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martedì 29 novembre 2011

Intervista/Interview Irene Freundorfer


Scroll down for English version - thanks! 
Prossimo post/next post  Thursday/Giovedì December 1st






Nel nostro blog oggi pubblichiamo l’intervista con Irene Freundorfer, mamma canadese di 10 figli, creatrice del sito 10Kids


Il suo sito, come poi spiegherà meglio Irene, ha come scopo quello di aiutare i genitori e dare suggerimenti a tutte la famiglie di oggi che vogliono essere sempre più “famiglie felici”. Irene ha risposto ad alcune domande che le abbiamo posto e ci ha spiegato cosa vuole dire per lei essere genitore, essere mamma e essere una famiglia.

1)    Cosa l’ha spinta ad aprire un sito web?

Ho gestito gruppi di mamme per molti anni. Un Natale, le madri organizzarono una vendita di biscotti. Furono tutte molto contente che io le avessi aiutate mandando loro via mail molte ricette. Una di queste donne mandò le mie ricette ad una amica che stava a chilometri di distanza. Ho pensato che oltre alle ricette avrebbe potuto mandare alle sue amiche informazioni sul nostro gruppo di mamme. Un anno dopo feci una conferenza sul valore della figura materna ad Ottawa, capitale del nostro paese. Una delle partecipanti di chiese se avevo un libro o un sito web per approfondire alcune questioni. L’ho raccontato a mio marito che ha risposto “Perché no?”. Lui conosce molto bene il mondo dei computer e in quattro e quattr’otto mi ha creato un sito. Ora quando ho tempo, scrivo qualche post su argomenti che voglio condividere con i miei lettori.
Dopo sette anni con il sito posso condividere molte risorse, articoli, link e informazioni per famiglie.

2)    Qual è il suo scopo?

Spero di trasmettere informazioni utili a donne che vogliono migliorare la loro sfera personale, matrimonio e la propria famiglia. Provo a dar loro un pizzico di successo e aggiungere sapere alle loro vite.

3)    Che sfide ritiene che debbano affrontare adesso le famiglie?

É triste ma molte famiglie non traggono forza dai parenti o dalle comunità religiose. La società stesso non prepara né supporta in maniera adeguata le coppie a matrimoni capaci di resistere alle difficoltà. Il matrimonio e la famiglia sono sotto attacco, di continuo. Molte coppe sono sopraffatte dalle richieste del lavoro e della famiglia. Non hanno molto tempo per fare amicizia con altre coppie coetanee. Il risultato è che le coppie man mano si isolano e soccombono nel tentativo di dare risposta ai molti bisogni della famiglia.

4)    Come si superano queste sfide?

La vita di famiglia è l’avventura più meravigliosa con cui abbiamo a che fare. Tuttavia, è sempre più difficile se siamo soli. Abbiamo bisogno del supporto di altre persone che condividano con noi valori e una visione per raggiungere una sana e forte famiglia. Le persone hanno bisogno di essere in collegamento tra loro, avere amici, condividere le loro opinioni e lavorare insieme per far si che le loro famiglie prosperino. Alcuni studi mostrano che quando ci sentiamo accompagnati nella vita, siamo meno portati a collassare sotto la pressione che si crea intorno. Poiché i paesi attorno al mondo abbracciano sempre più nuove definizioni di famiglia, le famiglie tradizionali devono vivere con molta più consapevolezza ciò che significa famiglia per davvero. Il mio sito web è un contributo molto piccolo in questa direzione.

5)    Quali sono I punti di forza e le debolezze delle famiglie nei giorni nostri?

