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lunedì 9 aprile 2012
Bambini al cinema - Kids at the movie
Ospitiamo un post di/Guest post by
Chiara Pugni
Chiara Pugni
La versione italiana è qui sotto, scorrere per raggiungerla, Grazie
Friday night,
Milan, at the cinema. I’m here to watch a movie: “A star is born”. The plot is
quite Simple plot: the son of a normal married couple plays as main character
in a porn movie for fun and money, and he discovers a possible career in
pornography. His parents find out the movie and they seem not to be as happy as
their son.
That’s it.
Everything revolves around this episode, also all the jokes.
We won the
tickets… so…why not?
Once in the
room I notice something that leaves me speechless: in the seat next to mine I
see a little girl, not older than 10 years , sitting next to her father and her
brother, older than her. Not too much actually.
Well, I
wonder how a father can bring a child of that age to a movie already knowing
what it’s about, the trailer shows very well the plot! But there is more than
that.
In fact I
had set my mind at rest and I thought that maybe they were watching it by accident: they wanted to see another
movie but finding no seat they had been hijacked on this “Italian masterpiece”.
The movie starts and I only hope to see not so much “hard and uncomfortable”
scenes to maintain the integrity of that little girl next to me. But I was
wrong, not about the movie, but about the girl’s integrity: she laughed at all
the malicious jokes in the movie … not kidding … everyone! When you are nine
years old you can’t understand jokes centered on sexual matters! At nine years
old should be laughing with the jokes the Ice Age, with something more suited
to an early age, you should laugh at scenes of thrown pies, dogs talking and so on.
I don’t
know what to think of this episode, I don’t know if it was just a rare case of
an early child, or if all her
peers would have the same reactions. I just know that I didn’t like or
approve what I saw. Synonymous with a society that do not work?
Venerdì sera, Milano, cinema. Film in sala “E’ nata una star”. Trama banale e monotematica: il figlio di Littizzetto e Papaleo gira un film porno per divertimento e soldi, e scopre una possibile carriera nel mondo della pornografia, i genitori lo scoprono e tutto ruota intorno a questo filmino, anche la maggior parte della battute. Ci hanno regalato i biglietti e perché buttarli via. Una volta entrata in sala però mi accorgo di una cosa che mi lascia senza parole: nel posto accanto al mio vedo seduta con un panino in mano niente di meno che una bambina, massimo 10 anni, con papà e fratello più grande ma non di tanto.
Come si fa, mi chiedo, a portare una bambina di quell’età, quindi massimo quinta elementare/prima media, a vedere un film che già dal trailer sai di che cosa parlerà per tutti i 180 minuti circa di durata? Ma non è finita qui. Infatti mi ero messa il cuore in pace e avevo pensato che magari erano capitati li per caso, che volevano vederne un altro e poi, trovando il pienone, fossero stati dirottati su questo capolavoro italiano. Inizia il film e bella tranquilla spero solo che non ci siano scene troppo “forti” per mantenere integra la purezza di una bimba così piccolina. Invece mi sbagliavo, ma non sulla quantità di scene sconce ma sulla purezza della bambina: ha riso a tutte le battute maliziose presenti nel film, a tutte! A nove anni non puoi ridere di gusto con battute centrate su argomenti sessuali, vuole dire che le capisci! A nove anni bisognerebbe ridere con le battute dell’Era Glaciale, con cose più adatte alla tenera età, bisognerebbe ridere a scene di torte in faccia, cani che parlano e via dicendo. Non so cosa pensare di questo episodio, non so se è stato solo un caso raro di bambina precoce, o se tutte le sue coetanee avrebbero avuto le stesse reazioni. So solo che quello che ho visto non mi è piaciuto. Sinonimo di società che non funziona?
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