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venerdì 11 marzo 2011

The family's constraint - Limita' vò cercando ch'è sì cara

Prossimo post Next post Martedì/Tuesday 15 marzo 2011

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La vita è un tutto: anche se proviamo non possiamo costruire delle partizioni impermeabili. È per questo che molto spesso le teorie di management si basano sul buon senso e l'intuizione e l’esperienza derivanti dalla vita quotidiana e per questo siamo in grado di imparare dalle teorie di management per migliorare la nostra situazione familiare.
Abbiamo già menzionato la Teoria dei Vincoli quando abbiamo parlato di educazione. Vorremmo suggerire l'approccio TOC anche per far funzionare meglio la nostra famiglia.
Ci sono cinque fasi fondamentali nell’approccio TOC, e siamo convinti che possano rappresentare delle salde linee guida per la nostra vita familiare quotidiana.
Riteniamo che possano essere molto utili perché ci costringono a concentrarci sul punto principale, mentre di solito, lo sappiamo per esperienza, le famiglie e soprattutto le mamme tendono ad agire come pompieri inseguendo ogni focolaio con la stessa intensità ed impegno.
Partiamo dalla enunciazione originale di Goldratt:
1. Identificare il vincolo (la risorsa o linea di condotta che impedisce all'organizzazione di raggiungere l’obiettivo)
2. Decidere come sfruttare il vincolo (ottenere la massima capacità dal processo sottoposto a vincolo)
3. Subordinare tutti gli altri processi alla decisione di cui sopra (allineare tutto il sistema o l'organizzazione a sostegno della decisione di cui sopra)
4. Elevare il vincolo (apportare altre modifiche importanti e necessarie per rompere il vincolo)
5. Se, come risultato di questi passaggi, il vincolo è stato rimosso, tornare al punto 1.
Non lasciare che l'inerzia diventi il vincolo

Adattiamoli ora alla situazione familiare

1. Identificare il vincolo (che cosa sta causando dolore alla famiglia? Che cosa ci fa male, ci impedisce di essere una famiglia più felice e serena e più ... sana?)

2. Decidere come sfruttare il vincolo (focalizziamo l'attenzione su questo problema, prendiamo in considerazione la situazione specifica, o la persona, come centrale nella nostra vita e cerchiamo di definire un modo per valorizzarla e vederne il lato positivo)

3. Subordinare tutti gli altri processi alla decisione di cui sopra (che dovrebbe essere la nostra priorità: che cosa dobbiamo cambiare nella nostra famiglia per concentrarci principalmente sulla soluzione di questo problema?)

4. Elevare il vincolo (facciamo del nostro meglio per aiutare tale membro della famiglia a risolvere il suo problema o per gestire la situazione e una volta che abbiamo risolto ...)

5. Se, come risultato di questi passaggi, il vincolo è stato rimosso, tornare al punto 1. Non lasciare che l'inerzia diventi il vincolo (... non siamo convinti di aver risolto tutti i nostri problemi familiari? Prego ... tornare al punto di partenza!)

Cosa ne pensate: questo approccio potrebbe essere utile per la vostra famiglia? Avete applicato questo metodo o qualcosa di simile? Quali benefici potreste ricavarne?









English version





Life is a whole: even if we try we cannot built waterproof partitions. That’s why very often management approaches are based on common sense and daily life intuition and experience and that’s why we can learn from management approaches to improve our family situation.
We already mentioned the Theory of Constraints when we talked about education. We’d like to suggest the TOC approach also to better run our family.
There are five focusing steps in the TOC approach, and we believe that these can represent a sharp guidelines for our daily family life.
We believe it can be very useful because it compel us to focus on the major point, while usually –we know by experience- families and especially moms, tend to act like firemen chasing all the hotbed with the same intensity and efforts.
Let’s check together starting from Goldratt’s original enunciation
1.              Identify the constraint (the resource or policy that prevents the organization from obtaining more of the goal)
2.              Decide how to exploit the constraint (get the most capacity out of the constrained process)
3.              Subordinate all other processes to above decision (align the whole system or organization to support the decision made above)
4.              Elevate the constraint (make other major changes needed to break the constraint)
5.              If, as a result of these steps, the constraint has moved, return to Step 1. Don't let inertia become the constraint
And now let’s adapt them to the family situation

1.     Identify the constraint (what is causing pain to the family? What is hurting us, preventing us from being more happy and serene and more… an healthy family?)
2.     Decide how to exploit the constraint (let’s focus on this problem, let’s consider the specific situation, or person, as central in our life and let’s define a way to valorize it and see the positive side of it)
3.     Subordinate all other processes to above decision (that should be our priority: what we have to change in our family to focus mainly in the solution of that problem?)
4.     Elevate the constraint (let’s do our best to help that family member to solve her/his problem or handle the situation and once we solved it… )
5.     If, as a result of these steps, the constraint has moved, return to Step 1. Don't let inertia become the constraint (…do we believe we have solved all our family problem? Not at all… go back to square one!)

What do you believe: could this approach be useful for your family? Did you apply it or something similar? Which cold be the benefit we get out of it?







2 commenti:

Corie ha detto...

E' vero, a volte si tamponano i problemi, invece di affrontarli, perché si spera che prima o poi si risolvano da soli,soprattutto se si parla di coppia.
come al solito stampo e ... studio!!!

Paolo Pugni ha detto...

grazie Corie, mi interessa molto conoscere poi le tue riflessioni, perché questo è un argomento molto... maschile, razionale, logico. So che le donne, che sono intuitive, e sovra-razionali, non sempre apprezzano questa che considerano una perdita di tempo.
Quindi ci tengo al tuo parere.
ciao
Paolo