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martedì 5 aprile 2011

La giusta distanza - The right distance

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 Sunday/Domenica April 10th
Scroll down for English version - thank you 
Andrea compie oggi 25 anni -auguri!





Nel suo  consigliabilissimo saggio La famiglia imperfetta la neuropsichiatra infantile ben nota su questo blog Mariolina Migliarese introduce il concetto di “giusta distanza”, vale a dire quella capacità nelle relazioni di essere al vicini e intimi senza  superare il confine dell’identità personale. Detto in altre parole: non essere aggressivi, invadenti e intrusivi pur essendo affettuosi ed empatici.
Se già il concetto in sé non è facile da definire, figuriamoci viverlo, specialmente con i piccoli dato che siamo tentati, oggi in modo particolare, di essere così “presenti” da finire per travolgerli.
Ciò che Mariolina suggerisce è di considerare questa capacità strettamente insieme ad un’altra: quella di stare da soli per contro proprio.
Se vogliamo sottolineare che questa secondo atteggiamento deve essere sviluppato dai bambini, come conquista della propria identità ed autonomia, è ancora più importante che sia un modo di educare che i genitori devono imparare rapidamente. Ciò vuol dire che papà e specialmente mamme non devono  confondere l’amore con una valanga di sdolcinato affetto che tracima dal proprio senso di insicurezza e che finisce, lo dicono psicologi e fatti, per produrre bambini, e poi adulti, fragili o arroganti.
Dobbiamo perciò imparare a dire no, come abbiamo suggerito in molti altri post precedenti, insegnando così gradualmente ai nostri figli a staccarsi da noi, per sviluppare autonomia sfilacciando quella corda che, più o meno inavvertitamente, possiamo avere legato intorno a loro.
Un’area sulla quale Mariolina suggerisce di avere uno sguardo particolare e prestare molta attenzione è quella delle aspettative: “nella storia di molti adulti in terapia” scrive, “si trova spesso un bambino alle prese con lo sforzo esasperante per essere all’altezza delle aspettative del propri genitori, e con la solitudine di non vedere mai accolta la propria debolezza”.
Crediamo che ogni genitore debba farsi un serio esame di coscienza: sappiamo per esperienza quanto sia difficile trovare il giusto equilibrio tra un’eccessiva severità, che si alimenta di aspettative irraggiungibili, e un amore slavato e annacquato che fa sconti e che avvolge fino a strangolare.
Qual è la vostra esperienza? In che modo potete aiutarci?











English version 




In her intriguing book La famiglia imperfetta, the neuropsychiatrist Mariolina Migliarese  introduces the concept of right distance, which is the attitude, in a relations, to be close and intimate while not overcoming the border of personal identity.  In other words not to be pushing or intrusive while being fond and empathic.
If this concept is not easy to define, it can be even less easy to live it, since especially with babies nowadays we are tempted to be so present to be actually overwhelming.
What Mariolina suggests is to consider this attitude together with a second one: the capability to stay on your own.
What we’d like to point out is that although this second aptitude should be developed by the child, it is even much more relevant that it would be learnt by the parent. That means that parents, and moms in a specific way, should not misunderstood love with an exaggerated flood of affection which will produce weak or arrogant kids and adults.
We have therefore to learn to say no, as we already suggested in many previous posts, gradually teaching our kids to detach from us, develop autonomy and unwind the rope that we could have used to tie them firmly.  
A specific area where Mariolina recommend to be caution in, it’s expectations: “in the past story of many adults following a treatement”, she writes, “ you can easily find a child who had to strive to fulfill his/her parents’ expectations and living the despair because of her/his unaccepted weakness”.
We believe every parent has to make a serious examination of conscience here. It’s difficult to find the right balance and we tend to fluctuate from an excessive severity, rich of unattainable expectations, to a diluted love made of discounts and intrusive endearment.
Which is your experience? Do you have suggestions for us?







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