L’impegno d’amore tra marito e moglie e di entrambi con i propri figli è il fondamento della famiglia. La sua forza è il sacrificio nell’amore, perseverante approvazione e cura attenta dei membri della famiglia. Troppe famiglie riflettono troppo poco su quello che fanno, perché e dove sono dirette.
Il mondo presenta molti valori e immagini confuse. I genitori dovrebbero essere così furbi da riuscire a tenere sotto controllo i media nelle loro vite così da poter riflettere di più su ciò a cui aspirano. Le persone sono diventate troppo impegnate per fermarsi a guardare i dettagli importanti della propria vita di famiglia. Le coppie hanno bisogno di un continuo incoraggiamento per approfondire il loro rapporto così da far prosperare il proprio matrimonio.
La vita della famiglia non è solo centrata sui bisogni dei figli. È molto più focalizzata a vivere una vita con gioia, significato e amore.
La testimonianza dei genitori, in quest’ambito, deve essere massiccia e spiegare che cosa la vera vita reale.
I genitori devono essere attenti, vigilare, riguardo al consumismo, al materialismo, all’individualismo e all’edonismo. Devono sviluppare l’interiorità dei figli attraverso il loro stesso esempio, basato su virtù solide, valori senza tempo e amore vero. Questo richiede sacrificio e grande concentrazione. Quando fanno leva su amici, parenti, comunità e la fede per sottolineare queste priorità, riescono ad avere molta più forza e successo.

6)    Può darci tre semplici suggerimenti per le famiglie che cercano di essere “felici” in modo sano?


  • Prima cosa, avere più attenzione per il coniuge così che il proprio matrimonio sia veramente forte come dovrebbe essere. Se si segue questo consiglio il 50% del lavoro di crescita dei figli già è fatto. Impareranno infatti cosa vuole dire l’amore, il sacrificio, il perdono e… andare avanti Il vostro esempio li porterà a desiderare per il loro stesso futuro una vita matrimoniale come la vostra.
  • Secondo, tenere gli schermi sotto controllo e sotto la vostra supervisione – sia che si parli di televisione che di computer, iPod, telefoni cellulari. Il tempo che si trascorre insieme come famiglia è sempre più breve. Aumentate il tempo dedicato alle conversazioni, divertitevi insieme, cercate del tempo per costruire un rapporto riflessivo e attivo.  I genitori hanno bisogno di riempire la vita dei propri figli con loro stessi: i loro valori, i loro criteri, gioia e amore. Nessun mondo virtuale può o deve rimpiazzare ciò che la famiglia offre.
  • Terzo ed ultimo suggerimento, godetevi la vita oggi e ogni giorno. Non importa quanto stanchi siano i genitori, dovrebbero vivere la vita con serenità. È la nostra allegria che attira gli altri. Dobbiamo trovare la gioia anche nelle piccole cose. Dobbiamo rallentare per riuscire a divertirci con le persone che abbiamo accanto, per ridere, condividere e amare. Abbiamo bisogno di fare meno cose così da poter amare di più. Certamente se la fede è il nucleo centrale del matrimonio e della famiglia , tutto ciò si realizza con più facilità perché ci sia appoggia su qualcuno ben più grande. Se i nostri bambini vedono che ogni membro della famiglia è apprezzato dai genitori, impareranno meglio la dignità che ha ogni individuo, la bellezza di dare la vita, e la verità profonda della famiglia.



English version





We are happy to post today the interview we asked to Irene Freundorfer, who is a canadian10 times mom and author of the web page 10Kids. Her website is aimed to provide support to all the parents and families that strive to be “famiglie felici”. Irene answered in this way to our questions:

1)    Why did you start a website?

  I have been running mother's groups for many years. One Christmas, the mothers did a cookie exchange. They really appreciated that I emailed them all the recipes. One lady sent them to her friend hundreds of kilometres away.  It made me start thinking that she could send her friend better information from our mom's group rather than just a recipe. A year later I gave a talk on the value of motherhood in Ottawa, our country's capital. One of the participants asked me if I had a book or a website with further information.  When I mentioned this to my husband, he said, “Why not?” He knew a lot about computers and quickly set up my website. Now whenever I have time, I try to post something I have written or read that I feel will help my readers. After seven years, it now provides many resources, articles, links and information for families.

2)    What is your aim?


I hope to provide useful information to women that would
help their personal, marriage and  family life. I try to give
a pinch of success and add flavor to their lives.

