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lunedì 10 gennaio 2011

Famiglia vuol dire fiducia - Everybody need somebody to trust

Prossimo post Next post Thursday/Giovedì 13 gennaio 2011

Scroll down for English version




Che cosa è la fiducia in famiglia?
Mi è capitato per le mani un libro di Stephen M.R. Covey che parla di fiducia, principalmente in ambito professionale, che contiene delle interessanti stimolazioni per parlare di fiducia anche in famiglia. Perché in fin dei conti della stessa cosa si tratta. Infatti che cosa è mai la fiducia?
Ho posto questa domanda ai miei amici di Facebook e Twitter e ne sono venute fuori delle risposte affascinanti ed argute. Quella che mi è piaciuta di più non è esattamente una definizione, ma forse è qualche cosa di ancora più profondo: la fiducia è un investimento.
In famigli investi sul coniuge e sui figli. E loro investono su di te.
Quando investi ti aspetti un rendimento.
Ora, che cosa vuol dire questo in famiglia? Qual è il ROI della fiducia in famiglia?
I bambini si aspettano rassicurazione e affidabilità. Si aspettano che ti prenda cura di loro, che li protegga, che mantenga le promesse. A questo proposito: il teologo Scott Hahn definì qualche tempo fa in un suo bel libro Dio come il Padre che mantiene le Sue promesse. Sempre. Mi piace.
E’ quello che i bravi genitori devono sempre fare: rispettare la promessa d’amore per i figli.  I quali voglio essere sicuri che non saranno picchiati, maltrattati, derisi, traditi. Sminuiti. Al contrario: vogliono avere la certezza che verranno apprezzati per ciò che sono, non per ciò che fanno.
Noi genitori dobbiamo aiutarli a realizzare il loro potenziale. Dobbiamo darci da fare duramente perché spesso tendono a nascondere i loro talenti. Anzi nell’adolescenza fanno di tutto per tenerceli nascosti.
Dobbiamo immaginarli migliori di quanto non sembrino per aiutarli a sviluppare la propria personalità e i loro doni. Dobbiamo dare fiducia per recuperarla quando, nell’adolescenza, sembrano aver rimosso la fiducia in noi.
 E con il coniuge? Stessa cosa. Quando ci innamoriamo ci sembra di vedere solo i lati splendidi dell’altro, poi scopriamo anche le debolezze. Non dobbiamo finirne intrappolati. Spesso oggi la scoperta del lato oscuro dell’altro si trasforma in disperazione e qualcuno finisce per abbandonare la partita convinto che non c’è più nulla da fare e che l’altro non possa più cambiare. E’ invece nostro dovere fidarci di lui, o di lei, ed essere d’ aiuto.
La società di oggi è capace di renderci talvolta molto fragili, di ripiegarci su noi stessi: come se potessimo vedere solo il nostro immediato tornaconto, finiamo per essere ciechi sul futuro. La fiducia deve aiutarci, e può farlo, a non mollare mai e poi mai. Fino a settanta volte sette. Questa  è la ragione per cui senza fiducia, reciproca, una famiglia non sta in piedi.
E voi che cosa ne pensate? Che cosa fate per incrementare costantemente questa fiducia familiare? Potete raccontarci qualche cosa per aiutarci?




English version





What is trust in the family?
I found a book about trust, written by Stephen M.R. Covey. It’s mainly about trust in business, but some good suggestions can be used in education too. Because trust is the same things everywhere.  Well, actually what is trust? I asked this questions to my Facebook and Twitter friends and got a lot of smart and sharp answers. The one I liked the most is not really a definition of trust, but something even deeper: trust is an investment.
You invest in your spouse and in your children. And they invest in you.
When you invest you expect a return.
What does this mean in a family? What is the ROI in a family?
Little children expect predictability and accountability. They expect that you take care of them, that you protect them, they you fulfill your promises. The theologian Scott Hahn once defined God as the Father who fulfills His promises. Sounds good to me.
This is what a parent should do: fulfill the promises to love his/her children. These last want to know that they won’t be hurt, hit, belittled, mocked, betrayed. They want to know that they will be appreciated for what they are, not for what they do.
We, the parents, have to help them realize their potential, their gifts. We have to work hard on this because very often this talents are well hidden, especially when they are teens and they  seem to do their best to hid their talents to us.
We need to figure out they are much better than what they look like to help them develop their personality and their gift. We have to give them trust to win back the trust they once give us for free and now seems to deny.
And with your spouse? Same thing. When we felt in love we could just see the wonder, then we learnt to discover also the weaknesses. We should not be trapped by these ones: quite often nowadays the discovery of the dark side implies despair and someone gives up, convinced that her/his spouse won’t never changed. It’s out duty to trust him/her and be there to help.
 The present society makes us sometime very fragile, bended over ourselves: it seems we just can see our personal short-term interests. We are in some way like blind unable to see the future. Trust should help us not to give up and try again, and again, and again. Seventy times seven.  This is why without trust no family can stand.
What do you think? What do you actually do to enhance your trust? Could you share your experience with us?













4 commenti:

Rossella - Casa Lellella ha detto...

era tanto che non passavo... e leggerti è sempre bello.
e come sempre condivido tutto!

un abbraccio

Paolo Pugni ha detto...

Grazie mammalellella, a presto allora. Anche leggere te è sempre un piacere.

Vagabonda ha detto...

Essere genitori è dare amore incondizionatamente, a tutt'oggi penso che sia l'unica forma d'amore che non può finire, almeno dalla mia esperienza. Se penso ad una persona che c'è per me penso a mia madre. Ora sono madre di figlia adolescente e confesso che alle volte la fiducia che ho sempre riposto in lei vacilla, mi sembra che tutto ciò che ho investito non abbia un ritorno adeguato. A quel punto devo moltiplicare gli sforzi e insistere insistere e investire ancora tempo ed energie. Ieri per esempio presa dalla disperazione mi sono rimboccata le maniche e le ho detto: perchè non sistemiamo insieme la tua camera per fare spazio per la collezione di libri classici che abbiamo in cantina? Incredibilmente ha accettato anche se alla fine il lavoro più grande l'ho fatto io. E' molto vero quello che scrivi:immaginarli migliori di quanto non sembrino per aiutarli a sviluppare la propria personalità e i loro doni.

Anonimo ha detto...

Famiglia, e essere completti come persone e raggiungere quello stato dell'umana condizione che fa di te un essere migliore.Ma per arrivarci la strada e lunga, a volte tortuosa, in salita, piena di imprevisti. Diventi un coltivatore ma con la differenca che coltivi la piantina più rare del mondo, coltivi l'amore allo stato più puro che puo esistere. Quell'amore può fare di te un essere migliore, e attraverso te,arrivi a noi.E attraveso noi arrivi al mondo ma con occhi diversi perchè custodisci dentro l'anima la più grande ricchezza maì esistita. Si famiglia vuol dire essere ricchi di vita e non c'è banca al mondo più ricca di te.