi sa deve essere reciproco. E si sa anche che i genitori devono darsi da fare per accrescere l’autonomia dei figli. Il che vuol dire preparare loro per il cammino e non il cammino per loro. E ciò vuol poi dire che non dobbiamo reagire istericamente a situazioni che ci danno sui nervi ma che non sono tragiche e che potrebbero poi insegnare qualche cosa ai figli.
Ok, questa è la teoria: chiara, netta, inconfutabile.
Poi ci sono i fatti, che sono molto più complessi.
Mettiamo che un figlio debba partire per un viaggio intercontinentale di lavoro. Per un lavoro di famiglia. E che poche ore prima della partenza, diciamo la sera prima di una sveglia all’alba, non abbia ancora fatto nulla. La valigia è vuota, i documenti da inscatolare ancora sullo scaffale, nulla è pronto.
Che cosa deva fare un genitore? Minacciare il figlio? Avvertirlo? Combattere? O fare finta di nulla? Deve prendere in esame le possibili conseguenze di questo comportamento che appare insensato? Per la verità non è ancora successo nulla… Oppure anche i patemi d’animo e il battito cardiaco del genitore devono entrare nell’equazione?
Dobbiamo insegnare il rispetto con il rispetto oppure siamo autorizzati a chiedere rispetto per le nostre paure e i nostri timori?
Non è una domanda facile.
A prima botta direi che vale la pena sedere e stare a vedere: stai sereno. Fosse facile.
Però non sono sicuro.
Che cosa suggerite voi?
The distance between respect and autonomy
Respect should be mutual. And parents know well that they have to help kids grow in their autonomy, which means prepare them for the journey and not the path for them. In other words do not react to situation that could get you crazy if these could be trial that could teach something to the kid.
That’s the theory, easy, clear, undisputable.
And then there are facts, which are much more complicated.
Let’s assume a kid have to leave on an intercontinental trip for business, for a family business.
And few hours before the departure, let’s say the late evening before an early leave, nothing is ready. No luggage, no pack, nothing.
What should a parent do?
Prevent the kid? Put pressure on her/him? Fight?
Should the parent consider the consequences of this funny behavior? Actually nothing bad already happened. But… should the heartbeat of the parent be also considered?
Do we have to teach respect through respect? Are we allowed to claim that we need to be respected and if we suffer for that unpleasant situation something must be don. Now. Not later?
Not an easy question.
At first hand I would say that we have to wait and see.
But then I’m not so sure about it.
Which are you suggestions?
Tweet
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 commenti:
Posta un commento