3)    What challenges do you believe families face nowadays?
  
Sadly, many families no longer draw strength from either their relatives or faith community.  The society itself does not adequately prepare or support couples for strong marriages. Marriage and family are under widespread attack. Many couples are overwhelmed by the demands of work and family. They do not have much time to foster friendships with like-minded couples.  As a result, couples become isolated and overwhelmed trying to meet the needs of the family.

4)    How can we meet these challenges?


Family life is the most wonderful adventure we face. However, it is increasingly difficult if we are alone. We need the support of others who share our values and vision for a healthy, strong family.  People need to reach out to others, befriend them, share their concerns and work together in making their families thrive.  Studies show that when we feel accompanied, we are less likely to collapse under the pressures around us.  As countries around the world embrace newer definitions of family, traditional families have to more consciously live out what it truly means to be a family.  My website is a very small contribution in this direction.

5)    What are the strengths and weaknesses of families in the present society?


The loving commitment between husband and wife to each other and their children is the foundation of the family.  Its strength is in loving sacrifice, cheerful perseverance and vigilant care of the members of the family.  Too many families reflect too little on what they are doing, why and where they are headed.  The world presents many confusing values and images. Parents would be smart to keep the media under control in their lives so that they can reflect more on what they aspire to. People become too busy to look at the important details of family life.  Couples need ongoing encouragement to deepen their relationship so their marriages can thrive.  Family life is not just about providing for children. It is very much about living life joyfully, with meaning and purpose, in love. The witness of the parents in this regard speaks volumes to the children about what life is really about.  Parents need to be wary of consumerism, materialism, individualism and hedonism.  They must develop the inner core of their children through their own word and example, based on solid virtues, timeless values and real love.  This requires much sacrifice and focus on their part.  When they tap into friends, relatives, community and faith to underline this priority, they are much stronger and more successful. 

6)    Can you give us three simple tips for families to follow in order to be "happy" in an healthy way?



  • First, give more attention to your spouse so that your marriage truly be as strong as it should be. This will take care of 50% of your child's upbringing.  They will learn what it means to love, sacrifice, forgive and get along. Your joy will draw them to desire marriage in their own lives. 
  • Second, keep the screen under control and under supervision – whether it be television, computers, Ipods, cell phones.  Our time together as family is so short in each person's lifetime. Maximize conversation, face-to-face enjoyment of one another, time for reflection and active relationships. Parents need to fill their child's lives with themselves: their values, criteria, joys and loves. No virtual world can or should replace what family can offer.  
  • Lastly, enjoy your life today and everyday.  No matter how tired parents are, they should live their lives with purpose joyfully.   It is our joy that will attract others. We need to find joy in the simple pleasures. We need to slow our lives down to enjoy the people we live with, to laugh, to share, to love. We need to do less, so we can love more. Certainly if faith is at the core of one's marriage and family, this is more easily achieved because we lean on someone far greater than ourselves. If our children see us truly enjoy each member of the family, they will understand better the inherent dignity of the person, the beauty of procreation, and the deep truth of family.

domenica 27 novembre 2011

Welcoming kids: till when? - Fino a dove l'accoglienza dei figli?


Scroll down for English version - thanks! 
Prossimo post/next post  Tuesday/martedì November 29th


Segnalazioni
un interessante post di Chiara Pugni sulla necessità di educare con fermezza
e un incontro al quale non mancare: 
Mariolina Migliarese La famiglia imperfetta 
domenica 27 novembre a Milano ore 11 Cinema Teatro Palestrina Via Palestrina, 7qui i dettagli






