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mercoledì 9 gennaio 2013

Di mamme e sonno - Sleep awakeing problems


To reach the Italian version: scroll down - 
La versione italiana del post si trova qui sotto: scorrere in basso per trovarla grazie



If the baby wakes up during the night better leave them on their own than run to help them. This seems to the be astonishing conclusion of an analytic study conducted by a team of psychologists of the Temple University published by the Developmental Psychology Review. The article explains that “reported sleep awakenings were associated with difficult temperament measured at 6 months, breastfeeding, infant illness, maternal depression, and greater maternal sensitivity”.  In other words, if you do not have reasonable causes –the baby is ill- to run after your kid screaming in the night, just let him alone and wait for him/her fall asleep again. The more you are anxious the more the baby will fill the anxiety and the more she/he will awake at night.
Now, what is the problem? This fact was well known by our grandparents and from them upstream. Why have we lost the common sense about parenting? What should we do to learn it again? Do we need team of psychiatrist to tell us what our grandma could tell us?


La versione italiana 


Il Corriere pubblica con molta enfasi la notizia che un team di ricercatori della Temple University è giunto alla conclusione che un bimbo che si sveglia di notte va lasciato riaddormentare da solo. Nello studio originale si segnala che i risvegli ripetuti nel corso della notte sono dovuti sostanzialmente a due grandi cause: malattia del neonato o ansietà della madre. In altre parole: mamme state più calme e il bambino non si sveglierà di notte.
Ora ciò che colpisce di questa notizia non è il fatto in sé, che  forse potrebbe essere sconosciuto alle generazioni di giovani genitori di oggi, ma che i nostri nonni e da lì a scendere nei secoli era cosa ben nota, ma che per diffondere questo che altro non è se semplice buon senso ci si debba mettere un team di psicologi universitari dopo una accurata analisi su un campione selezionato di situazioni.
Bastava chiedere alla nonna.
Colpisce dunque il fatto che abbiamo perso la conoscenza del senso comune, delle piccole cose relative all’educazione che si respirano in ogni casa. Come possiamo riappropriarci di questa genitorialità di base? Abbiamo davvero bisogno che siano gli psicologi a insegnarci ex-catedra quello che potrebbe spiegarci la nonna? 

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