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mercoledì 4 maggio 2011
Società liquida e ragazzi tristi - Liquid society and sad kids
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La scuola deve essere ripensata? I figli della generazione digitale sono così diversi da avere bisogno di un modo diverso di insegnamento? Che tipo di servizio può, o per meglio dire deve, offrire un ambiente educativo i ragazzi e soprattutto alle loro famiglie?
Questo sono domande che ogni genitore potrebbe essersi posto mentre considerava la scelta della scuola migliore per i propri figli. In ogni caso è per rispondere a queste domande che intendiamo investire alcuni post, non necessariamente di fila, con l’aiuto di Louis Cardona, un creativo ed esperto educatore che ha messo a punto un innovativo approccio all’educazione dei ragazzi liceale che prenderà il via a settembre a Lugano.
Louis è da parecchi anni direttore del club giovanile della città svizzera ed è soprattutto un ottimo osservatore delle sfide e dei cambiamenti che gli adolescenti stanno affrontando oggi. Iniziamo perciò a chiedergli quali siano le principali prove che genitori ed educatori devono affrontare oggi per aiutare i giovani a crescere.
Per poter rispondere a questa domanda vorrei dapprima precisare come vedo la situazione attuale. Il terzo millennio avrebbe dovuto essere l’età del divertimento, della felicità, della libertà totale. Guardatevi in giro e che cosa vedete? Visi sorridenti? No, piuttosto facce scure, tristi, persone quasi disperate. Apparentemente liberi da ogni regola ma in realtà preda delle loro passioni. Questa è stata definita società liquida, grigia, resa fragile dal raggiungimento dei propri desideri invece che fortificata dalla lotta per conquistare i propri sogni. È piuttosto l’età del disagio. La questione è una sola: perché è successo? Qual è la ragione di questa disperazione? Che cosa dobbiamo cambiare? In quale modo possiamo aiutare i nostri ragazzi ad avere di nuovo la speranza?
E qual è la sua risposta a tutto questo?
Aiutarli a superare tre ostacoli che ritengo siamo le cause prima di questa situazione.
1. I ragazzi di oggi spesso non sono capaci d’impegnarsi se non ne sentono la passione: come si fa a studiare quando non si ha voglia? La “ferrea legge della voglia” rende schiavi di ciò che piace: il dovere del piacere. Il problema maggiore è che molti giovani sono convinti che fare sempre ciò che piace è il segno della propria libertà: il paradosso della “libertà che rende schiavi”…
2. L’elettronica ha favorito nei giovani “digital kids” atteggiamenti dinamici e creativi che spesso sono in conflitto con il modo tradizionale di fare lezione. Questo porta molti ragazzi validi ad avere un profitto scolastico insufficiente.
3. Lo sviluppo dei media ha cambiato la modalità di fruizione delle informazioni anche nei giovani di oggi: se nell’antichità bastava la parola a trasmettere, e se nell’ultimo millennio era necessaria anche la scrittura, oggi se il messaggio non è multimediale, se cioè non avvolge tutti i sensi, non viene raccolto se non in minima parte e viene perso e dimenticato rapidamente.
E le sue soluzioni innovative possono dare una risposta a questi problemi?
Certo che sì. L’Accademia Everest, che aprirà i battenti in settembre, e che non è un liceo, è il mezzo che abbiamo progettato per rispondere a questi tre problemi con tre soluzioni:
1. L’educazione del cuore
2. L’insegnamento proattivo
3. La neuropedagogia
Louis Cardona ci spiegherà come questi tre approcci funzionano in un prossimo post. Nel frattempo ci farebbe piacere sapere se siete d’accordo con lui nell’analisi della situazione attuale e nell’individuazione delle sue cause.
English version
School need to be reshaped? Are the digital kids so different that they need a different approach to study? What actually could, or should, a school, or an education environment, provide to the kids and to their families?
These are questions that every parent might have considered or should have considered during the process of choosing the best school for her/his kids. In any case we want to invest some posts, not necessary in a row, to this subject, thanks to the innovation that a creative and experienced educator, Louis Cardona, has planned and so strongly pursued that it will become a real academy next September in Lugano, Swiss.
Louis is the director of a children club in Lugano and he is a fine observer of the changes that teens have gone through in late years. So let’s start asking him which are the main education challenges that parents and educators have to face now to support the healthy grow of the kids.
To start answering your question I’d like to point out the present situation. The third millennium should have been the age of enjoyment, of everlasting happiness, of total freedom. Look around and you will see sad people, sometime even desperate, apparently free from rules but actually prays of their passions. This has been defined the liquid society, a grey one, where people have been made fragile from the accomplishment of their desire instead of solidly established on the straggle for expectations. It’s more likely the age of discomfort. The question is only one: why that happened? Which is the reason of such despair? What could we do to change? To help our children get a new hope?
And which is your answer?
To help them we need to overcome three main hurdles, three core causes that produce such a situation. And in my opinion these three causes are
1. Young guys have lost the capacity to fight for their goals. They have been taught to belive that you have to do only what is a pleasure to you. Don’t dare to engage yourself in a project that requires efforts and pains! This is the paradox of being slaves of freedom, or better say of pleasure.
2. Digital kids have a true different approach to learning and to life in general. Haven’t we all be taught that our brain works at less than 10% of its capacity? These guys are using a greater percentage of their brain or may be just a different one. But they need to find out a different way of learning.
3. The development of media changed the way we digest information now. Just think about: in the past the only way to transfer knowledge was the voice and the gesture, then with Guttenberg we added the written word, now it’s multimedia. It’s multi-senses. And kids are tuned on this channel.
And so your innovative solution for education can solve these three problems?
Yes indeed. The Everest Academy, which is not an high school, is the mean we have designed to overcome this issues with these three solutions:
1. The education of the hearth
2. The proactive teaching
3. The neuro-pedagogy
Louis Cardona will explain how these three approaches work in a future post. In the meantime do you agree with his analysis of the present situation and of its root causes?
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