Fino a dove, fino a quando dobbiamo spingere la nostra accettazione, o ancora di più la nostra accoglienza?
Fino a che punto i genitori devono accettare le follie dei figli?
Credo che per rispondere correttamente queste domande dobbiamo prima definire alcune di queste parole perché la corretta comprensione dei loro significati potrebbero cambiare le nostre azioni, i nostri comportamenti e finanche i nostri atteggiamenti.
Follie: potremmo definirlo come qualche cosa che è molto lontano dal nostro sistema di valori. Ora c’è chi mi contesterà che non esistano valori uguali per tutti. Rispondiamo che per noi, per noi personalmente, esistono eccome dei valori non negoziabili, basati sulla persona umana; non dimentichiamo che appare evidente che nel mondo di oggi ci sia chi è in disaccordo con questa affermazione. Ciò detto è possibile condividere che tutti abbiamo dei valori che guidano la nostra vita e con i quali tendiamo ad essere coerenti e quindi definiamo pazzia ciò che si trova all’estremo opposto di questa scala di certezze: rubare o drogarsi, ad esempio, è ciò che definiremmo follia.
Accettazione: non è approvazione, iniziamo a dire. Puoi prendere atto di ciò che i figli fanno, mostrare anche una sorta di empatia per loro, mentre disapprovi i loro comportamenti. L’accettazione è semplice sintonia, mentre l’accoglienza è amore puro, amore per la persona in sé, al di là dei suoi comportamenti, dei suoi errori, delle sue follie.
E quindi?
Quindi noi genitori dobbiamo sempre accogliere i nostri figli, a prescindere da ciò che fanno. Dobbiamo amarli fino al sangue perché siamo stati noi a dare loro la vita, sostenerli, incoraggiarli, correggerli. Perché siamo responsabili di loro fino alla nostra scomparsa: chiaro, in modi molto diversi e senza mai confondere questa responsabilità e il nostro grave dovere educativo con la libertà personale e il loro diritto di fare scelte personali.
Ma ci tocca aspettarli sulla collina, ogni giorno ed ogni sera, e quando li vediamo arrivare da lontano commossi correre loro in contro, gettarci al loro collo e baciarli.
La nostra accoglienza deve essere senza limiti.
Come la nostra correzione: mentre li amiamo così profondamente non dobbiamo mai e poi mai dimenticare che il nostro compito e dovere è mostrare loro i loro errori, le loro follie e correggerli e in ogni caso pregare per loro.
Abbiamo il forte sospetto che oggi si privilegi il contrario: approvazione a prescindere e assenza di correzione. La tomba dell’educazione e l’infelicità per i figli.
Ecco che cosa vuol dire essere genitori: è duro e difficile e con poche soddisfazioni. Perché? Pensavate a qualche cosa di diverso?


English version




Till when do we have to push our acceptance, better say our welcome?
Till when a parent should take in his/her kids madness?
I think that to answer properly to these harsh questions we need to define some of this words because their meaning can affect profoundly our actions and change our behaviors and, what is even more important, our attitude.
Madness:  something which is far away from our set of values. We could argue that values are not the same for everyone. That’s true. We do personally believe that there are some not negotiable values based on the human being, although we know that there are people, and quite a lot, who disagree with this claim. Anyway, since we all have values and we tend to be consistent with these ones, we end up defining madness, insanity, something which is at the opposite end of our values measurement system: stealing or making use of drugs is something that we would define unbearable behavior.
Acceptance: acceptance is not at all approval. You can acknowledge what your kids are doing, feeling a sort of empathy with them, while disapproving their behavior. Acceptance is bare sympathy while welcome is pure love, love for the person over her/his behavior. And it’s hard and it hurts a lot.
Having said so, what could we say?
Parents should always welcome their kids, not matter what they are doing. We should love them till blood, because we gave life to them and we will be responsible for them till our death. Of course in very different ways and never mistaking our education duty, our obligation to love with their personal freedom and right to take personal decisions. But we should wait from them from the top of the hill every day and night and when we saw them approaching have compassion, and run and fall on their neck and kiss them.
Our welcome should be unlimited.
And while loving them so deeply, we should never never forget that we also have to duty to show them their mistakes and try to amend them, and in any case go on praying for them.
That’s being parents: did you believe it was something different?

sabato 26 novembre 2011

La dinamicità dei genitori - Are parents enough dynamic?



