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sabato 2 giugno 2012
La sig.na Daniela (III) I cambiamenti delle famiglie
Siamo giunti alle terza puntata dell'intervista con la sig.na Daniela (qui trovate la prima puntata e qui la seconda).
Non sto di nuovo a presentare la nostra esperta di educazione limitandomi a segnalare ancora il suo bel sito Genitori sul serio, e la sua presenza in Facebook.
Il numero di visitatori delle prime due puntate è stato decisamente elevato, e ne siamo felici perché riteniamo che ciò che ci ha detto la sig.na Daniela sia davvero importante ed utile per tutti.
Nel ringraziarla di nuovo per la sua disponibilità le auguriamo un grande successo, perché è il successo delle famiglie.
Come dovrebbero
cambiare le famiglie oggi?
Tutti i cambiamenti avvengono lentamente e se abbiamo
impiegato 50 anni a rendere l’educazione troppo permissiva, con troppe e
inadeguate concessioni, acquisti e regali smodati e inadatti all’età dei figli
(cito ad esempio telefonini, pc, ipod, TV nelle stanze dei bambini, abiti e
zainetti griffati) senza darne il giusto valore, vedremo passare almeno un paio
di decenni per notare dei cambiamenti significativi. E se vogliamo provare a
guardare i bicchieri mezzi pieni, il periodo di crisi economica contribuirà
notevolmente a mio parere ad equilibrare i valori familiari. Gli oggetti acquisiranno
un valore e si insegnerà ai bambini ad averne più cura. Ci potranno essere meno
giocattoli, che saranno attesi per un compleanno o un’occasione speciale invece
di avere tutto e subito a richiesta.
E' vero che oggi
c'è una fuga dalle responsabilità, specie dei padri?
I giovani genitori sono già a
loro volta figli divenuti adulti più tardi rispetto ai loro genitori. Fanno già
parte delle generazioni cresciute in famiglie che hanno educato con metodi
spesso molto permissivi e deresponsabilizzanti ed è proprio guardando queste
generazioni che si individuano i metodi educativi da correggere. E’ vero,
esiste una tendenza alla fuga dalle responsabilità e confermo che ciò succeda
soprattutto (ma non esclusivamente) ai padri per una “perversione” femminile:
non tolleriamo comportamenti nei nostri compagni che invece, non solo
accettiamo ma incrementiamo nei nostri figli maschi. Una mamma mi ha scritto:
“tollero fino allo sfinimento qualsiasi capriccio di mio figlio ma non sopporto
quelli di mio marito!” le ho risposto: “rifletti, tuo marito ha avuto una madre
che ha sopportato i suoi capricci…fino allo sfinimento”. La fuga dalle
responsabilità è causata dalla fragilità.
Tre consigli per
rendere le famiglie più... felici
1) indipendentemente dalla
composizione del nucleo familiare e dall’età e dal sesso dei suoi componenti,
tutti devono collaborare alle
attività quotidiane. Anche da piccolissimi i bambini possono iniziare ad
aiutare. Preparare la cena può essere un bel momento se mentre un genitore
cucina, un figlio di 7 anni apparecchia il tavolo e il fratello di 10 ripone i
giocattoli usati fino a poco prima, mentre si parla delle cose successe durante
la giornata. E stare insieme almeno per un pasto al giorno, generalmente quello
serale.
2) Tutti condividono la casa ma
ognuno rispetta gli spazi e gli oggetti dell’altro. Nella stanza matrimoniale
dormono i genitori (nel lettone non si dorme con mamma e papà neanche in caso
di genitori separati; ognuno dorme nel suo letto e nella sua stanza) e i
bambini nelle loro camerette.
3) Trovare momenti per fare
attività tutti insieme, nei quali sia bandita la TV, possibilmente fuori casa,
all’aria aperta o in luoghi dove si possano fare cose simpatiche e
interessanti. Condividere quindi momenti belli, altrimenti la quotidianità
familiare diventa solo doveri, lavoro, compiti. Sono consapevole che nelle
famiglie nelle quali lavorano entrambi i genitori (pur essendo auspicabile!)
nei weekend si deve trovare il tempo per fare tanti lavori casalinghi che
nell’arco della settimana non si riescono a fare, ma per qualche anno è
consigliabile tralasciare la perfezione e prediligere
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Intervista
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3 commenti:
3 grandi obiettivi, sembrano cose scontate, ma la maggior parte delle famiglie non segue nemmeno le poche e semplici regole del vivere insieme. grazie per gli spunti delle tre puntate, su cui riflettere
Volevo chiedere alla sig.na Daniela cosa pensa del cosleeping: ultimamente pare che un nuovo "orientamento educativo" sponsorizzi l'utilità per genitori e figli di dormire tutti insieme sino a che questi ultimi non decidono autonomamente di staccarsi.
Saluti
http://psicoterapeutatornello.wordpress.com/
Se vogliamo parlare di approccio scientifico, facilmente reperibile in google il seguente link: http://cosleeping.nd.edu/
Direi che i contenuti del sito non hanno bisogno di presentazione, e francamente i toni di questo articolo mi stupiscono.
Cordialità
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