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giovedì 28 ottobre 2010

Le relazioni pericolose - Dangerous liaisons



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Domenica/Sunday  31 ottobre 

Scroll down for English version thanks

 Tutto è relazione. L’uomo non può vivere senza reazioni. Il filosofo e psicologo Maurice Nédoncelle, nel suo saggio Rèciprocité des consciences, essai sur la nature de la persone, si spinge ad affermare che per l’uomo valga l’alternativa «aut duo aut nemo»: o sei due o non sei nessuno. Con queste parole il pensatore francese intende non solo sottolineare la natura relazionale della persona umana, ma anche che la relazione vada intesa come legame che unisce di volta in volta una persona ad una ed una sola altra persona.
Questo è particolarmente vero nella famiglia, che è la cellula prima della società e la culla del consorzio umano. E ciò che costruisce e tiene insieme la relazione è l’amore, inteso come gratuito interessamento al bene dell’altro.
Sì, va bene. Lo sanno tutti, potreste rispondere. Il punto non è saperlo, è farlo. Stephen Covey, famoso autore  americano di management e non, spiega che per costruire una relazione dobbiamo iniziare a fare versamenti nel “conto corrente emotivo” dell’altro, sia esso figlio, coniuge, genitore, o parente per rimanere alla famiglia.  Questo perché prima o poi, volenti o nolenti, ci capiterà di fare prelievi da questo conto e se dovesse capitarci di andare in rosso, sarebbero guai grossi. Specie con gli adolescenti.
Quali possono essere dunque in famiglia depositi e prelievi in questi conti correnti così speciali?
Tra i prelievi possiamo elencare, a titolo di esempio:
  • Non mantenere le promesse
  • Farsi sconti: la sindrome del “quando sarai grande potrai farlo anche tu”
  • Non ascoltare
  • Mettere i propri interessi di fronte ai loro
  • Imporre la propria volontà
Tra i versamenti invece, sempre a titolo di esempio
  • Mantenere le promesse
  • Sforzasi di comportarsi così come chiediamo loro di fare
  • Ascoltare anche quando siamo stanchi o abbiamo tanto da fare
  • Privilegiare gusti e interessi degli altri
  • Motivare le proprie decisioni
  • Dedicare il nostro tempo

Iniziamo dunque a versare. Facile? Non troppo. Perché c’è un altro elemento che complica la vicenda: il fatto che ognuno di noi “parla” un linguaggio del cuore diverso. Non tutto piace a tutti, potremmo dire. Quindi non solo dobbiamo parlare il linguaggio dell’amore, ma dobbiamo parlare il linguaggio dell’amore della persona che vogliamo amare.
Come ha mirabilmente detto lo scrittore Giuseppe Pontiggia : “lo dica pure con parole mie”
Difficile? Per fortuna ci viene in aiuto Gary Chapman che identifica cinque linguaggi per parlare l’amore.  Li vedremo prossimamente.
Quali sono, nella vostra esperienza i versamenti che danno risultati più vistosi ed immediati?

English version
Life is relations. No one can live without relationships. Maurice Nédoncelle, a French psychologist, wrote in is book Rèciprocité des consciences, essai sur la nature de la persone that no one can ignore the alternative «aut duo aut nemo»:  two or none. Saying this the French philosopher want to underline the real nature of the human being and the fact that any relation in nothing but a two persons link.
What Nédoncelle says is particularly true for the family, which is the cell of the community and the cradle of the society. And what builds and keeps a relationship alive is nothing but love, that means a personal toll-free care for the other person and her/his good.
Ok, we know that. Every one knows. This can be your reaction. I know. The point is to act this way not just to know it. Stephen Covey, a well know author, uses to say that to build a relation we need to make deposits into the "emotional bank account" of the other person: child, spouse, parents, relatives. And the reason is that eventually we will make withdrawal from those accounts and if we end up in the loss area, then problems can arise. And this is specially true with teens.
Which can then be deposits and withdrawals in the family?
Here some example of possible withdrawals:
  • Do not keep promises
  • The syndrome: “when you will be an adult you could do what I’m doing”
  • Don’t pay attention or listen
  • Put ourselves first
  • Impose one own’s will
And some example of potential deposits
  • Keep promises
  • Strive to walk the talk
  • Listen to other people even when we are tired or have an hectic agenda
  • Give priority to their desires
  • Motivate our decisions
  • Spend time with them