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Prossimo post/next post  Sunday/Domenica November 27th


Segnalazioni
un interessante post di Chiara Pugni sulla necessità di educare con fermezza
e un incontro al quale non mancare: 
Mariolina Migliarese La famiglia imperfetta 
domenica 27 novembre a Milano ore 11 Cinema Teatro Palestrina Via Palestrina, 7qui i dettagli





Molte sfide ogni giorno: credo che questa sia la condizione essenziale di un genitore. Dobbiamo affrontare ogni giorno diverse prove. E dobbiamo essere pronti a farlo. Perché abbiamo responsabilità verso i nostri figli. Ogni prova che non riusciamo a superare avrà conseguenze per loro.
Lo sappiamo molto bene, è drammatico ed emozionante allo stesso tempo.
Io credo che la sfida principale che dobbiamo affrontare oggi come genitori è essere pronti a cambiare rimanendo stabili. Un attimo: cosa sto dicendo? Qualcuno la chiama fedeltà dinamica. Dobbiamo essere fermamente legati ai nostri valori e principi, la solida roccia su cui abbiamo costruito la nostra vita e anche la nostra famiglia, quei valori irrinunciabili in cui crediamo. E, allo stesso tempo, essere pronti a cambiare e adattarsi rapidamente alle situazioni, applicando così in modo nuovo i nostri immutabili principi.
Leggendo libri e riviste si scoprono ogni giorno nuovi studi attendibili che ci dicono che l’umanità sta cambiando, non nella sua dignità e natura, ma nella sua costituzione. Persona 2.0? Beh, più o meno. Gli studi sul cervello ci mostrano molto chiaramente che la generazione digitale usa il suo cervello in modo molto diverso. Siamo sorpresi o scettici? Perché? Non abbiamo forse sempre detto che gli esseri umani usano il loro cervello solo per una frazione del suo immenso potere? Ora i bambini digitali stanno imparando ad utilizzarne una parte più ampia o solo una parte diversa.
Non sappiamo come fanno ad imparare, capire, decifrare la realtà e comprenderla? Come ragionano? Come possiamo insegnare loro ed essere un esempio se non lo sappiamo? È per questo che continueremo a pubblicare, anche nel prossimo futuro, qualche intervista con gli esperti di questa scienza ed altre persone, come abbiamo fatto con Sarah Cook di RaisingCeoKids, perché speriamoche  possano aiutarci a comprendere questo cambiamento.
Un testo che troviamo molto utile su questo tema è Il profumo dei limoni di Jonah Linch (Lindau): agile, breve, intenso, illuminante.
E per quanto riguarda le differenze biologiche tra uomini e donne? Non è solo oggetto di divertenti, seppure profondi, libri su Marte e Venere. Si tratta di una realtà che è stata provata da analisi accurate sui diversi materiali, l'organizzazione e la chimica del cervello.
Siamo pronti a cambiare di conseguenza, per superare i nostri limiti ed essere più sensibili alle esigenze del nostro coniuge?
Perché alla fine tutto si basa sul nostro modo e la nostra capacità di amare, di trovare il modo migliore di amare il nostro coniuge, i nostri ragazzi, il modo in cui vogliono essere amati, avendo in mente l'unico obiettivo dell’amore: diventare migliori insieme giorno dopo giorno.
Siamo genitori, coniugi, dinamici? Quali sono le vostre esperienze? Cosa potreste suggerire?




