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giovedì 3 febbraio 2011
Educazione a prova di digital kids - Does digital kids dreams of electronic ships?
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Saturday/Sabato 05 febbraio 2011
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Non perdetevi il debutto del blog di Mariateresa Giannone Ferramondo Felici di essere mamma
Tutti i nostri auguri a Mariateresa e milioni di click!
Collaboriamo ad un progetto particolare, il lancio di una nuova scuola che poi non è esattamente una scuola, quanto una squadra che allena per gli esami e per la vita un ristretto gruppo di ragazzi. Più vicino ad un precettariato che ad un liceo, intende dare il Massimo stando vicino ad ogni allievo. Si chiama Everest aprirà i battenti a Lugano nel settembre 2011, se volete saperne di più ben felici di raccontarvelo in prossimi post
Ciò che vorremmo condividere con voi sono alcune riflessioni alle quali siamo approdati nel momento in cui abbiamo iniziato a verbalizzare ciò che sentivamo, ciò che chi ha concepito il progetto aveva chiaro e andava razionalizzato.
Lo scopo di Everest è di offrire una soluzione alla crisi della società, e non è di questo che vogliamo scrivere. Un solo rapido cenno a quelle che riteniamo siano le due cause alla radice di questa situazione complessa, le due rivoluzioni avvenute negli ultimi cinquant’anni:
1. La “rivoluzione della libertà” che si può far risalire come causa scatenante al ’68 e he ha modificato il significato della vita imponendo la libertà come scopo ultimo dell’esistenza di ognuno e
2. La “rivoluzione digitale” che ha dato vita alla cosiddetta “generazione digitale”.
E’ di questo secondo cambiamento che vorremmo parlare.
Quali sono le caratteristiche di questa nuova genia di ragazzi, che hanno imparato ad usare computer e navigare in rete quasi prima di saper scrivere e che maneggiano tastiere e mouse come noi maneggiavamo biglie e figurine?
Hanno un cervello diverso: ovviamente no, intendo dire che il loro approccio alla realtà è molto diverso dal nostro, con tratti comuni che discendono direttamente dall’(ab)uso di videogiochi e navigazione on line. Eccoli:
1. Valutazione del rischio e sua gestione
2. Scoperta personale della realtà
3. Iniziativa e pro attività
4. Sguardo globale: ricerca di una visione sempre più ampia
5. Modo diverso di connettere le idee: iperlink più che sillogismo
6. Modo diverso di prestare attenzione
7. Atteggiamento da problem solver
8. Capacità di analizzare le situazioni puntuali (a volte senza sguardo sulle conseguenze, ma questo è un problema anche degli adulti)
9. Competizione e appartenenza alla squadra
E come li trattiamo di solito? A casa e a scuola? Siamo portati a seguire il medesimo stile educativo con il quale siamo stati cresciuti. Che non è sbagliato in sé, ma che è decisamente fuori tempo. E che era basato su:
1. Rassicurare, garantire sicurezze e certezze
2. Raccontare la realtà (ehi piccolo, io sono più grande , ho più esperienza, ho visto e so come va il mondo)
3. Reattività e disciplina
4. Impatto locale
5. Pensiero lineare, studio di libri, lezioni frontali
6. Attenzione continuata per lunghi periodi senza interruzioni
7. Esecuzione di ordini
8. Presentare la soluzione pre-masticata
9. Imposizione di standard ai quali uniformarsi
Questi comportamenti ci sembrano presenti in modo particolare, crediamo in tutto il globo, nel mondo scolastico, che è tradizionalmente più lento a cambiare, nel quale si cerca di insegnare a esseri umani apparentemente identici a quelli che eravamo noi, ma in realtà profondamente alieni.
E questo finisce per scatenare conflitti e spingere i ragazzi meno forti a rifiutare questo stile educativo.
Questa la tesi, lo spunto di riflessione: ora tocca a voi. Che ne pensate?
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English version
We're volunteering with the project of a new school in Switzerland. Well, not exactly a school, more a sort of teamschooling, much more closed to a homeschooling solution than a traditional school.
The project is called Everest and, if you like, we’ll tell you more in future post.
What we'd like to share is what we came across while working on the principle. Or, to be more precise, while verbalizing and logically picturing the reasons why this project was conceived.
The aim is to offer a solution to the present crisis of our society, not need to spend lines describing it.
Now two seems to be the root causes, two main revolutions happened in the last fifty years:
1. the “liberty revolution” that can be dated to 1968 when the meaning of life has been distorted and freedom was imposed as the final goal of everyone and
2. the “digital revolution” which produced what the so called digital generation.
Let’s stick to this last one: which are the new features of digital kids?
They present a different “brain”: of course not. I just mean a different approach to reality. These are the traits, mainly deriving from (ab)use of videogames and netsurfing:
1.Risk evaluation and management
2.Personal discovery of the reality
3.Initiative and proactivity
4.Global look
5.Different ways of connecting ideas: hypelinking more than adopting syllogisms
6.Different way of paying attention
7.Problem solving attitude
8.Situation analysis skills
9.Competition and teambuilding
And how do we usually treat them, at home and at school? We tend to go on applying the same education style we were exposed while we were young. Which cannot be defined wrong, just obsolete. It’s based on
1.Assure safety and certainty
2.Tell reality (I’m elder and know everything about the world, little guy!)
3.Reactivity and discipline
4.Local touch
5.Linear thinking, books studying, frontal lessons
6.Long-lasting attention without disruptions
7.Execution of orders
8.Showing the situation
9.Standard to be followed
These behaviors seem still to be the usual way school, I assume almost all over the world, teaches to kids, which are apparently the same kids we were but truly more like aliens.
And thus a conflict raises, that use to push those children which are not so strong inside to reject this way of educating them.
I’d really like to get your point of view on this.
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