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lunedì 16 maggio 2011
Miss Cucina Scintillante - A splendid house
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Sabato scorso Franca è stata invitata a tenere un incontro a Milano 3 sulle differenze di linguaggio e atteggiamento tra uomini e donne, un tema che sembra di grande attualità e interesse, forse perché si desidera capire e razionalizzare ciò che viviamo quotidianamente n famiglia.
Il tema più dibattuto, e che ha provocato più sane risate, è stato quello del “controllo dell’ordine casalingo”. Ne abbiamo già in parte scritto qualche post fa focalizzandoci però sull’atteggiamento del ritorno a casa d mogli e mariti.
Interessanti alcuni commenti a quel post, fenomenale quello che ricorda come spesso –o sempre?- questa attenzione per l’ordine faccia sì che sia praticamente prossimo allo zero il tempo che intercorre tra l’aver caricato i bagagli dall’auto dopo un viaggio o una vacanza e l’avvio della prima lavatrice. E non ditemi che non succede così anche da voi!
La ragione di questa attenzione esasperata per l’ordine può anche essere biochimica, come l’approccio del beneamato John Gray suggerisce, ma noi non siamo solo animali, siamo soprattutto persone e sappiamo che l’amore, che è una azione e non un sentimento, richiede sacrifici e rinunce. Da tutte le parti si intende. E prendersi cura degli altri, che è un modo di fare nobile e uno dei più elevati segni d’amore, richiede che gli altri desiderino e si aspettino ciò che facciamo per loro e che non lo vivano come prevaricazione. Questo evita un’altra sindrome frequente e dolorosa in famiglia, quella del martire che può essere sintetizzata da questa esclamazione: “con tutto quello che faccio per te, non mi dici mai grazie!”. Avete presente vero?
Così Franca ha risposto in modo molto semplice e diretto ad una signora che le chiedeva: “ma allora che cosa dobbiamo fare?”.
Dipende da che obbiettivo volete raggiungere: prendervi realmente cura de vostri casi o competere per il titolo di Miss Cucina Scintillante?
Qual è dunque l’obiettivo delle nostre azioni?
Last Saturday Franca has been invited to talk about the main differences between women and men. A subject that seems to be so intriguing that everyone want to know about, maybe just to rationalize what’s happening daily in their family. The most discussed subject, and the one which caused a lot of fun and laughs, was “the control of the house order”. We already wrote something about a couple of post ago, although in that article we focused on the homeward bound approaches.
It seems that women cannot tolerate a house but perfect and tidy, even methodical. And everything that confuse this perfection must be ranged immediately. Someone remembered me a very common situation: when you come back from vacation, there is practically no discontinuance between the moment you off load the luggage from the car and the moment that the washing machine starts her first washing cycle! Isn’t it true?
The reason can be a biochemical one, as the hormones theory from John Gray suggests. But we are not just animals, we are persons and we know that love, which is a verb and not a feeling, requires sacrifices. And taking care of others, which is a noble attitude and one of the highest possible offering suggested by true love, requires that others desire and appreciate what we are doing for them. To avoid the risk of being affected by another syndrome, the martyr’s one: “I spent my life doing things to you and you never thanks me!”. You surely know about.
So Franca answered simply to a lady asking “what we have then to do?”.
It all depends on your goal: you want to take care of your family or strive to win the title of “Miss Splendid Kitchen”?
Which is the goal of our actions then?
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4 commenti:
confesso di non poter andare a dormire se la cucina é i disordine, e di vivere molto male se anche il bagno lo é. So che non lo faccio solo per la mia famiglia, ma anche per i miei nervi. Che poi io penso che questo bisogno improcrastinabile di pulizia altro non é che bisogno di controllare le situazioni quando queste sembrano sfuggirci di mano.
E infatti in me si é manifestata la cosa con la nascita del secondo figlio. E' un fatto.
ho avuto una madre malata di pulizie, che non usciva con noi la domenica mattina per poter pulire casa e cucinare (lavorava).
spero di arrivare al giusto equilibrio, ma neanche lasciare che la casa si pulisca da sé, perché non succederà.
Equilibrio credo che sia la parola magica.
Siamo stati figli di casalinghe insopportabili, che infliggevano patine, divani coperti da teli e stanze chiuse a chiave e aperte solo nei giorni speciali.
Ricordo che un giorno di vacanza, da bambino, tornando a letto dopo un salto in bagno all'alba, lo trovai già rifatto....
L'ordine è indispensabile, anche perché quello esterno rimanda e anticipa quello interno, ma non deve diventare il fine della vita...
grazie Corie!
Adwice: non patine (accento sulla "a", come in patine pittoriche e riviste patinate) ma pattine (accento sulla "i".
Il revisore di bozze
errore di stampa... sorry
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