English version



Many challenges everyday: I believe this is the essential condition of a parent. We have to face daily several trials. And we have to be ready for them. Because we have responsibility toward our kids. Any test we fail will have consequences for them.
We know it very well, it’s dramatic and exciting at the same time.
Now I believe that the main challenge we have to face nowadays as parent is be ready to change staying stable.  Wait a minute: what I’m saying? Someone call it dynamic fidelity. We have to be firmly linked to our values and principles, the solid rock on which we have built our life and also our family, those irremissible values we believe in. And at the same time be ready to change and adapt rapidly to the situations, applying thus in new ways the neverending (and never changing) principles. 
Readying books and magazine we discover daily new reliable study that are telling us that the manhood is changing, not in is dignity and nature, but in its constitution. Person 2.0? well, sort of. Brain studies show us very clearly that the digital generation uses its brain in very different way. Are we surprised or skeptical? Why this? Have not we be told since ever that human beings use their brain only for a fraction of its immense power? Now, digital kids are learning to use more of it or just a different part of it.
Do we know how they do learn, understand, decode reality and hug it? How they apply reasoning? How can we teach them and be an example if we do not know that? That’s why we will post in the next future some interview with experts of this science and other people, as we did in the past with Sarah Cook of RaisingCeoKids, that can help us understand this changes.
And what about the biological differences between women and men? It’s not just the subject of funny, and yet profound books, about Mars and Venus. It’s a reality that has been proven by accurate analysis on the different material, organization and chemistry of the brain.
Are we ready to change accordingly to overcome our limits and be more sensitive to our spouse requirements?
Because in the end everything is based on our way of loving, our capacity of loving, of find the best way to love our spouse, our kids, they way they want to be loved, and having in mind the sole goal of love: becoming better and better together day after day.

Are we dynamic parents, spouses? Which are your experiences? What could you suggest?


giovedì 24 novembre 2011

Le cattive madri - Bad mothers



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Prossimo post/next post  Saturday/Sabato November 26th


Segnalazioni
un interessante post di Chiara Pugni sulla necessità di educare con fermezza
e un incontro al quale non mancare: 
Mariolina Migliarese La famiglia imperfetta 
domenica 27 novembre a Milano ore 11 Cinema Teatro Palestrina Via Palestrina, 7: qui i dettagli






Come possiamo descrivere una mamma “cattiva”? E innanzitutto: esistono le mamme “cattive”?
Si, effettivamente esistono. Ma dobbiamo definire meglio il concetto. Esistono mamme, e papà, che possono essere delineati come “cattivi”: sono coloro che non sono in grado di amare i loro figli e che, intrappolati nel loro egoismo, finiscono col picchiare, a volte realmente a volte solo (o anche) psicologicamente, i propri figli.
Questo genere di genitori non è quello di cui parleremo in questo post.
Vorremmo concentrarci su quei genitori, e in particolar modo sulle mamme, che apparentemente sono guidate da un profondo amore per i propri figli. Il problema maggiore è che confondono amore con passione, o per meglio dire amore per i figli con amore per se stesse, per ciò che desiderano, per l’emozione di sentirsi apprezzate.
Come definireste una mamma di un bambino di otto, e dico otto, anni che compra per lui un nuovo iPhone 4s e gli dice: “Sei felice e soddisfatto adesso? Era tanto che lo chiedevi!”? (Nota: gli iPhone 4S sono disponibili sul mercato da poco più di un mese).
Cosa pensereste di madri che assalgono i professori, gli insegnanti e i direttori della scuola colpevoli di aver dato una nota, o un brutto voto, al loro adorato figliolo? Un amico ci ha riferito che capita di frequente con madri che hanno figli maschi, il che suggerisce che ci sia qualcosa di più che una semplice e salutare relazione madre-figlio. Questo argomento potrebbe essere utile per un futuro post, e i vostri commenti e suggerimenti come al solito sono sempre graditi.
I genitori sono sempre in campo a cercare la soluzione del dilemma dell’educazione: due conflittuali e diverse strategie per arrivare allo stesso risultato.
Lo scopo è quello che hanno in mente tutti i genitori: come posso rendere felice mio figlio? Come posso provvedergli la felicità?
Abbiamo due vie:
dar loro quello che vogliono
o
dar loro quello di cui hanno bisogno.
Sfortunatamente:
dargli quello che vogliono conduce rapidamente a gratitudine e approvazione,
mentre dar loro ciò di cui hanno bisogno ci restituisce (spesso) risentimento e amarezza.
Dunque noi genitori tendiamo a seguire strada più facile, più facile per noi ovviamente.
Le mamme “cattive” fanno questo. Perché stiamo parlando solo di madri? Per varie ragione, eccone alcune:
1.    i padri sono spesso assenti in vari modi
2.    i padri tendono, o almeno dovrebbero, a insegnare ai figli le difficoltà della vita e sono più pronti a ricevere in cambio ostilità
3.    i padri sono sopraffatti dalle madri come abbiamo già affermato in questo e in quest’altro post
4.    i padri dovrebbero essere meno emozionali delle madri nel trattare i figli.
Parliamo di mamme quindi, che sembrano dare troppa attenzione a “come posso soffocare di amore il mio figliolo adorato” piuttosto che “come posso preparare mio figlio per il suo futuro”.
Di fatto, le madri italiane sono ben conosciute per essere eccessivamente calorose e innamorate dei propri figli maschi.
Ma, vorrei dire, non sono solo le mamme italiane ad essere affette da questa malattia emozionale (e sarebbe interessante sapere cosa ne pensano mamme di altre paesi). Così tante mamme invece che lavorare sulle debolezze dei propri figli, provano a risolvere il problema, per poi finire col sorvolare sui difetti.
Come possono? Di cosa stiamo parlando?
Alcuni esempi:
  • sfrontatezza, arroganza prese per sicurezza e coraggio
  • sbruffoneria per autostima
  • timidezza per discrezione
  • bullismo per carattere
  • incoerenza per creatività
  • quella frivolezza che fa innamorare e cambiare come le ore del giorno per il fascino di un ragazzo gradevole (lo si vede spesso tra madri di maschi, innamorate dei figli e della loro capacità di seduzione)