Let’s start with the deposits then! Easy to say. Much more difficult to do. Why? Because there is a further element we have to consider which is so influent it can twist our intention. Every one of us “speaks” his/her own language, a very different language pouring from the heart. Does everyone like any gift? Or compliments? Not at all.
That’s a problem. We do not just have to talk love, but we also have to talk love in the slang of the other person.
An Italian author, Giuseppe Pontiggia, put it in a wonderful way: “just say it with my words”.  This is the opposite a very common Italian idiom, used when you want to put at easy someone trying to explain something complicated: “just say it with your words”. We do not have to talk our words, but the other person’s one, Pontiggia suggested.
Now, that’s really hard! Lucky us, we can be guided by Gary Chapman who identified five love languages that are mostly used by everyone. Any of us talks rather one or two of these languages. And they are? Let’s talk about them in a future post.
At present, can you share with us the deposits that gave you the highest and quickest results?
Thanks!



    4 commenti:

    Rossella - Casa Lellella ha detto...

    che articolo interessante!
    e come sempre pieno di buon senso.

    ho figli piccoli, che ancora necessitano di molto contatto fisico... a me poi piace tanto coccolarli, baciarli, stringerli in una parola spupazzarli! e vedo che loro gradiscono molto.

    cmq sono d'accordo sul fatto che l'adolescenza è di per se un periodo difficile ma se si impostano bene le basi, è più facile non farli perdere per strada!

    Paolo Pugni ha detto...

    Prometto che un prossimo post è sull'infanzia... come percorso verso l'adolescenza. Le coccole secondo Chapman sono il linguaggio del contatto fisico. Fondamentale per i piccoli. Poi quando diventano grandi, specie i maschi... beh dagli spupazzamenti si passa alle testate o ai pugni sulle spalle, ma sempre coccole sono...
    Ciao mammalelella, a presto ti vogliamo intervistare per il tuo spettacolare blog di famiglia http://www.casalellella.com/

    Unknown ha detto...

    Paolo... Buonjourno... my thoughts on families....- family values are essential in supporting families- mine are:

    Always make time to eat together.
    Always eat breakfast!
    Always make time for each other and on the days when life is ridiculously pressured, or work is crazy, or simply because the sink has just flooded the kitchen.... stop and think is this really going to matter in a weeks time.... so have a good cry, or even smile and think **** happens,- get it out the system, go for a walk in the park.. get to the gym and do something healthy, that youve never done before... and hugs for everyone!!
    Kids are our most precious gift,... we bring them into this world, we love them and when things go wrong and they struggle.Thats when we need to love them more, be adult and clever in supporting them, and always make time.

    Nothing is more important than giving children love, time and space for them to develop into gorgeous people.... not work, not sex, not material things, not not being there for them...

    and sometimes when things go wrong as a Mum or a Dad... have a good cry... to err is only human... then get organised, sort yourself out, and promise yourself as a parent that you will be in a better position next time to cope with a problem!! Ask neighbours, friend and family to be supportive... and life usually makes things right :))

    Ann

    Anonimo ha detto...

    Lo sapevo che sono anomala... o qualcosa non fila. Se uno versa troppo, senza prelevare, quando si decide a prelevare un po' viene però bloccato dal coniuge. Che fare? Purtroppo consulterò un avvocato per la separazione. Quando non si trovano punti d'incontro e si è stanchi di cedere alle aspettative dell'altro, sacrificando i propri bisogni, penso che l'unica soluzione sia la separazione, sperando sia il più serena possibile...