e così via.
Cosa possiamo fare a questo proposito? Come si possono aiutare le madri? Cosa suggerireste voi?

English version



How can we define a bad mother? And first of all are there bad mothers?
Yes indeed. But we have to refine the concept. There are mothers, and father, who can be described as really bad: those who are not able to love their kids and that, trapped by their selfishness, end up hurting, sometime even physically, their children.
These are not considered in this post.
What we would like to focus on are those parents, and specifically mothers, who apparently are guided by a profound love for their kids. The main problem is that they are mistaking love with passion.
How would you define a mother of an eight (8!) years old kid who buys for him a new iPhone 4S saying: “now you will be satisfied and happy!”?
What would you think of mothers assaulting teachers, professors and principals guilty of having given a bad note to their cute children? Some friends of us told us that  that happens frequently with mothers of male children, suggesting there is something more than just a healthy mother-son relation involved. That should be the subject of a future post, and your comments and hints are welcomed.
Parents are always fighting to find the solution of the education dilemma: two different and conflictual strategies for the same goal.
The aim is the one who is in every parent’s mind: how can I make my kids happy? How can I provide happiness to them?
And we have two ways:
give them what they want
or
give them what they need.
Unfortunately
giving them what they want usually provide an essential reward to us: cheer and gratitude;
while giving them what they need gives back resentment and bitterness.
So we tend to follow the easiest path, easiest for us of course.
Bad mothers do that. Why are we focusing on mothers? For several reasons, here some:
1.     Fathers are often absent in several ways.
2.     Fathers tend to, or should, teach kids the harshness of life and are more used to get hostility as a reward.
3.     Fathers are overwhelmed by mothers as we mentioned in these (one and two) posts.
4.     Fathers should be less emotional in dealing with kids.
So just talking about moms, they seems to paying be too much attention to “how I can suffocate with love my charming kids” than on “how can I prepare my kids for their future”.
Indeed, Italian mamas are known to be excessively warm and in love with their male kids.
But I would say, not just the Italian mamma is affected by this emotional disease (and it will be interesting to know what moms from other countries thinks about). So many mothers instead of working on the weaknesses of their children, trying to solve the problem, seem to end up leveraging these flaws.
 How can they? What are we talking about?
Some samples:
  • effrontery taken for healthy self-esteem
  • bragging  for certainty, self-trust
  • shyness for discretion
  • bullying for character
  • inconsistency for creativity

and so on.
Now, what we can do about? How fathers can help mothers? What would you suggest?